Minori Stranieri non Accompagnati, audizione alla Camera

Per sottolineare il grande impegno verso i bambini che vivono e che arrivano nel nostro Paese, l’UNICEF Italia è stato impegnato in due audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui minori stranieri non accompagnati e dell’indagine conoscitiva sulla cittadinanza.

Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati  il presidente di Unicef Italia Giacomo Guerrera ha esposto: “L’UNICEF, con ilcompito affidatole dall’art 45 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di vigilare sull’attuazione effettiva dei diritti in essa contenuti, è particolarmente preoccupata dal fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, che sta monitorando a livello nazionale e internazionale da tempo. Accogliamo con favore ogni proposta che intenda dare una migliore organicità a tutte le leggi e i regolamenti in vigore in materia e maggiore e unitaria applicazione di tali provvedimenti su tutto il territorio nazionale. L’UNICEF – ha sottolineato Guerrera – prosegue – saluta in particolare con favore le proposte relative all’ampliamento della nozione giuridica di minore straniero non accompagnato anche ai richiedenti asilo, nonchè l’ampliamento dei criteri di applicazione del divieto di espulsione, in quanto vede rispettato il criterio del superiore interesse del bambino sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
In merito alla cittadinanza l’UNICEF Italia promuove un dialogo costruttivo sul diritto di cittadinanza e sollecita una riforma della legge 91/1992 che sia orientata ai principi del superiore interesse del minorenne e di non discriminazione, alla base della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il Legislatore, nel considerare le proposte di legge in esame, non può prescindere dalla oggettiva realtà dei fatti e cioè che attualmente in Italia, su una popolazione di 60 milioni di abitanti, risiedono quasi 5 milioni di stranieri (4.922.089), quasi 1 milione (fonte Istato) dei quali è minorenne; di questi ragazzi, circa la metà è nata in Italia (solo nel 2013 sono nati 77.705 bambini stranieri) e frequenta la Scuola italiana. Sono 786.650 (dati MIUR-ISMU) gli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2012/2013 (pari all’8,8% del totale degli studenti). Il 47,2% (pari a 371.332 unità) del totale degli alunni con cittadinanza non italiana è nato in Italia. In cinque anni si è avuta una crescita progressiva di oltre dieci punti percentuali (dal 37% dell’A.S. 2008/2009 al 47,2% dell’A.S 2012/13), a dimostrazione della rilevanza che nel Paese hanno assunto le Seconde generazioni.
“Ciò premesso – ha evidenziato il Presidente Unicef Italia Giacomo Guerrera – l’UNICEF ritiene essenziale un dibattito politico sul tema della cittadinanza che conduca ad una sintesi normativa che sia la più veritiera ed equilibrata possibile rispetto alla situazione reale e alle esigenze concrete del Paese, in risposta ad una legge, la L.91 del 1992, che al contrario non risponde più ai presupposti su cui era nata, oltre 20 anni fa ormai. L’UNICEF accoglie perciò con favore ogni iniziativa che sia migliorativa della normativa attuale e che vada nella direzione di ampliare i casi di acquisizione della cittadinanza italiana per nascita (ius soli) agevolando altresì l’accesso alla cittadinanza italiana per i minorenni stranieri giunti in Italia in giovane età”.
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