Lampedusa: il CIE a Fuoco, un disastro annunciato

Il corto circuito del sistema di accoglienza non ha tardato ad arrivare. 
Come già descritto da minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com nell'articolo Lampedusa: l'esasperazione fa corto circuito ciò che è accaduto nel Cie di Lampedusa è un disastro ampiamente annunciato ( guarda articoli con etichetta Lampedusa,CIE,Accoglienza), prevedibile e quindi evitabile.
E’ pressoché unanime il commento al rogo che ha devastato il Centro di "Accoglienza" di Contrada Imbriacola.
“E’ urgente trovare una sistemazione adeguata per i migranti che sono rimasti senza un riparo”, ha dichiarato la portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati e i richiedenti asilo Laura Boldrini che ha voluto anche sottolineare come la situazione esplosiva all’interno della struttura fosse più che nota: “Siamo amareggiati per l’incendio, frutto della crescente tensione dovuta al trattenimento prolungato dei migranti all’interno della struttura”. Anche l'OIM, Organizzazione internazionale per le migrazioni parla di fatti prevedibili. “Da giorni all’interno della struttura di accoglienza si era creata un’atmosfera molto tesa a causa dell’alto numero di migranti e della mancanza di trasferimenti sulla terraferma”, ha affermato il responsabile comunicazione dell’organismo.

All'amarezza per un disastro ampiamente annunciato dalle Organizzazioni Umanitarie e da Minori Stranieri non Accompagnati (leggi qui), il sindaco dell’Isola De Rubeis è un fiume in piena: “Avevano avvertito tutti su quello che poteva succedere ed è accaduto. E’ ora che il governo intervenga dopo tanto immobilismo”. Il primo cittadino soffia sul fuoco del crescente risentimento dei lampedusani che si sentono abbandonati da Roma di fronte a un’emergenza che non accenna a diminuire: “C’é una popolazione che non sopporta più, vuole scendere in piazza con i manganelli, perché vuole difendersi da sola, in quanto chi doveva tutelarla non l’ha fatto. L’esecutivo faccia venire subito le forze dell’ordine, porti qui le navi militari affinché sgomberino in 24 ore l’isola, perché questo é uno scenario di guerra”.



Ad aggravare le responsabilità del Governo sono le parole del Ministro alla Difesa La Russa, che pochi giorni fa durante una visita a Lampedusa, ha dichiarato, noncurante degli appelli che si levavano da più parti, che “I migranti hanno detto che le condizioni di vita sono buone”. Ringraziando poi i militari ed i civili che quotidianamente gestiscono l’emergenza: “State svolgendo un ottimo lavoro senza dare mai luogo ad alcun inconveniente”.


Sull'accaduto il PD ha chiesto al Ministro dell'interno Maroni di riferire in Parlamento sull'accaduto. La dose è stata rincarata anche dall' On. Livia Turco che ha stigmatizzato “il grado di improvvisazione e di incapacità” di un  governo “che in genere si occupa di immigrazione solo per strumentalizzarla a fini propagandistici”.


Alla luce di quanto sopra, resta il fatto che Lampedusa è rimasta senza una struttura d’accoglienza, “non può più ospitare un solo immigrato”, come dice il sindaco di Lampedusa. Preoccupazioni che vengono anche da parte UNHCR: “L’isola si troverà sprovvista di una struttura di accoglienza per coloro che arriveranno via mare” e una volta passato il mare grosso gli sbarchi riprenderanno come sempre.


Grande preoccupazione esprime minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com esprime per i MSNA che arriveranno in una situazione di "Accoglienza" ancora più difficile.


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