Visualizzazione post con etichetta minori non accompagnati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta minori non accompagnati. Mostra tutti i post

Foto Repubblica.it

 La serie di condanne inflitte all'Italia dalla Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali (CEDU) si amplia ulteriormente con la recente decisione cautelare del 19 dicembre 2023. Il Giudice di Strasburgo ha ordinato al Governo italiano di procedere con il trasferimento immediato di un minore di 15 anni trattenuto dallo scorso ottobre nel centro di Restinco, provincia di Brindisi, verso una struttura adeguata per minori non accompagnati.

La Corte Europea ha specificato che il nuovo centro designato dovrà garantire al minore tutti i diritti sino ad oggi negati, compresi l'accesso a tutta l'assistenza necessaria, il rilascio di documenti di identificazione validi, il collocamento in condizioni conformi all'articolo 3 della Convenzione europea, l'accesso alle procedure legali e amministrative pertinenti, nonché la nomina di un tutore. Inoltre, la Corte ha deciso di dare priorità all'esame del ricorso di merito.

Nel centro di Restinco, decine di altri minori sono attualmente trattenuti nelle stesse condizioni inumane, alcuni addirittura dal mese di agosto scorso. È importante evidenziare che l'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) aveva richiesto l'accesso al centro il 4 dicembre 2023, ma non ha ancora ricevuto alcuna risposta. Solo grazie all'intervento dell'avvocata Marina Angiuli, della dott.ssa Erminia Rizzi e dell'avvocato Dario Belluccio, insieme all'On.le Fratoianni, è stato possibile effettuare una visita al centro.

Questo episodio conferma ulteriormente l'inaccessibilità di tali centri e l'insostenibilità dell'intero sistema di accoglienza, o meglio, di detenzione, riservato ai minori stranieri soli in Italia. La situazione di Restinco, simile a quelle già sanzionate dalla CEDU in passato, evidenzia una violazione sistemica dei diritti dei minori.

L'ASGI, considerando la natura sistemica delle violazioni, ha già inviato una comunicazione al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 6 novembre scorso, elencando le molteplici situazioni di mancata tutela e illegittimo trattenimento dei minori stranieri non accompagnati in Italia. Tale situazione rischia di aggravarsi con l'entrata in vigore delle misure previste dal decreto immigrazione e sicurezza 133/2023, convertito in legge 173/2023 il 1 dicembre 2023, e con il rischio aggiuntivo di identificare come maggiorenni coloro che sono, invece, minori di età.

In questo contesto, diventa fondamentale che le competenti istituzioni di garanzia, inclusi le Procure della Repubblica, i Tribunali per i Minorenni e le relative Procure istituite presso di essi, intervengano per fare chiarezza su un sistema di detenzione che appare privo di base legale e sottratto al controllo giudiziario, violando apertamente l'articolo 13 della Costituzione.

L'Italia condannata per violazioni dei diritti dei Minori Stranieri non Accompagnati.

Foto Repubblica.it  La serie di condanne inflitte all'Italia dalla Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali (CEDU) s...
UNICEF_Cavalli_2017

 

Secondo l’UNICEF, si stima che almeno 289 bambini sono morti o scomparsi quest’anno cercando di attraversare la pericolosa rotta migratoria del Mediterraneo centrale dal Nord Africa all’Europa. Vale a dire circa 11 bambini morti o scomparsi ogni settimana in cerca di sicurezza, pace e migliori opportunità.  

 


Dal 2018, l’UNICEF stima che circa 1.500 bambini sono morti o dispersi mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo centrale. Questo numero corrisponde a 1 su 5 delle 8.274 persone morte o disperse lungo la rotta, secondo i dati del Progetto Migranti Scomparsi dell'OIM. 

 

Molti naufragi durante la traversata del Mediterraneo centrale non lasciano sopravvissuti o non vengono registrati, rendendo praticamente impossibile verificare il numero reale di bambini morti, probabilmente molto più alto. Negli ultimi mesi, bambini e neonati sono stati tra coloro che hanno perso la vita su questa rotta, su altre rotte attraverso il Mediterraneo e sulla rotta atlantica dall'Africa occidentale, comprese le recenti tragedie al largo delle coste della Grecia e delle isole Canarie spagnole. 

 

"Nel tentativo di trovare sicurezza, ricongiungersi con la famiglia e cercare un futuro più speranzoso, troppi bambini si imbarcano sulle coste del Mediterraneo, perdendo poi la vita o risultando dispersi durante il viaggio", ha dichiarato il Direttore Generale dell'UNICEF Catherine Russell. "Questo è un chiaro segnale che bisogna fare di più per creare percorsi sicuri e legali per l'accesso dei bambini al diritto d'asilo, rafforzando al contempo le azioni per salvare vite in mare. In definitiva, bisogna fare molto di più per affrontare le cause alla radice che portano in primo luogo i bambini a rischiare la vita". 

 

L’UNICEF stima che 11.600 bambini – una media di 428 bambini a settimana – sono arrivati sulle coste dell’Italia dal Nord Africa da gennaio 2023. Questo dato rappresenta un aumento di due volte rispetto allo stesso periodo nel 2022, nonostante i gravi rischi che corrono i bambini. La maggior parte dei bambini parte dalla Libia e dalla Tunisia, dopo aver già affrontato viaggi pericolosi da paesi dell'Africa e del Medio Oriente. 

 

Nei primi tre mesi del 2023, 3.300 bambini, il 71% di tutti i bambini arrivati in Europa tramite questa rotta – sono stati registrati come non accompagnati o separati dai genitori o tutori legali, esponendoli a maggiori rischi di violenza, sfruttamento e abuso. Le ragazze che viaggiano da sole sono particolarmente esposte alle violenze prima, durante e dopo i loro viaggi. 

 

Quella del Mediterraneo centrale è diventata una delle rotte più pericolose attraversata dai bambini. Tuttavia, il rischio di morte in mare è solo una delle molte tragedie che questi bambini affrontano – da minacce o esperienze di violenza, mancanza di opportunità formative o future, assalti e detenzione per cause migratorie o separazione dalle famiglie. Questi rischi sono ulteriormente aggravati dai percorsi limitati affinché i bambini si muovano in sicurezza, dalla mancanza di accesso alla protezione nei paesi lungo la rotta e da operazioni di ricerca e salvataggio insufficienti e non tempestive. 

 

In linea con gli obblighi previsti dal diritto internazionale e dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell’Adolescenza, l'UNICEF chiede ai governi una migliore protezione dei bambini vulnerabili in mare e nei paesi di origine, transito e destinazione

 

  • Proteggendo i diritti e il superiore interesse dei bambini in linea con gli obblighi previsti dal diritto nazionale e internazionale; 
  • Fornendo ai bambini percorsi sicuri e legali per la migrazione e la richiesta di asilo, tra cui l'ampliamento delle quote di ricongiungimento familiare e di reinsediamento dei rifugiati; 
  • Rafforzando il coordinamento delle operazioni di ricerca e salvataggio e garantendo un rapido sbarco in luoghi sicuri. 
  • Rafforzando i sistemi nazionali di protezione dell'infanzia per includere e proteggere meglio i bambini a rischio di sfruttamento e violenza, in particolare i minorenni stranieri non accompagnati. 
  • Migliorando le prospettive per i bambini e gli adolescenti nei Paesi di origine e di transito, affrontando i rischi legati ai conflitti e al clima e ampliando la copertura della protezione sociale e le opportunità di apprendimento e di guadagno. 
  • Garantendo ai bambini l'accesso alle informazioni per fare scelte sicure e informate sulle loro opzioni e sui pericoli della traversata. 
  • Facendo in modo che tutti i bambini rifugiati e migranti continuino il loro apprendimento e dando loro accesso alla salute e ad altri servizi essenziali. 

 

L'UNICEF chiede inoltre all'Unione Europea di garantire che questi aspetti siano riflessi nel Patto UE sulla migrazione e l'asilo, attualmente in fase di negoziazione. L'UNICEF continua a lavorare per sostenere i Paesi nel rafforzamento dei sistemi nazionali di protezione dell'infanzia, di protezione sociale e di migrazione e asilo, per prevenire e mitigare i rischi che i bambini corrono durante gli spostamenti e per fornire sostegno e servizi inclusivi a tutti i bambini, indipendentemente dallo status giuridico loro o dei loro genitori. (comunicato stampa Unicef)

11 bambini muoiono ogni settimana nel tentativo di attraversare la rotta migratoria del Mediterraneo centrale

UNICEF_Cavalli_2017   Secondo l’UNICEF, si stima che   almeno 289 bambini sono morti o scomparsi quest’anno cercando di attraversare la peri...
Refugees Welcome Italia
Farah and Sekou, two young migrants from Somalia and Guinea, with their Italian mentors, Francesca and Annalisa


L'UNICEF e Refugees Welcome Italia hanno lanciato oggi le linee guida per il mentoring, un modello di affiancamento che coinvolge la società civile a sostegno dei giovani migranti e rifugiati appena diventati maggiorenni, al fine di supportarli nel loro percorso in Italia e favorire la loro inclusione sociale.

È di fondamentale importanza sostenere i giovani migranti e rifugiati durante la transizione all'età adulta, garantendo che le cure e la protezione ricevute fino a quel momento, così come i percorsi di inclusione sociale, non vengano interrotti. Ogni ragazzo e ragazza deve poter realizzare il proprio potenziale e diventare un cittadino attivo. Questa questione diventa particolarmente rilevante quando si tratta di minori stranieri non accompagnati, cioè bambini e adolescenti che arrivano in Europa senza figure adulte di riferimento.

Al momento, nel 2023, ci sono oltre 19.600 minori stranieri non accompagnati ospitati nel sistema di accoglienza in Italia. La maggioranza di questi giovani (circa il 69%) ha tra i 16 e i 17 anni, il che significa che sono adolescenti molto vicini al raggiungimento della maggiore età. Il compimento dei 18 anni ha conseguenze legalmente rilevanti per loro, poiché comporta modifiche negli obblighi dello Stato nei loro confronti, in quanto formalmente diventano adulti.

Il progetto di mentoring chiamato "Fianco a Fianco", lanciato nel 2020 dall'UNICEF e Refugees Welcome Italia, risponde a questo bisogno, promuovendo la mobilitazione della società civile a favore dei giovani neo-maggiorenni per favorire la loro inclusione nella comunità ospitante. Il mentore è una persona con cui è possibile creare una relazione significativa basata sulla fiducia reciproca, in un momento delicato come la transizione all'età adulta. Finora, il progetto ha coinvolto 4 città italiane e seguito il percorso di 144 mentori e 144 giovani. Allo stesso tempo, nuovi attivisti si stanno formando per ampliare l'ambito del mentoring, incluso il coinvolgimento delle risorse del volontariato del Comitato Italiano per l'UNICEF.

Le Linee Guida per il Mentoring, le prime in Italia su questo argomento, sono state sviluppate per definire il modello e organizzare le esperienze sul campo, fornendo strumenti che consentano di replicare l'esperienza. Ciò include le modalità di coinvolgimento dei mentor e dei mentee, la formazione, i criteri per l'abbinamento e il tipo di accompagnamento necessario per sostenere la relazione, e così via.

"Le linee guida sono il risultato di una sperimentazione che dimostra come il supporto individuale di un adulto possa avere un impatto significativo sui percorsi di vita di adolescenti e giovani adulti, e fornisce indicazioni per la replicabilità di percorsi simili, basati sulla mobilitazione della società civile a favore dei giovani migranti e rifugiati", afferma Sarah Martelli, Coordinatrice ad interim della risposta UNICEF in Italia.

"L'esperienza del progetto Fianco a Fianco dimostra come le reti informali di sostegno siano complementari a quelle formali e altrettanto fondamentali nel promuovere l'inclusione di giovani migranti e rifugiati. Le linee guida mirano a sistematizzare questa pratica, in modo che cresca e si diffonda sempre di più", conclude Fabiana Musicco, direttrice di Refugees Welcome Italia.

 Linee guida per il mentoring

rielaborazione del comunicato stampa.

Le linee guida per il mentoring. Un aiuto concreto ai giovani migranti e rifugiati durante la transizione all'età adulta.

Refugees Welcome Italia Farah and Sekou, two young migrants from Somalia and Guin...

Fonte Ministero dell'Interno

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 31 Ottobre 2022, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 18.876.

I maschi sono 15.871 pari all’84,1% di tutti msna, le femmine sono 3.005 pari al 15,9%.

L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (8.284) pari al 43,9%, seguiti dai sedicenni, 4.321 (22,9%), fascia d’età 7-14 ANNI (3.614) pari a 19,1%, 15 ANNI 2.106 (11,2%) e msna fino a 6 ANNI 551 pari al 2,9%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.490 pari al 49,6% con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina.

Sono 5.153, pari al 27,3%, i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina censiti al 31 Ottobre nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. Più della metà, 2.633 sono bambine e ragazze.

I msna prevalentemente sono accolti in Sicilia, Lombardia e Calabria che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 46,1%.

A seguito dell’istituzione del SIM è possibile elaborare anche i dati relativi all’ingresso (o all’eventuale allontanamento) dei MSNA su base mensile.

I minori non accompagnati, entrati nel sistema di accoglienza a seguito di ritrovamento sono 881, pari al 50% del totale, i restanti 880 sono entrati nel sistema di accoglienza a seguito di approdi.

I msna usciti di competenza sono 1.648 di cui 834 per il compimento della maggiore età, 665 per allontanamento e 149 per altre motivazioni (rintraccio dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili, accertamento della maggiore età, affido, relocation, rimpatrio volontario assistito e rientro in patria).

Il 53,2% dei nuovi ingressi è rappresentato da minorenni provenienti da Egitto, Tunisia e Afghanistan.

 Report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

18.876 msna accolti in Italia, al 31 ottobre 2022. Ucraina, Egitto e Tunisia le nazionalità più rappresentate.

Fonte Ministero dell'Interno Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e ...

UNICEF/UN0599229/Moldovan

Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornato al 30 giugno 2022, i minori non accompagnati accolti dal sistema di accoglienza nazionale sono 15.595.

I maschi sono 12.497 pari all’80,1% di tutti msna, le femmine sono 3.098 pari al 19,9%.

L’età dei minori vede una netta prevalenza di msna di 17 anni (6987) pari al 44,87%, seguiti dalla fascia d’età 7-14 ANNI (3.429) pari a 22,0%, 16 ANNI, 3.009 (19,3%), 15 ANNI 1.527 (9,8%) e msna fino a 6 ANNI 643 pari al 4,1%.

A differenza dei maschi, la maggior parte delle femmine hanno tra i 7-14 ANNI 1.576 pari al 50,91 con una nettissima prevalenza di bambine e ragazze provenienti dall’Ucraina.

Sono 5.392, pari al 34,6%, i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina censiti al 30 giugno nel sistema informativo Minori (SIM) della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (SIM), istituito dalla Legge 47/2017 per monitorare e censire la presenza dei minori non accompagnati (MNA) sull'intero territorio nazionale. Più della metà, 2.814 sono bambine e ragazze.

Gli msna prevalentemente sono accolti in Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna che rappresentano quasi la metà di tutti i minori non accompagnati accolti, il 46,4%.

 Scarica il Report mensile sui minori stranieri non accompagnati

Leonardo Cavaliere

 

 

15595 msna accolti in Italia. Netta prevalenza dei minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina, più della metà bambine e ragazze.

UNICEF/UN0599229/Moldovan Dal report mensile sui minori stranieri non accompagnati pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle P...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

 

Minori Stranieri Non Accompagnati © 2015 - Designed by Templateism.com, Plugins By MyBloggerLab.com