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129 minori non accompagnati sono scomparsi dallo sgombero della cosidetta Jungle di Calais, la denuncia è dell'associazione Help Refugees che ha postato su Facebook la notizia Venerdì scorso. "Siamo profondamente scioccati e molto preoccupati di annunciare che 129 minori non accompagnati non sono stati trovati", ha scritto l'associazione, lamentando la mancanza di soluzioni per questi bambini durante lo smantellamento del campo.


CALAIS BREAKING NEWS: 129 UNACCOMPANIED MINORS UNACCOUNTED FOR SINCE DEMOLITIONOur teams have now completed a full and...
Pubblicato da Help Refugees su Venerdì 1 aprile 2016

"Questo è semplicemente inaccettabile. Chiediamo alle autorità francesi di stabilire immediatamente sistemi di registrazione e accoglienza per 294minori non accompagnati presenti nel campo" ha scritto indignata l'associazione su Facebook, aggiungendo che non sono presenti nelle Jungle di Calais e Dunkerque "sistemi di registrazione ufficiali".

La stessa organizzazione ha pubblicato stamani la notizia di un minore di 11 anni proveniente dall'Afghanistan di nome Kareem che è stato localizzato nel Regno Unito. Il 30 marzo scorso la giornalista dell'Independent Yvette Cooper ne aveva denunciato la scomparsa. Il ragazzino è riuscito a entrare in Inghilterra, dribblando i controlli delle autorità. A gennaio, sempre da Calais, era partito Masud, 15 anni: voleva raggiungere la sorella nel Regno Unito, ma è rimasto soffocato mentre si nascondeva in un camion frigorifero.

Leonardo Cavaliere

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129 minori non accompagnati sono scomparsi dallo sgombero della Jungle di Calais

129 minori non accompagnati sono scomparsi dallo sgombero della cosidetta Jungle di Calais , la denuncia è dell'associazione Help Re...
Oggi nella c.d. The Jungle di Calais vivono circa 4000 rifugiati, una vera e propria cittadina fatta di baracche. A qualche kilometro più a nord, c’è un’altra “giungla”, la Grande-Synthe di Dunkerque, ancora più terribile di quella di Calais.

Nel 2015 circa 1.403 minori non accompagnati, abbandonati a se stessi, sono stati registrati dalle varie ONG nella giungla di Calais. Il numero potrebbe essere più elevato. Nella Grande –Synthe si stima che i msna siano circa 500.


In tre anni di rilevazioni, la presenza di questi minori stranieri non accompagnati è costantemente aumentata, in linea con l’aumento dei minori non accompagnati registrati in tutta Europa. Nel 2013, i minori non accompagnati registrati erano 412 ed è stato relativamente semplice tutelarli da parte delle varie ONG che gravitano attorno alla giungla. Dal 2014 abbiamo avuto un aumento del triplo e un ulteriore aumento nel 2015, creando seri problemi di accoglienza e tutela di questa che è una delle categorie più vulnerabili.
L’ONG France Terre d'Asile sta gestendo una casa a Saint-Omer, a pochi chilometri da Calais per ospitare i msna, ma la struttura è completamente satura. Infatti, i posti disponibili sono solo 30 posti, a cui si sono aggiunti l’anno scorso i 60 di Arras. Evidentemente ben al di sotto della crescente domanda.

In una situazione dove il lassismo di stato non trova soluzioni per una vera e seria accoglienza, questi minori sono lasciati alla “tutela” dei trafficanti.

"Possono anche essere sotto il giogo della prostituzione o dello sfruttamento del lavoro domestico", ha detto Pierre Henry di France Terre d'Asile.

Nella migliore delle ipotesi, l'assistenza umanitaria fornita in questi luoghi è un intervento tappabuchi per alleviare le sofferenze.
Ci sono interventi utili che possono far sì che le cose migliorino? Innanzitutto incoraggiando questi minori (in)visibili a chiedere asilo in Francia e informarli sulle possibili conseguenze qualora decidessero di non presentare la domanda. Un'altra misura sarebbe quella di garantire adeguate strutture di accoglienza, sostegno, compresa l'assistenza legale, così come le cure psico-sociali. Last but not least, agevolare il ricongiungimento familiare di questi minori con i loro parenti stabilmente residenti in altri Paesi dell’UE. 
In base alle leggi vigenti, la Francia, l’Italia e tutti gli altri paesi di transito dovrebbero applicare Dublino III in maniera proattiva, cioè utilizzando l'opportunità della procedura accelerata per i minori non accompagnati.

L’11 febbraio il giudice del tribunale amministrativo di Lille ha riconosciuto il fallimento dell'amministrazione nell'attuazione del regolamento di Dublino. Ordinando, per cinque minori, l’immediato ricongiungimento con i familiari in Inghilterra.


Médecins du monde e Secours catholique che hanno sostenuto la causa, hanno accolto questo risultato molto positivamente, perché potrebbe influenzare "centinaia di minori stranieri non accompagnati” a ricorrere all’autorità giudiziaria per seguire il percorso legale del ricongiungimento.

Médecins du monde e Secours catholique dichiarano, a seguito di questa importante vittoria, di potenziare la campagna d’informazione rivolta ai minori, in particolare sul loro diritto al ricongiungimento familiare.

LEONARDO CAVALIERE

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Minori non accompagnati nella giungla di Calais e Dunkerque.

Oggi nella c.d. The Jungle di Calais vivono circa 4000 rifugiati, una vera e propria cittadina fatta di baracche. A qualche kilometro più ...
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