Visualizzazione post con etichetta Asgi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Asgi. Mostra tutti i post

La presenza di MSNA all’interno del fenomeno delle migrazioni è divenuta numericamente sempre  più consistente, ponendo sempre più la necessità di strutturare interventi atti a determinare sistemi  di  protezione  che  siano  in  grado  di  assicurare  effettiva  tutela  dei  diritti,  come  richiamato  dalla  normativa internazionale e nazionale, sin nell’immediatezza dell’arrivo. 

Nell’ultimo anno, l’emergenza sanitaria COVID-19 ha avuto un forte impatto sulla vita di tutti coloro  che  vivono  in  Italia,  sia  cittadini  italiani  che  stranieri,  con  conseguenze  importanti  sul  sistema complessivo dei diritti delle/dei cittadini  stranieri e dei MSNA, al momento dell’arrivo,  sulla loro  condizione di vita, sullo status giuridico e sui percorsi di inclusione socio-lavorativa. 

In questo contesto appare importante lo strumento realizzato attraverso le Linee guida “La tutela dei minori arrivati in Italia da soli”, curate da ASGI, allo scopo di fornire un’informazione semplice e chiara a operatori e tutori sulle norme e le procedure che riguardano la tutela dei MSNA ad esempio per l’identificazione e  l’accertamento  dell’età, l’applicazione  del  cosiddetto  “prosieguo  amministrativo”,  la  conversione  dei  permessi  di  soggiorno  alla  maggiore  età, le  modalità  di  accoglienza,  l’applicazione  del  cosiddetto  “prosieguo  amministrativo”  e  la  conversione  dei  permessi  di  soggiorno  alla  maggiore  età. 

Le  raccomandazioni  presenti  nelle  Linee  guida  vanno  nella  direzione  della  maggiore  tutela  e  protezione dei MSNA, con l’obiettivo di superare prassi differenti e l’eterogeneità dei vari territori,  anche in considerazione dell’emergenza sanitaria tuttora in corso.

Nelle Linee Guida sono anche state indicate  le  principali  criticità  rilevate  durante  le  fasi  progettuali  di  analisi  e  monitoraggio  della  condizione giuridica dei MSNA e l’effettiva attuazione della norma. 

Fonte: ASGI

 

Linee guida per La tutela dei minori arrivati in Italia da soli.

La presenza di MSNA all’interno del fenomeno delle migrazioni è divenuta numericamente sempre  più consistente, ponendo sempre più la necess...

Minori non accompagnati nell'emergenza Emergenza Covid-19 - Copyright UNICEF

Quali conseguenze per l'interruzione dei percorsi scolastici, di formazione professionale e dei tirocini formativi determinata dall’emergenza COVID-19 potrà comportare rispetto alla conversione del permesso di soggiorno al compimento dei 18 anni dei minori stranieri non accompagnati?
Quali conseguenze l'emergenza Coronavirus ha sul percorso d'inclusione dei minori non accompagnati?
Queste sono soltanto alcune delle domande rivolte all'ASGI da numerosi tutori ed operatori che seguono i minori.
Alla luce dell'emergenza sanitaria l'ASGI ha elaborato una scheda operativa che puoi scaricare a questo link.
L'ASGI suggerisce per i minori non accompagnati che compiranno la maggiore età nei prossimi mesi di richiedere che venga disposto un provvedimento di prosieguo amministrativo, alla luce dell'emergenza.
Infatti, "il Tribunale per i minorenni può disporre il prosieguo amministrativo in tutti i casi in cui un minore straniero non accompagnato, al compimento della maggiore età, pur avendo intrapreso un percorso di inserimento sociale, necessita di un supporto prolungato volto al buon esito di tale percorso finalizzato all’autonomia."
La domanda, i Tribunali per i minorenni sono operativi? Si, infatti, le competenza del Tribunale per i minorenni relative ai minori stranieri non accompagnati non rientrano tra le attività giudiziarie sospese nel periodo dal 9 marzo 2020 al 15 aprile 2020.
Alla luce di quanto sopra è possibile presentare la richiesta di prosieguo amministrativo anche nel corso dell’attuale emergenza.
La scheda – Emergenza Covid-19 e percorsi dei minori non accompagnati dopo i 18 anni

E-BOOK GRATIS

SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati


Minori non accompagnati nell'emergenza Emergenza Covid-19

Minori non accompagnati nell'emergenza Emergenza Covid-19 - Copyright UNICEF Quali conseguenze per l'interruzione dei percorsi...
Ringraziamenti: © Ritzau Scanpix
Copyright: © Ritzau Scanpix
Chiudere i Centri straordinari di accoglienza, riorganizzando il sistema secondo il modello della “accoglienza diffusa” in piccoli appartamenti e distribuiti nei territori, “essendo impossibile nei contesti attuali il rispetto delle misure legali vigenti, a partire dalla distanza tra le persone e al divieto di assembramenti”.


Lo chiede un centinaio di associazioni in un documento, segnalato dall’Asgi, alla luce della pandemia da Coronavirus.


Il documento chiede, altresì, che venga consentito l’accesso alla nuova Rete del sistema di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (Siproimi) anche per coloro che ne sono stati esclusi dal decreto sicurezza (titolari di permesso umanitario, richiedenti asilo) e che le persone senza fissa dimora o che vivono negli insediamenti informali rurali (cioè che lavorano per l’agricoltura per fornire i prodotti per la vita quotidiana) siano accolte in strutture adeguate, con dotazione di acqua e servizi igienici.


“Analoghe richieste chiediamo per i Cpr e gli Hot-Spot, evidenziando, quanto ai primi, la necessità di impedire nuovi ingressi e per le persone già trattenute di disporre le misure alternative al trattenimento, stante l’impossibilità attuale di eseguire ogni rimpatrio nei Paesi di origine”.

Documento



E-BOOK GRATIS

SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati

EMERGENZA COVID-19. L’IMPATTO SUI DIRITTI DELLE/DEI CITTADINE/I STRANIERE/I E LE MISURE DI TUTELA NECESSARIE: UNA PRIMA RICOGNIZIONE

Ringraziamenti:  © Ritzau Scanpix Copyright:  © Ritzau Scanpix Chiudere i Centri straordinari di accoglienza, riorganizzando il sis...

"Pass4You - supporto tecnico ai tutori volontari" è il progetto promosso dall'ONG Intersos e dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) con il supporto di Save the Children, finanziato nell’ambito di “Never Alone – per un domani possibile”.
Come si legge in una nota, il progetto “Pass4You”, nasce per garantire la piena protezione dei minori anche alla luce delle modifiche normative apportate dal d.l. 113/2018 (c.d. “decreto sicurezza”), che conferisce un’importanza decisiva all’ottenimento del passaporto del Paese di origine, poiché tra i requisiti fondamentali per la conversione del permesso di soggiorno per motivi umanitari in permesso per lavoro, così come per il rilascio del permesso per studio, lavoro o attesa occupazione al minore straniero non accompagnato al compimento dei 18 anni.
Il possesso dei documenti di identità, e in particolare del passaporto, rappresenta un requisito fondamentale per garantire la protezione e il pieno riconoscimento dei diritti.
Il progetto “Pass4You” ha preso il via ad ottobre 2019, e fino ad ottobre 2020, con l’avvio della seconda fase, offrirà strumenti, orientamento e supporto ai tutori volontari nello svolgimento delle procedure legate al rilascio del passaporto per Minori stranieri non accompagnati (Msna).
 Per tale ragione risulta fondamentale che il tutore, una volta verificate le procedure e le prassi dei consolati e delle ambasciate del Paese di origine del minore, lo supporti nel presentare la richiesta del passaporto o dell’attestazione di nazionalità e nel reperire al più presto la documentazione richiesta.
Pass4You punta a migliorare le informazioni disponibili sulle prassi specifiche delle ambasciate e dei consolati, attraverso lo sviluppo e la diffusione di strumenti informativi dedicati fruibili da tutori, minori soli non accompagnati, neomaggiorenni e operatori dell’accoglienza. Si vuole inoltre facilitare l’accesso alle ambasciate e ai consolati da parte dei tutori volontari attraverso il coinvolgimento dell’Helpline Minori Migranti di Save the Children, servizio telefonico gratuito e multilingue di consulenza. Tutori, operatori e minori stessi possono beneficiare del servizio in caso di dubbi o per richiedere informazioni. Ancora, Pass4You si propone di semplificare l’aspetto logistico riguardante spostamenti e ospitalità nelle principali città sede delle ambasciate e dei consolati – Roma, Palermo e Milano – attraverso la creazione di schede contenenti le informazioni logistiche volte a velocizzare il raggiungimento di tali sedi diplomatiche, agevolando l’ospitalità nelle tre città.
L'ASGI, tramite la propria rete di avvocati, offre consulenza legale per dirimere dubbi sulle prassi delle autorità diplomatiche dei diversi Paesi e delle questure nelle richieste di requisiti o nelle modalità di rilascio di passaporti, attestazione di nazionalità e titoli di viaggio e sull’interpretazione o i riferimenti della normativa e della giurisprudenza italiane in materia, al fine di consentire ai tutori volontari, ai minori soli e ai neomaggiorenni di ottenere il rilascio dei documenti di viaggio.


E-BOOK GRATIS

SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati


Pass4You - supporto tecnico ai tutori volontari

"Pass4You - supporto tecnico ai tutori volontari" è il progetto promosso dall'ONG Intersos e dall’Associazi...
"Tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Materiali per l’informazione e la formazione", è un ebook gratuito che raccoglie i materiali prodotti per il corso per
tutori volontari realizzato a fine 2017 nell’ambito di una convenzione tra la Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’Università di Torino (Dipartimenti di Giurisprudenza, Culture Politica e Società, e Psicologia), Regione e ANCI Piemonte.

L'ebook è disponibile per la consultazione Open Access sul sito dell’Università di Torino:
https://iris.unito.it/retrieve/handle/2318/1666031/407397/Long_Tutori_Minori_Stranieri_Non_Accompagnati_eBOOK_per_Open_Access_2018.PDF

Al volume hanno contribuito diverse socie ASGI.

Alcune parti si riferiscono in specifico al Piemonte, ma la maggior parte dei contenuti riguardano la normativa a livello nazionale.

Si ringrazia per la segnalazione Elena Rozzi


E-BOOK GRATIS
SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati

Tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Materiali per l’informazione e la formazione

" Tutori volontari di minori stranieri non accompagnati. Materiali per l’informazione e la formazione ", è un ebook gratuito che...
Le proposte di modifica delle norme del regolamento di Dublino, volte a scoraggiare i movimenti secondari dei minori non accompagnati, qualora fossero approvate, comporterebbero una forte limitazione dei loro diritti.

Il primo meccanismo punitivo, riguarda quei minori che non hanno parenti in altri Stati UE.

Essenzialmente, verrebbero applicate le medesime regole previste per gli adulti. Rinvio verso il paese di primo ingresso.

Tale meccanismo, non soltanto rischia di essere inefficace, ma sarebbe contrario al suo stesso intento.

Se approvato, aumenterebbe inevitabilmente il numero dei minori invisibili, i c.d. Missing Children, accrescendo il rischio di tratta e sfruttamento.

Questo meccanismo penalizzerebbe ulteriormente l'Italia che sarebbe costretta a collocare nel proprio sistema di accoglienza un numero maggiore di minori, aggravando ulteriormente l'attuale sistema già deficitario di posti.
L'ASGI ha prodotto un importante documento di analisi e proposta al fine di migliorare il regolamento Dublino III dal punto di vista della tutela dei minori stranieri non accompagnati (MSNA).

Il documento Proposals for a recast Dublin Regulation: promoting the legal transfers of unaccompanied minors or increasing the number of missing children?, ha tre obiettivi principali:


- Il rispetto del superiore interesse del minore prescritto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e dalla Convenzione ONU sui diritti dei minori;


- La diminuzione dei MSNA persi di vista dai servizi nei “movimenti secondari” (i “missing children“);


- e una più equa suddivisione delle responsabilità nella gestione delle richieste d’asilo dei MSNA fra gli Stati membri dell’Unione.

Dopo aver raccolto numerose e autorevoli adesioni in Italia e all’estero, è stata inviata alla Commissione Libertà civili del Parlamento europeo la “piattaforma” di analisi e proposta per un nuovo regolamento Dublino che riduca il numero di minori stranieri non accompagnati persi di vista dai servizi di accoglienza nei “movimenti secondari” attraverso i vari Paesi europei (i cosiddetti “missing children”).

Hanno aderito alla “piattaforma” Proposals for a recast Dublin Regulation: ASGI, ARCI, ACLI, Fondazione Migrantes, CNCA, Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio, FCEI, Focus Casa Diritti Sociali, Intersos Italia, MEDU, CIR, Caritas diocesana Ventimiglia-Sanremo, Senza Confine, Emergency, Separated Children in Europe Programme (SCEP), Austrian Women’s Shelter Network, ECPAT Belgium, ECPAT Luxembourg, Kopin (Koperazzjoni Internazzjonali – Malta), Red Acoge, Refugees Welcome Denmark, Safe Passage, Slovene Philanthropy e WeWorld ONLUS.

Minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it supporta la “piattaforma” Proposals for a recast Dublin Regulation 


Nuovo regolamento di Dublino: promuovere i trasferimenti legali di minori non accompagnati o aumentare il numero di bambini scomparsi?

Le proposte di modifica delle norme del regolamento di Dublino , volte a scoraggiare i movimenti secondari dei minori non accompagnati , q...
Oltre 11 mila i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia nei primi sette mesi del 2016, secondo le cifre di Unicef, quasi doppio rispetto allo stesso periodo del 2015. Il 3 agosto in Senato è stata discussa una disposizione del decreto enti locali, relativa al sistema di accoglienza ed alla maggiore concentrazione di presenze di minori nei territori del Mezzogiorno. Il lavoro dei sindaci e del personale preposto all’accoglienza nelle sedi ospitanti risulta messo sempre più a dura prova, in particolare nelle province di Palermo, Pozzallo, Messina e Reggio Calabria.
Per porre rimedio a questa situazione il prefetto Mario Morcone annuncia che a partire dal 23 agosto comincierà la distribuzione in quote, diverse da regione a regione, di bambini e ragazzi che arrivino da soli nel nostro paese. I minori attualmente accolti assieme agli adulti nei centri siciliani e calabresi verranno trasferiti verso strutture predisposte ad hoc per i più giovani, sulla base di un criterio territoriale già stabilito per gli adulti stranieri. In Sicilia rimarranno 650 ragazzi in 13 strutture che diventeranno 36, la Calabria ospiterà 200 giovanissimi in 4 strutture. LaCampania accoglierà 150 ragazzi in 5 strutture, la Puglia, la Basilicata, l’Emilia Romagna e il Piemonte 100 giovani ciascuna. Sardegna, Marche, Toscana e Liguria si ripartiranno altri 200 ragazzi.   La misura in questione coinvolge l’impegno di Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – ed il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, in risposta ad alcune criticità legate al sovraffollamento e alla presenza di minori stranieri presso strutture di prima accoglienza destinate agli adulti nei territori del centro sud.
Nelle scorse settimane, Asgi – Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione – aveva espresso preoccupazione per una disposizione del decreto accoglienza (decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 142), relativa ai casi di indisponibilità e di impossibilità di garantire un’accoglienza adeguata ai minori da parte di centri di prima accoglienza e della rete SPRAR, così come dei Comuni. Per ASGI desta preoccupazione l’attivazione di un sistema di strutture ricettive riservate in via temporanea ed esclusiva ai minori in arrivo della capienza di 50 posti che si discosta da un piano di accoglienza  costituito da un sistema di comunità di tipo famigliare o di strutture di dimensioni limitate fino a 30 posti. Oltre al rischio di un disincentivo per i Comuni a partecipare alla rete SPRAR, un simile provvedimento emergenziale potrebbe portare a ricadute su bambini e giovani stranieri non accompagnati. In che termini? Gli esperti temono a conseguenze per quanto riguarda lasfera dei diritti, come:
• la protezione e l’assistenza fuori dal proprio ambito familiare,
• lo sviluppo,
• la salute,
• l’istruzione,
• l’adeguatezza delle condizioni di vita.
Tornando alla proposta discussa in Senato l’intento è di fronteggiare le difficoltà per i minori stranieri, dei quali si sia riconosciuta la mancanza di assistenza e di rappresentanza da parte di genitori o di altri adulti responsabili per legge. Accanto alla conferma del divieto di respingimento e di espulsione del minore, viene introdotta la possibilità di rinviare il minore nel paese di provenienza non solo per motivi di ordine pubblico e sicurezza, ma anche nei casi in cui sia stato accertato il superiore interesse dello stesso al riaffidamento ai propri familiari. Le indagini familiari divengono più celeri, in linea con la preferenza per il ripristino dell’unità del nucleo famigliare. Inoltre, la competenza in materia passa dal Ministero del lavoro al Tribunale per i minorenni, che già si occupa dei provvedimenti di espulsione.
Relativamente alle specifiche misure di accoglienza per i minori stranieri, è prevista la separatezza delle strutture loro riservate rispetto a quelle per adulti, ed è stabilita la durata massima di dieci giorni per le operazioni di identificazione.
Un ulteriore limite temporale riguarda il trattenimento dei minori nelle strutture di prima accoglienza, che viene dimezzato da 60 a 30 giorni.
A seguire, la proposta di legge prevede l’istituzione del Sistema informativo nazionale, con la raccolta delle cartelle sociali dei minori stranieri non accompagnati. Realizzati con il contributo del personale della struttura di accoglienza, questi documenti contengono dati ed informazioni utili a determinare la soluzione di lungo periodo migliore per il minore, da trasmettere ai servizi sociali del comune di destinazione.
Maggiori tutele nei confronti dei minori stranieri soli aprono all’adozione di una procedura unica di identificazione, funzionale, in prim’ordine, all’accertamento della minore età. Per il minore è previsto un colloquio con gli uffici competenti, sotto la direzione del giudice tutelare, insieme alla richiesta di un documento anagrafico in caso di dubbio sull’età. In aggiunta, possono essere svolti esami socio-sanitari, con il consenso del minore e con modalità il meno invasive possibile.
Altre misure abbracciano gli istituti di assistenza e protezione dei minori in stato di abbandono, incaricati della tutela e dell’affidamento delle persone, ed il permesso di soggiorno per i minori non accompagnati. Su quest’ultimo punto, viene semplificata la normativa attuale, con l’introduzione di due tipologie di titolo:
• il permesso di soggiorno per età, che può essere rilasciato al minore che ne abbia fatto richiesta, e fino al compimento dei 18 anni;
• il permesso di soggiorno per motivi familiari, di cui possono disporre sia un minore di 14 anni affidato, o sottoposto alla tutela di un cittadino italiano, sia un minore sopra i 14 anni affidato, o sottoposto alla tutela di un cittadino italiano, o di uno straniero regolarmente soggiornante.
A rafforzamento dei diritti già riconosciuti ai minori non accompagnati, viene estesa la garanzia dell’assistenza sanitaria attraverso l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale, obbligatoria per legge per i minori in possesso di un permesso di soggiorno, anche nelle more del rilascio del titolo, dopo il ritrovamento a seguito della segnalazione.
È incentivata l’introduzione di misure da parte di istituzioni scolastiche e di istituzioni formative accreditate per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo per i minori, anche grazie a programmi di apprendistato in convenzione.
Un altro campo di intervento investe le garanzie processuali e procedimentali a tutela del minore straniero, con disposizioni di assistenza affettiva e psicologica, e con l’opportunità per il minore di nominare un legale di fiducia. Questo diviene altresì possibile mediante il tutore nominato o i legali rappresentanti delle comunità di accoglienza, con il gratuito patrocinio a spese dello Stato.
Infine, nel testo in discussione sono inserite alcune misure di protezione per specifiche categorie di persone, considerate in uno stato di vulnerabilità, come i minori non accompagnati vittime di tratta.
La necessità di una simile operazione apre ad un richiamo al quadro recentemente fornito da Anci sul sistema di accoglienza in Italia per minori stranieri non accompagnatiNel 2014 le regioni che hanno registrato il più alto numero di minori non accompagnati contattati o presi in carico sono state la Sicilia (oltre 3100), il Lazio (2241), e la Calabria (1470), che insieme hanno ospitato poco più del 50% dei minori arrivati in Italia quell’anno.
Guardando al numero dei Comuni coinvolti nelle politiche di accoglienza, 87 Comuni si sono occupati dell’85% dei minori. In testa, Roma ha fornito accoglienza a 1960 persone, quota scesa di oltre il 33% rispetto al 2012, ed è seguita nella classifica dalle maggiori città della Sicilia e della Calabria: le stesse che oggi si appellano alle istituzioni per una migliore distribuzione dei minori stranieri.
In definitiva, un miglioramento delle procedure di trasferimento verso strutture di accoglienza ordinaria permetterebbe di liberare posti in quelle adibite all’accoglienza straordinaria, da destinare ai nuovi arrivati.
Di fronte ai flussi di minori stranieri non accompagnati che non si fermano, non possono fermarsi gli sforzi verso un tipo di accoglienza che superi la mera logica emergenziale, allineandosi all’imperativo di tutela e garanzia dei diritti del minore.
Autore: Clara Agostini
Fonte:piùculture.it


E-BOOK GRATIS

SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati

MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI: DAL 23 AGOSTO OSPITATI IN CENTRI SEPARATI DAGLI ADULTI

Oltre 11 mila i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia nei primi sette mesi del 2016, secondo le cifre di Unicef,  quasi do...
In una lettera inviata il 28 luglio 2016, l’ASGI interviene nel dibattito in corso sull’approvazione delle “Misure straordinarie di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati” previste all’articolo 1-ter del disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 24 giugno 2016, n. 113, recante misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio, approvato dalla Camera dei deputati il 21 luglio 2016, in queste ore in discussione al Senato.

L’art. 1-ter modifica l’articolo 19 del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 (cd. decreto accoglienza) che disciplina le misure di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati: viene così previsto che, in presenza di arrivi consistenti e ravvicinati di minori non accompagnati, ove temporaneamente non siano disponibili posti nelle strutture governative di prima accoglienza o nell’ambito dello SPRAR e l’accoglienza non possa essere assicurata dal Comune in cui il minore si trova, il prefetto disponga, ai sensi dell’articolo 11 dello stesso decreto legislativo, l’attivazione di strutture ricettive temporanee esclusivamente dedicate ai minori non accompagnati.

A parere dell’ASGI tale previsione produrrebbe da un lato un forte disincentivo da parte dei Comuni a partecipare allo Sprar, dall’altro una disparità di trattamento a discapito dei MNSA, sotto diversi profili discriminatoria e contraria al superiore interesse del minore, in violazione della nostra Costituzione e della normativa comunitaria e internazionale.

“Le oggettive e rilevanti problematiche derivanti dall’arrivo di un numero molto elevato di minori stranieri non accompagnati in tempi ravvicinati e le gravi difficoltà che le istituzioni italiane stanno incontrando nel garantire adeguata accoglienza a tutti questi minori devono essere affrontate urgentemente, ma non attraverso misure emergenziali che presentano profili di incostituzionalità, bensì nel pieno rispetto della nostra Costituzione e della normativa comunitaria e internazionale in materia.”

L’ASGI fa notare che “la possibilità per un Comune di dare la propria disponibilità all’accoglienza di due o tre MSNA in una comunità per minori, senza impegnarsi nella predisposizione di un progetto SPRAR, potrebbe favorire l’ampliamento del numero di Comuni disponibili all’accoglienza, i quali dopo una prima esperienza limitata, potrebbero aprirsi alla prospettiva di entrare nello SPRAR“.

In particolare l’associazione ritiene opportuno che venga aumentato il numero di posti per MNSA attivati nell’ambito dello SPRAR, attraverso lo stanziamento di adeguati fondi da parte dello Stato e vengano adottate ulteriori misure, in termini di incentivi e/o di previsione di specifici obblighi, volte ad assicurare che i Comuni partecipino a tale Sistema.

Appare urgente – ricorda l’ASGI – ridurre la concentrazione dell’accoglienza dei MNSA in alcune Regioni (la Sicilia ad oggi accoglie circa un terzo del totale dei MNSA presenti in Italia): in mancanza di un meccanismo di distribuzione dell’accoglienza tra le Regioni come previsto per gli adulti attraverso il Tavolo di coordinamento nazionale, l’accoglienza dei msna che non vengono trasferiti nei Centri FAMI ovvero in strutture SPRAR resta a carico del Comune di arrivo/rintraccio.

Al fine di consentire un certo livello di distribuzione dell’accoglienza dei MNSA tra Regioni e Comuni, ASGI auspica che non si ricorra all’attivazione di CAS per minori, promuovendo invece la distribuzione nell’ambito del sistema di accoglienza ordinario, secondo modalità concordate nell’ambito del Tavolo di coordinamento nazionale, d’intesa con la Conferenza Unificata, proponendo la seguente modifica all’art. 19, co. 3 del d.lgs. 142/15 :

“In caso di temporanea indisponibilità nelle strutture di cui ai commi 1 e 2, l’assistenza e l’accoglienza del minore sono temporaneamente assicurate dalla pubblica autorità del Comune in cui il minore si trova, fatta salva la possibilità di trasferimento del minore in un altro Comune, individuato secondo gli indirizzi fissati dal Tavolo di coordinamento di cui all’articolo 16, tenendo in considerazione con carattere di priorità il superiore interesse del minore. I Comuni che assicurano l’attività di accoglienza ai sensi del presente comma accedono ai contributi disposti dal Ministero dell’interno a valere sul Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati di cui all’articolo 1, comma 181, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, nel limite delle risorse del medesimo Fondo.”

Nell’auspicare che l’art. 1-ter venga stralciato dal disegno di legge, l’ASGI chiede che si adottino norme e politiche volte a rafforzare e a rendere più efficiente il sistema di accoglienza ordinario dei minori stranieri non accompagnati.

Leggi la lettera inviata da ASGI





E-BOOK GRATIS

SCARICA GRATUITAMENTE LA GUIDA PRATICA
I Minori Stranieri non Accompagnati

Minori stranieri non accompagnati: le nuove misure sull’accoglienza temporanea sono discriminatorie e incostituzionali

In una lettera inviata il 28 luglio 2016 , l’ASGI interviene nel dibattito in corso sull’approvazione delle “Misure straordinarie di accog...
La Piattaforma Anti tratta, di cui ASGI fa parte, ha lanciato una petizione per raccogliere firme e spingere le istituzioni italiane ad attivarsi per non far morire il sistema nazionale di tutela e protezione delle vittime della tratta e di adottare urgentemente i provvedimenti vincolanti previsti dal decreto 4 marzo 2014 n. 24 per dare una speranza di riscatto per le troppe vittime della tratta di esseri umani

Non lasciamo sole le vittime della tratta degli esseri umani!

La Piattaforma Anti tratta, di cui ASGI fa parte, ha lanciato una petizione per raccogliere firme e spingere le istituzioni italiane ad att...

Con la sentenza del 4 novembre 2014 la Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha bloccato il trasferimento in Italia di una famiglia – padre, madre e sei figli minori – di richiedenti protezione internazionale afgani, transitati per l’Italia nel luglio del 2011.

A rischio i diritti umani dei richiedenti asilo in Italia: no al rinvio da un altro stato europeo. Commento ASGI

Con la sentenza del 4 novembre 2014 la Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha bloccato il trasferimento in Italia ...
Mos maiorum, politica miope e disumana contraria al diritto di asilo e alle istanze umanitarie che hanno fondato l’Europa.

MOS MAIORUM, politica miope e disumana contraria al diritto di asilo e alle istanze umanitarie che hanno fondato l’Europa

Mos maiorum, politica miope e disumana contraria al diritto di asilo e alle istanze umanitarie che hanno fondato l’Europa.
L’Europa e, con essa, l’Italia (che pure aveva ed ha messo in atto un tentativo di cambiamento coraggioso) sembrano nuovamente arretrare, fisicamente ed eticamente, sulla propria linea di confine, indifferenti alle tragedie che si consumano a pochi chilometri di distanza e alla tutela delle vite umane.

La fine di Mare Nostrum: un arretramento politico ed etico inaccettabile per la coscienza democratica europea

L’Europa e, con essa, l’Italia (che pure aveva ed ha messo in atto un tentativo di cambiamento coraggioso) sembrano nuovamente arretrare, fi...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

 

Minori Stranieri Non Accompagnati © 2015 - Designed by Templateism.com, Plugins By MyBloggerLab.com