Dossier “Indifesa” di Terre des Hommes DALLA PARTE DELLE BAMBINE

Nel mondo, circa 70 milioni, di ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni, subiscono abusi e violenze fisiche che ogni anno provocano circa 60mila decessi. Ovvero una morte ogni 10 minuti.Dalle Yazide rese schiave sessuali da Isis alle bambine kamikaze di Boko Haram. Questo ci fa capire che spesso le guerre si combattono sul corpo delle donne. 62 milioni di minori vivono in aree di guerra o emergenza e oltre 30 milioni sono in continua fuga affrontando lunghi viaggi in cui rischiano la vita. Nel mondo, ancora 57 milioni di bambine e ragazze non vanno a scuola e oltre 68 milioni le bambine rese schiave. 15 milioni le baby spose che, senza volerlo e nel giro di poco tempo, diventano baby mamme. E se già oggi sono oltre 125 milioni le donne e le ragazze che hanno subito una qualche forma di mutilazione genitale femminile, ai ritmi attuali si stima che entro il 2030, 86 milioni di ragazze nate tra il 2010 e il 2015 rischino una mutilazione genitale. La campagna InDifesa di Terre des Hommes vuole dire basta a tutto ciò, per farle tornare a scuola e al gioco.

E’ un quadro allarmante quello che emerge dal Dossier Indifesa di Terre des Hommes presentato oggi a Roma . L’Italia non è esente dal fenomeno della violenza sulle ragazze. Secondo l’ultima indagine Istat, 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita almeno una forma di violenza sessuale o fisica, pari al 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni. E tra le donne vittime di violenze sessuali prima dei 16 anni, l’incidenza di violenza fisica o sessuale da adulte raggiunge il 58,5%. I Minori vittime di reato in Italia hanno raggiunto nell'ultimo anno la cifra record di 5365, il 60% dei quali erano femmine.Preoccupante anche l'esponenziale aumento delle vittime di pornografia minorile, che sal 2004 al 2014 sono cresciute del 569,4% (+24% nell'ultimo anno). Per quasi l'80% dei casi riguardavano bambine e ragazze. I casi di violenza sessuale, compreso quella aggravata, denunaciati l'anno scorso sono stati 962, per l'85% femmine.
Sono numeri che mettono i brividi. I maltrattamenti in famiglia sono il reato con il maggior numero di vittime tra bambini e ragazzi: 1479 nel solo 2014, confermando proprio l'unità familiare, che dovrebbe rappresentare il luogo più sicuro e protetto per i minori, come quello a maggior rischio. L'unico dato che cala visibilmente è quello della prostituzione minorile -18%. E’ la drammatica fotografia scattata da Terre des Hommes che, in occasione della Giornata ONU delle Bambine (11 ottobre), accende i riflettori sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo. "Cambia il mondo e cambiano anche le forme di violenza esercitate sulle bambine. A vecchie modalità se ne aggiungono di nuove: anche la violenza si adegua ai tempi e alle nuove dinamiche geopolitiche. Ed invero, se si legge la storia contemporanea attraverso l'emergenza delle nuove forme di violazione e di violenza, si ha una visione molto chiara, diremmo, chiarificatrice, di come sono distribuite le povertà, le disuguaglianze, le guerre, le disparità di genere, ma anche di quante forme di resistenza, di impegno, di consapevolezza, nascono ogni giorno per contrastarle."Dire basta alla violenza e allo sfruttamento delle bambine, liberarle dalla schiavitù e garantire loro una vita in salute e un’istruzione adeguata è l’obiettivo della Campagna Indifesa di Terre des Hommes a cui si può contribuire aderendo al programma SonoIndifesa, con una donazione di 11 euro al mese per la protezione e all’istruzione di una bambina, o ancora, partecipando alle aste Indifesa sulla piattaforma CharityStars.com, aggiudicandosi uno dei tanti oggetti messi a disposizione da VIP per Terre des Hommes.


Dire basta alla violenza e allo sfruttamento delle bambine è l’obiettivo della Campagna Indifesa di Terre des Hommes. “Se da un lato la condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo, rivela alcuni indiscutibili segni di miglioramento, dall’altro ci sono ancora scenari drammatici che vedono protagoniste come vittime le bambine. Per questo, la quarta edizione della Campagna Indifesa accende i riflettori sulle bambine che vivono in zone teatro di guerra e nelle emergenze migratorie che ne conseguono, dove, a vent’anni dalla conferenza di Pechino del 1995 e nonostante la Convenzione di Ginevra del’49, il diritto umanitario della protezione delle persone viene violato in modo più o meno evidente e sono ancora una volta i bambini e gli adolescenti a patirne le conseguenze più traumatiche. Noi, in Italia, ne siamo testimoni in prima linea. È non è solo la condizione delle bambine coinvolte nei conflitti in Siria o in Libia al di là del nostro mare che mi sconcerta, ma anche quella dell’infanzia costretta all’interno delle mura di una città perennemente assediata come Gaza, o violata e stuprata in Centrafrica, in Nigeria o in Eritrea, dove si perpetuano da anni guerre, attentati e soprusi troppo spesso dimenticati,” dichiara Donatella Vergari Segretario Generale di Terre des Hommes.
La campagna Indifesa inoltre mira a raccogliere fondi per proteggere le bambine schiave domestiche in Perù ed Ecuador, prevenire l'infanticidio delle neonate femmine in India, sostenere l'istruzione delle bambine a rischio di matrimonio precoce in Costa d’Avorio, Mozambico, Zimbabwe o nei teatri di guerra come in Siria, Iraq e Giordania.
Per sostenere la campagna Indifesa e sottrarre agli abusi le bambine nel mondo, Terre des Hommes offre a tutti la possibilità di contribuire direttamente alla protezione e all’istruzione di una bambina con una donazione di 11 euro al mese (programma SonoIndifesa), ancora, di partecipare per tutto il mese di ottobre, alle aste sulla piattaforma CharityStars.com.


Grazie alla Campagna Indifesa la vita di molte bambine sfruttate come domestiche è finalmente cambiata: ad esempio 100 di loro sono state iscritte presso scuole serali e riusciranno a completare gli studi. Numerose ragazze vittime di sfruttamento e abusi, ospiti del Centro (Hogar) Yanapanakusun, hanno beneficiato di borse di studio per specializzarsi professionalmente. Continua l’impegno in Mozambico per difendere le bambine dai matrimoni precoci. In Italia ha realizzato varie indagini sul maltrattamento sui bambini, che hanno permesso di arrivare a una prima quantificazione del fenomeno nel nostro Paese, dei costi dovuti alla sua mancata prevenzione e a una maggiore conoscenza del maltrattamento anche degli stessi medici e pediatri, grazie all’avvio di un corso di perfezionamento sul Child Abuse. Terre des Hommes sta inoltre mettendo in rete alcuni centri medici d’eccellenza per l’assistenza alle vittime.


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