I flussi di minori non accompagnati provenienti dall'America Centrale che attraversano il confine dal Messico verso gli Stati Uniti ha raggiunto quasi i livelli record del 2014, quando migliaia di minori tentava di entrare in America dalla frontiera meridionale senza la presenza di un adulto di riferimento, lo affermano i nuovi dati dell’analisi Pew Research Center della US Customs and dati Border Protection , l’organizzazione statunitense che si occupa della sicurezza e della gestione dei confini.
Da ottobre 2015 i minori non accompagnati sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente.
Nei primi 6 mesi del 2016, i funzionari di frontiera hanno fermato più di 27 mila e 700 bambini non accompagnati, un numero impressionante, cresciuto del 78% rispetto ai 16 mila e 500 dell’anno precedente.
Per quanto riguarda la situazione delle famiglie, invece, (ossia un bambino che viaggia con almeno un adulto) la crescita è stata se possibile più marcata, superando la quota di 37 mila nuclei e segnando un +131% rispetto ai quasi 14 mila dell’anno precedente.
Kevin Appleby, direttore per le politiche delle migrazioni internazionali presso il Center for Migration Studies, sostiene che le ragioni che giustificano l’aumento di migranti dal Messico sono varie. Prima di tutto, la violenza che affligge l’America centrale, in particolare Paesi come El Salvador, Honduras e Guatemala. Il drammatico aumento dei minori non accompagnati è in gran parte il risultato di alti tassi di povertà e violenza nei loro paesi d'origine, in base al US Department of Homeland Security documenti.
In più, precisa Applleby, c’è la minaccia dei trafficanti di esseri umani che accompagnano i migranti: secondo il direttore, i trafficanti potrebbero essere riusciti ad aggirare il giro di vite da parte delle autorità messicane nel 2015, portando un maggior numero di persone verso il confine con gli Stati Uniti.
Leonardo Cavaliere
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I Minori Stranieri non Accompagnati
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