UNICEF: la minaccia dell'inverno incombe sui bambini siriani rifugiati


Con l'arrivo dell'inverno, l'UNICEF accelera i piani per aiutare i bambini e le famiglie fuggite a causa della crisi in Siria, in una regione dove le temperature possono arrivare anche a zero.
Circa 1,2 milioni di persone sono attualmente sfollate all'interno della Siria, mentre più di 300.000 sono state registrate o in attesa di registrazione come rifugiati in Turchia, Libano, Giordania e Iraq.

C'è preoccupazione per l'impatto delle basse temperature sulle famiglie fuggite dalla Siria con abbigliamento estivo, che vivono prevalentemente nelle tende, e per gli effetti di pioggia e forti venti. Circa 30.000 profughi siriani - la metà dei quali si stima siano bambini - hanno trovato rifugio presso un campo attrezzato con tende, situato in una zona desertica del nord della Giordania.
"L'UNICEF sta rafforzando i piani di aiuto per i rifugiati in Giordania settentrionale per affrontare l'inverno che si avvicina e che sarà particolarmente duro per i più piccoli", ha dichiarato Dominique Isabelle Hyde, Rappresentante dell'UNICEF in Giordania. "La risposta dell'UNICEF comprende vestiti caldi per i bambini, acqua calda per le docce, tende termiche, spazi di protezione dell'infanzia e scuole".
Tutti i 90 centri di acqua e servizi igienici nel campo di Za'atari devono essere coperti con tetti e attrezzati con una fornitura di acqua calda per 450 docce. L'UNICEF ha sostituito le tende degli Spazi Amici dei Bambini, a Za'atari e dintorni, con tende a doppio strato utili per l'inverno, dotate di pavimenti rialzati. Lo spazio per le scuole nelle vicinanze di Ramtha è già stato ampliato con 15 prefabbricati. L'UNICEF sta inoltre portando avanti piani di preparazione per l'inverno in Siria, Turchia, Libano e Iraq.
Le condizioni climatiche rappresentano un grave problema, come emerso nel corso di un incontro al campo profughi di Za'atari tra i leader delle comunità e i Direttori Generali dei Comitati Nazionali dell'UNICEF di Regno Unito, Francia, Germania e Paesi Bassi.
"I bisogni sono immensi e in aumento non solo in Giordania, ma anche in Siria e nei paesi vicini" - ha detto David Bull, Direttore generale del Comitato UNICEF del Regno Unito - “Lo staff dell'UNICEF e dei partner sta lavorando instancabilmente per poter far fronte al crescente numero di rifugiati, per fornire aiuti essenziali per i bambini come acqua e servizi igienico-sanitari, istruzione e protezione dei bambini. Il nostro compito sarà ora quello di contribuire a raccogliere i fondi per l'UNICEF, che ne ha così disperatamente bisogno per continuare ad aiutare i bambini".


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