Rifugiati: dal 1° gennaio migliaia in strada

Medici per i Diritti Umani (MEDU), Naga e Cittadini del Mondo, associazioni che prestano assistenza socio-sanitaria ai migranti forzati (richiedenti asilo, rifugiati e profughi in transito verso altri paesi europei) in condizioni di precarietà a Roma, Milano e Firenze, esprimono  profonda preoccupazione per l’imminente chiusura - tra due settimane - delle strutture di accoglienza approntate nell’ambito dell’Emergenza Nord Africa, che ospitano a tutt’oggi oltre 17.500 profughi. 


Il rischio concreto è che, a partire dal primo gennaio, la maggior parte di queste persone, si ritrovi sulla strada senza aver potuto accedere ad un reale percorso di integrazione. Il prossimo 31 dicembre terminerà infatti lo stato di emergenza dichiarato il 12 febbraio 2011 in seguito all’afflusso di cittadini in fuga dai rivolgimenti politici verificatisi nei Paesi del Nord Africa. La maggior parte dei profughi attualmente ospitati nelle strutture di accoglienza distribuite in tutte le Regioni italiane (alberghi, centri della rete associativa, strutture comunali, appartamenti, caserme ecc) si troveranno senza dimora e faranno inevitabilmente riferimento soprattutto ai Comuni delle grandi aree metropolitane, già in difficoltà nel gestire l’accoglienza ordinaria dei rifugiati.
Medici per i Diritti Umani, Naga e Cittadini del Mondo rivolgono quindi un appello al Ministero dell’Interno affinché, a partire dal primo gennaio 2013,  le migliaia di profughi dell’Emergenza Nord Africa non vengano abbandonati a se stessi e affinché vengano loro assicurate la necessaria protezione e gli opportuni percorsi di integrazione. 

 rassegna.it
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