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UNICEF/UN057913/Gilbertson VII Photo

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 31 maggio 2023, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 20.510.

 I maschi sono 17.686 pari all’86,2% di tutti msna, le femmine sono 2.824 pari al 13,8%.

 L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (9.114) pari al 44,4%, seguiti dai sedicenni, 5.084 (24,8%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.400) pari a 16,6%, 15 ANNI 2.431 (11,9%) e msna fino a 6 ANNI 481 pari al 2,3%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.333 pari al 47,2% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina 2.352 (83,3%).

Sono 5.145, pari al 25,1%, i minori non accompagnati provenienti dall’Egitto censiti al 31 maggio nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. 

2.352, pari all'83,3%, le minorenni provenienti dall'Ucraina, nettamente la nazionalità più rappresentata tra le minori non accompagnate. A seguire, 109 (3,9%) Costa d'Avorio, 65 (2,3%) Guinea.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Calabria che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 43,1%.

 A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza su base mensile sono 1.163, di cui 647 (55,5%), a seguito di eventi di approdo, i restanti 517, pari al 44,5% sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamenti sul territorio.

I msna usciti di competenza sono 1.620 di cui 1.048 per il compimento della maggiore età, 508 per allontanamento e 64 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 29,1% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti dall' Egitto (338), a seguire Tunisia 122 (10,5%), Pakistan 92 (7,9%).

  Scarica il  report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

20.510 i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale al 31 maggio 2023

  UNICEF/UN057913/Gilbertson VII Photo Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lav...

Migliaia sono i migranti che fuggono da violenza e conflitti e che percorrono la c.d. Rotta Balcanica. Ormai ci siamo abituati a vedere e sentire tutti i giorni, nei TG e giornali, le immagini che provengono dai balcani. Tra gli oltre 130 mila profughi che hanno attraversato la c.d. rotta balcanica nell’ultimo periodo, la maggioranza è arrivata in Serbia e ha attraversato o ha tentato di attraversare le frontiere di Orban l’Ungherese.

Gli arrivi di minori non accompagnati in Serbia, tra luglio e agosto hanno fatto registrare un incremento del 66% (fonte Save The Children - Balcani). 25mila bambini, dei quali oltre 5700 sono soli, circa uno su quattro si trovano in condizioni di salute sempre più difficili e precarie.
Nonostante gli sforzi delle autorità serbe, l’enorme flusso di persone sta creando grandi difficoltà e i rifugiati sono in condizioni di sovraffollamento e con precarie condizioni igieniche in centri di ricezione e spazi pubblici come parchi e stazioni. Sono numerosi i casi di bambini stremati e che hanno bisogno di acqua e cibo. Giovani migranti estremamente vulnerabili e a rischio di tratta e sfruttamento, questo l’allarme lanciato oggi da Save the Children, che ha programmi nella regione dei Balcani, in Italia, Grecia e Turchia.

L’organizzazione umanitaria dice che la maggior parte dei rifugiati attualmente presenti in Serbia provengono dalla Siria, mentre il 15% proviene dall’Afghanistan, il 5% dall’Iraq, il 2% dal Pakistan e il 2% dalla Somalia.


“Centinaia di bambini arrivano qui ogni giorno esausti e molti di loro si sono ammalati per le difficili condizioni che hanno incontrato durante il viaggio. La chiusura della frontiera da parte dell’Ungheria ha spaventato ulteriormente le loro famiglie che non sanno dove andare e cosa ne sarà di loro”, denuncia Andrea Zeravcic, Direttore di Save the Children nell’area Nord-Ovest dei Balcani. “Sono fuggiti da sofferenze inimmaginabili e hanno rischiato la vita per arrivare qui. I leader europei hanno il dovere di aiutarli”.

È notizia di queste ore che in migliaia sono riusciti ad entrare in Croazia, in seguito alla chiusura del confine ungherese avvenuto all’inizio di questa settimana - senza una vera indignazione, forte, che ci si sarebbe aspettata da un’Europa, tutta, che dovrebbe avere nel suo DNA la solidarietà - per proseguire il loro viaggio verso la Slovenia per raggiungere gli altri paesi europei, principalmente la Germania.

La Croazia ha deciso di aprire un corridoio per i profughi che vogliono raggiungere il nord Europa. Stando ai media croati, al confine croato-ungherese, e ad immagini Tv, tra i villaggi di Baranjsko Petrovo Selo, in Croazia, e Beremend, in Ungheria, stanno giungendo autobus croati con a bordo migranti che vengono poi lasciati passare in Ungheria.

La Croazia non impedirà a nessuno di entrare, ma neanche di uscire, dal Paese. E' la posizione di Zagabria, espressa dal premier, Zoran Milanovic: "Il confine non può essere sigillato e tutta questa gente non la si può trattenere ".
Nonostante gli sforzi delle autorità, l’enorme flusso di persone sta creando grandi difficoltà e i rifugiati sono in condizioni di sovraffollamento e con precarie condizioni igieniche in centri di ricezione e spazi pubblici come parchi e stazioni. Sono numerosi i casi di bambini stremati e che hanno bisogno di acqua e cibo,  soprattutto tra quelli arrivati più recentemente, e molti di loro hanno bisogno anche di assistenza medica.

LEONARDO CAVALIERE

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Minori Migranti sulla rotta dei Balcani

Migliaia sono i migranti che fuggono da violenza e conflitti e che percorrono la c.d. Rotta Balcanica . Ormai ci siamo abituati a ved...
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