Sono finora 13.430 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio 2018, il 77,7% in meno rispetto alle 60.228 che erano arrivate in Italia via mare nello stesso periodo del 2017 e il -71,95% rispetto alle 47.883 arrivate in Italia tra il 1° gennaio e il 1° giugno 2016. Il dato è stato diffuso poco fa dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina. A maggio sono state 3.963 le persone sbarcate sulle nostre coste, il 30% delle quali (1.211) arrivate nella sola giornata del 28 maggio. Degli oltre 13mila migranti sbarcati in Italia nel 2018, 9.214 sono quelli provenienti dalla Libia (-84,18% rispetto allo stesso periodo del 2017 e -80,76% rispetto al 2016). I porti maggiormente interessati dagli arrivi nei primi cinque mesi dell’anno sono Messina (2.273), Augusta (2.227), Pozzallo (2.071), Catania (1.853), Trapani (1.366), Lampedusa (1.042), Palermo (809), Porto Empedocle (492), Crotone (330). La nazionalità dei migranti – sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco – sono Tunisia (2.789, 21%), Eritrea (2.227, 17%), Nigeria (958, 7%), Sudan (872, 6%), Costa d’Avorio (798, 6%), Mali (605, 4%), Guinea (485, 4%), Pakistan (478, 4%), Algeria (425, 3%) e Iraq (412, 3%) a cui si aggiungono 3.381 persone (25%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Secondo i dati, sono in calo i minori stranieri non accompagnati, passati dai 25.846 dell’intero 2016 ai 15.731 del 2017 ai 2.024 dei primi cinque mesi del 2018. Rispetto alla ricollocazione in altri Paesi europei, sono state 12.717 (12.046 delle quali di nazionalità eritrea) le persone che hanno lasciato l’Italia entro il 28 maggio: per la maggior parte (5.434) si sono trasferite in Germania. Sono 28 le persone la cui richiesta è stata approvata e per le quali la procedura di trasferimento è in corso (la Germania è il Paese di maggior approdo) mentre sono 3 le richieste in attesa di approvazione dagli Stati membri individuati (tutte verso il Portogallo). (fonte SIR)