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Il Ministro del welfare e pari opportunita' Elsa Fornero, nel suo intervento alla presentazione del Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del gruppo Crc, in senato ha annunciato che ''Il governo e' consapevole delle carenze legislative sul tema del diritto all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Per questo in collaborazione con il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e il ministro della Giustizia Paola Severino interverremo per predisporre un sistema nazionale di accoglienza''.

Diritto di protezione e accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, sempre più carente.

Il Ministro del welfare e pari opportunita' Elsa Fornero , nel suo intervento alla presentazione del Rapporto di aggiornamento sul mo...

Who is Joseph Kony? 
Joseph Kony, "the most evil man on earth". Born in Atyak in Uganda 18 September 1964, the purpose of his guerrilla movement is, at least in theory, transform Uganda into a theocracy based on the 10 commandments. Kony abducts children are used as pack animals until they have strength. After they are thrown away, killed or left to die of starvation. Some girls kidnapped, the prettiest, they become the wives of Kony who has previously married sixty.

Who is Kony? "the most evil man on earth"

Who is Joseph Kony?  Joseph Kony, "the most evil man on earth". Born in Atyak in Uganda 18 September 1964, the purpose of his ...
La Fundación ANAR ha recibido en su primer año de funcionamiento un total de 3.720 llamadas en el número único 116000 para casos de niños desaparecidos, que dieron origen a la apertura de 208 casos por desaparición de un menor en España. Un niño desaparecido puede haberse fugado de su domicilio, ser un menor de edad inmigrante no acompañado, puede ser objeto de un secuestro parental, estar perdido o herido o ser víctima de un secuestro.
Del total de denuncias recibidas en esta línea, el primer motivo, con un 48,56% de los casos atendidos, hacen referencia al secuestro o sustracción parental, es decir, cuando uno de los padres, o la persona que ostenta la guarda del menor se lleva al mismo a otro lugar dentro del país, o al extranjero, contra la voluntad del otro progenitor o de la institución que tiene la guarda o tutela del menor.

El 48% de llamadas al 116000 son por secuestro

La Fundación ANAR ha recibido en su primer año de funcionamiento un total de 3.720 llamadas en el número único 116000 para casos de niños...
La Policía Municipal de Madrid y el Defensor del Menor han firmado este martes un protocolo de colaboración en virtud del cual los agentes tutores de la capital podrán informar a la institución que preside Arturo Canalda cuando detecten algún caso de posible abuso a menores, consiguiendo así una mejora en los cauces de comunicación y "respuestas más ágiles".
Así lo han afirmado tanto Canalda como el delegado de Seguridad de la capital,Pedro Calvo, tras la firma del acuerdo, cuyo objetivo es "garantizar respuestas ágiles, rápidas y eficaces, aplicadas con la máxima sensibilidad y calidad en la atención y protección de menores, evitando duplicidades innecesarias en las intervenciones".

Unión de fuerzas contra el abuso a menores

La Policía Municipal de Madrid y el Defensor del Menor han firmado este martes un protocolo de colaboración en virtud del cual los agente...
Dal dossier I Piccoli Schiavi Invisibili nato dalla collaborazione tra Save the Children e l'associazione On the Road-Consorzio Nova emerge che migliaia sono in Italia i minori vittime di sfruttamento sessuale, costretti all'accattonaggio, al lavoro nero e a attivita' illegali. I minori sfruttati sono perlopiù stranieri: ragazze romene, nigeriane, albanesi, nordafricane ma anche maschi romeni, magrebini, egiziani, afghani e Rom rumeni e della ex Jugoslavia.
Allarmante è il dato dello sfruttamento sessuale, stimato tra i 1.600 e i 2.000 minori, maschi e femmine, coinvolti in prostituzione su strada, che occupano una fetta significativa rispetto alla prostituzione adulta. A preoccupare è il crescente sfruttamento sessuale “indoor”, ove le cifre si aggirano ad una quota 3 volte superiore a quello su strada, con una presenza di minori pari al 10% sul totale degli adulti.
"Nonostante i molti passi avanti fatti, anche a livello legislativo, sia sul versante della lotta al traffico e allo sfruttamento di minori sia della identificazione e aiuto delle vittime, rileviamo con preoccupazione una resistenza e persistenza del fenomeno", ha commentato Raffaela Milano, responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia.
Dal dossier pubblicato si può notare come lo sfruttamento delle giovani vittime avviene perlopiù al chiuso, nascoste agli occhi di tutti, dove è più difficile contrastare il fenomeno. Questo comporta il richio uno sfruttamento più feroce e invisibile.
La responsabile di Save the Children ha aggiunto che il dato preoccupante è che il controllo delle giovani vittime avviene da parte dei propri coetani.
"Bisogna aggiungere il fatto che dietro la gran parte dei minori ci sono situazioni di grande poverta', bisogno ed emarginazione su cui fanno leva le organizzazioni criminali. E' il caso delle donne e ragazze nigeriane di cui rileviamo un aumento degli arrivi via mare da Lampedusa proprio in queste settimane. Non si puo' escludere che tra esse ci siano vittime di tratta, anche in ragione del fatto che sono quasi 6.000 ogni anno le nigeriane portate in Europa per essere sfruttate".


Le vittime di sfruttamento sessuale sono in maggioranza Romene (46%)


Sono soprattutto ragazze di nazionalita' romena le vittime dello sfruttamento sessuale di minori. Lo rileva il rapporto di Save the Children stilato in collaborazione con l'associazione On the Road. Seguono le ragazze provenienti dalla Nigeria (36%), le albanesi (11%) e le giovani nord-africane (7%).
La spiegazione dei dati è che le minori romene, in quanto cittadine comunitarie e in possesso di documenti, giungono in Italia in modo abbastanza agevole, spesso con la promessa di un lavoro, insieme a fidanzati o comunque a persone di cui si fidano.
Poi la costrizione avviene, nella maggior parte dei casi, in due modi:
  1. con la violenza
  2. attraverso uno pseudo-legame affettivo.
    Questa seconda forma e' costruita dallo sfruttatore facendo percepire alla giovane vittima la prostituzione come funzionale ad un progetto comune di coppia, stabilendo un vincolo psicologico difficile da rompere. Come accennavamo sopra, nello sfruttare viene utilizzato il ruolo del controllo tra “pari” dove lo sfruttatore decide di imporre a una coetanea delle ragazze il compito di esercitare per suo conto il controllo sulle giovani, le quali hanno in genere piu' reticenze a ribellarsi, poiche' questo significherebbe essere escluse dal gruppo.
    Le ragazze nigeriane, spesso avendo gia' subito violenza nel proprio paese o durante il viaggio, arrivano già con la c.d. Maman che esercita il controllo.
    Ne l'ingresso via mare, in particolare a Lampedusa, afferma Save the Children, si e' registrato un incremento consistente di arrivi dalla Nigeria: tra aprile-agosto sono approdati sull'isola 4.935 migranti nigeriani, di cui 984 donne, 194 minori non accompagnati e 89 accompagnati, con un picco massimo nella prima meta' del mese di agosto, momento in cui sono arrivati secondo le stime della ong circa 2.170 nigeriani, di cui 388 donne, 89 minori non accompagnati (prevalentemente adolescenti femmine) e 23 accompagnati.
    Dai dati riportati, le giovani vittime Nigeriane sono sottoposte a un ferreo controllo da parte degli sfruttatori durante l'attivita' di prostituzione cui sono costrette, convinte anche attraverso riti tradizionali, con cui si vincolano a ripagare un debito molto elevato maturato con il viaggio.
    Mentre per le ragazze Romene, spesso il loro guadagno consiste solo nel vitto e nell'alloggio.


Le vittime di sfruttamento sessuale maschile sono soprattutto i Rom.


Ragazzi di età compresa tra i 15 ed i 18 anni sono la maggior parte delle vittime di sfruttamento sessuale maschile, particolarmente nelle grandi citta' come Roma e Napoli.
Alcuni lavorano come lavavetri di giorno ai semafori per poi prostituirsi la notte, in luoghi della citta' conosciuti per la prostituzione maschile, o nei pressi di sale cinematografiche con programmazione porno, saune e centri massaggi per uomini.
Oltre ai minori Rom, ci sono anche maghrebini e romeni.
I Maghrebini utilizzano in mercato del sesso per “arrotondare” il lunario, mentre i Romeni è proprio la prostituzione la principale fonte di guadagno.
Una delle più becere forme di sfruttamento è quello del c.d. “Affitto”, ove Clienti “particolari” pagano consistenti cifre a sfruttatori per prestazioni di lungo periodo, dove le giovani vittime vivono con i “clienti”.

Nel caso della prostituzione c.d. “Indoor”, il 10% sono minori.

Il fenomeno della prostituzione dai luoghi “aperti” è forse quello più allarmante, visto il controllo esercitato dagli sfruttatori sulle vittime e la limitata capacita' di raggiungerle da parte degli operatori delle organizzazioni sociali.
Infatti secondo il documento prodotto da Save the Children e dall'associazione On the Road il fenomeno è sempre più crescente come emerge da un'analisi attenta delle riviste di annunci espliciti di vendita di sesso a pagamento cui si evince la giovanissima eta' di molte prostitute. 

migliaia sono in Italia i minori vittime di sfruttamento sessuale, costretti all'accattonaggio, al lavoro nero e a attivita' illegali

Dal dossier  I Piccoli Schiavi Invisibili  nato dalla collaborazione tra Save the Children e l'associazione On the Road-Consorzio Nova ...

Sono 34 i minori stranieri non accompagnati “prigionieri” del “Centro d'Accoglienza” in Contrada Imbriacola, a Lampedusa, con la “COLPA” di essere stranieri. Questi minori vivono in condizioni assolutamente precarie, tanto da portare all'esplosione di una rivolta. Una decina di adolescenti Tunisini sono saliti per protesta sui tetti del CIE per protesta, adolescenti che solo due giorni fa erano stati malmenati dalle forze dell'ordine. Infatti, qualche giorno fa i ragazzi si erano allontanati dal centro di accoglienza per fare un giro a Lampedusa e non appena rintracciati dalla polizia sono stati caricati malamente su una camionetta, all'interno della quale è avvenuto il primo pestaggio.
Successivamente, all'arrivo al “Centro di accoglienza”, dopo essere stati spogliati nudi per una pequisizione, sono stati pestati anche nei centri di accoglienza. Uno di loro ha un labbro rotto, un altro ha una caviglia gonfia e un po' tutti sono ricoperti di lividi. L'associazione Save The Children, che a Lampedusa lavora con il ministero dell'Interno per il progetto Presidium proprio per la tutela dei minori, ha chiesto al direttore del centro d'accoglienza Cono Galipò – indagato per truffa aggravata e continuata - di fare visitare i ragazzi dal poliambulatorio dell'isola, richiesta rimasta inascoltata.
Questo è il precedente che ha scatenato la protesta.
I minori continuano ad essere rinchiusi nel CIE in violazione alle norme nazionali ed internazionali ed i nostri politici …..DORMONO SONNI TRANQUILLI, in primis il Presidente della Repubblica che non risulta aver dato alcuna risposta all'accorato appello dei Minori Stanieri e pubblicato da Famiglia Cristiana.
Inoltre c'è da chiedersi dove stà andando uno stato che per mezzo di coloro che dovrebbero garantire l'accoglienza e la pacifica convivenza pestano adolescenti indifesi rei soltanto perchè non in possesso dei documenti.
minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com CHIEDE DI FERMARE TUTTO QUESTO.

MINORENNI PESTATI E UMILIATI NELLA BASE LORAN DI LAMPEDUSA

Sono  34 i minori stranieri non accompagnati “prigionieri” del “Centro d'Accoglienza” in Contrada Imbriacola, a Lampedusa, con la “COLP...
Nella provincia Sudanese del Kurdufan, negli ultimi giorni si è avuto un pericoloso aumento della violenza, causando moltissimi sfollati di cui almeno 30.000 bambini. La preoccupante escalation delle violenze rischia di far precipitare la situazione inducendo i bambini a separarsi dalle famiglie di origine. Il Direttore Generale di Save the Children in Sudan afferma “Siamo molto preoccupati per i bambini sfollati a causa dei combattimenti e stiamo combattendo contro il tempo per fornire loro aiuto prima che arrivi la stagione delle piogge”. Gli aiuti umanitari ai bambini e alle loro famiglie è fortemente limitato dalla pericolosità delle vie di accesso alla zona.
Il rischio di essere separati dalle loro famiglie espone i bambini al rischio di essere arruolati come “bambini soldato” o peggio ancora di essere sottoposti ad abusi fisici e sessuali.
“Bisogna urgentemente garantire l’accesso umanitario nel Kurdofan meridionale per cercare di raggiungere quanti più bambini possibili, dice il direttore di S.the C. Sudan.
Save the Children si è impegnata perciò a chiedere alle diverse parti coinvolte nel conflitto di rispettare gli accordi di pace aiutando e supportando i bambini e le loro famiglie.

Migliaia di Bambini sfollati nella regione del Kurdufan

Nella provincia Sudanese del Kurdufan, negli ultimi giorni si è avuto un pericoloso aumento della violenza, causando moltissimi sfollati di...
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