IMMIGRATI: AMNESTY, POLITICHE ITALIA E UE SU LIBIA "PREOCCUPANO"

Le politiche per l’immigrazione messe in atto dall’Unione europea e dall’Italia “preoccupano profondamente” Amnesty International. In particolare, il memorandum firmato dall’Italia con il Cnt per un’assistenza reciproca e per la cooperazione nella ‘lotta alla migrazione illegale’, incluso il ‘rimpatrio di migranti illegali’ sul fronte libico, “solleva profondi timori che i diritti umani di migranti e rifugiati vengano ancora una volta sacrificati dalle politiche europee verso la Libia”.
L’allarme arriva da Amnesty International che nel rapporto “La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture”, denuncia le violazioni dei diritti umani durante il conflitto libico, non trascura gli effetti della guerra sull’immigrazione. Secondo l’organizzazione internazionale, l’Italia e l’Unione europea “pur avendo ricevuto in questi mesi soltanto il 2 per cento dei richiedenti asilo, rifugiati e migranti fuggiti dalla Libia, non hanno esitato a parlare di un ‘afflusso di massa, causato dall’instabilita’ nell’Africa del Nord e hanno continuato a perseguire politiche di controllo delle frontiere a spese dei diritti umani”. Inoltre, critica Amnesty che ricorda che dal marzo 2011 almeno 1500 persone sono morte in mar, “gli stati dell’Unione europea e la Nato non hanno adottato tutte le misure necessarie per garantire ai civili in fuga dalla Libia di mettersi in salvo, pur essendo la protezione dei civili la ragion d’essere dichiarata dell’intervento della Nato in Libia”.Questo, prosegue il rapporto, “segue a un periodo di intensa collaborazione con il governo del colonnello Gheddafi, cooperazione che ha di fatto dato sostegno a prassi abusive nei confronti di rifugiati e migranti e rispetto alla quale l’Italia ha giocato un ruolo fondamentale”. Piu’ di recente, ricorda Amnesty, “l’Italia, con una scelta che solleva preoccupazioni, si e’ impegnata in un memorandum firmato con il Cnt a un’assistenza reciproca e alla cooperazione nella ‘lotta alla migrazione illegale’, incluso il ‘rimpatrio di migranti illegali’. La firma di questo memorandum mentre in Libia infuriava il conflitto, in totale assenza di adeguate garanzie per i diritti umani e per il diritto dei rifugiati, solleva profondi timori che i diritti umani di migranti e rifugiati vengano ancora una volta sacrificati dalle politiche europee verso la Libia”.Il rapporto di Amnesty International sottolinea che “e’ il momento che gli Stati dell’Unione europea riflettano sull’impatto che politiche migratorie praticate nei confronti dei paesi della sponda sud del Mediterraneo hanno avuto sui diritti umani e pongano finalmente la protezione dei diritti umani e dei rifugiati al centro delle proprie decisioni”. (diritto-oggi.it - AGI)

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