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Viaggio nel campo di Bab al Salam. Dove la metà dei profughi sono minorenni. E per avere le medicine bisogna pagare il racket. Oppure vendere il corpo delle proprie figlie.

Fatima ha perso la sua famiglia. Abitava vicino ad Aleppo e ha dovuto percorrere 60 chilometri, un po’ in bus, molti a piedi, insieme con la nonna cieca, per raggiungere Bab al Salam.

Siria, bambini prigionieri nelle tendopoli

Viaggio nel campo di Bab al Salam. Dove la metà dei profughi sono minorenni. E per avere le medicine bisogna pagare il racket. Oppure vende...
Bambine sfruttate come domestiche:
nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile Terre des Hommes chiede forti misure per l’eliminazione di questa forma di 
schiavitù
Maria Luisa, 13 anni, dal villaggio natale sulle Ande viene mandata a Cusco a lavorare come domestica, nonostante una displasia all’anca che le rende difficoltosi e dolorosi i movimenti. Tra i patti, col padre, c’era che l’avrebbero mandata a scuola. Invece la famiglia dove lavora per 16-18 ore al giorno non la lascia studiare, la paga pochissimo, non ha giorni di riposo. Maltrattata continuamente perché non è abbastanza veloce, non può raccontare alla sua famiglia che sta male e che zoppica sempre di più, perché la signora la tiene chiusa in una stanza quando suo padre la viene a trovare.

Bambine sfruttate come domestiche: nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile Terre des Hommes chiede forti misure per l’eliminazione di questa forma di schiavitù

Bambine sfruttate come domestiche: nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile Terre des Hommes chiede forti misure per l’eliminazione...

Il rapporto presenta i risultati di un’ampia indagine, condotta in 29 Stati ad economia avanzata, su 5 dimensioni (reddito, salute e sicurezza, scolarità, comportamenti e rischi, condizioni abitative e ambientali) che compongono l’insieme del benessere dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha colto l’occasione della presentazione dell’ XI Rapporto Unicef sullo stato del benessere dei bambini e degli adolescenti, per rilanciare un tema a lui caro.
”Gia’ in campagna elettorale – ha ricordato – mi sono fatto portavoce dei diritti di cittadinanza dei minori stranieri. Di tutti quei bambini che – per lingua, istruzione e tradizioni acquisite – si sentono in tutto e per tutto italiani. Quindi difendero’ in maniera concreta e fattiva – ha concluso Grasso – l’acquisizione di questo diritto”.
Secondo Linda Laura Sabbadini, direttore del Dipartimento statistiche sociali e ambientali dell’Istat “in Italia quello della povertà dei bambini è un problema serio, e i punti critici sono i minori al Sud ma anche i bambini delle famiglie immigrate al Nord”.
Intervenuta alla presentazione del Rapporto Unicef la Sabbadini ha spiegato che “per quanto riguarda le famiglie immigrate la condizione dei bambini è sicuramente peggiore nelle comunità dove le donne lavorano di meno, come ad esempio quella marocchina, perché il lavoro femminile è un elemento protettivo dei minori dalla povertà. Invece il segno della povertà minorile è più basso in altre comunità, come quelle filippine o romene, perché i bambini arrivano in Italia quando la famiglia si è già consolidata”.
Quanto alla scuola, Sabbadini ha ricordato che in Italia “non svolge un ruolo di equilibrio sociale per i bambini più svantaggiati”. L’estrazione sociale “pesa troppo sul percorso di studi, condizionandone scelte ed esiti e incidendo poi anche sull’ingresso nel mercato del lavoro. C’è un percorso segnato per i bambini, soprattutto al Sud, tra gli immigrati e in genere nelle classi più basse, e questo è un nodo cruciale che incide anche sull’accesso all’università. Insomma, le distanze sociali in Italia non sono diminuite”.
Fonte: Fondazione Migrantes

Il benessere dei bambini nei paesi ricchi

Il rapporto presenta i risultati di un’ampia indagine, condotta in 29 Stati ad economia avanzata, su 5 dimensioni (reddito, salute e sicur...

Oltre 5 mila bambini migranti di ritorno in Romania dimostrano un rischio significativo di sviluppare specifici disturbi emotivi e psicologici. Un numero che è destinato a crescere di circa mille unità l’anno. Il 72,05 per cento dei bambini, dopo aver trascorso quasi più di tre anni all’estero senza interagire con l’ambiente socio-culturale di origine, indica tra le cause di mancato adattamento, le nuove abitudini acquisite e l’aver dimenticato lo stile di vita romeno.
E’ quanto emerge dalla ricerca presentata oggi a Bruxelles “Children’s Rights in Action. Improving children’s rights in migration across Europe. The Romanian case” all’interno del programma “Fundamental Rights and Citizenship”, progetto finanziato dalla Direzione Generale di Giustizia della Commissione Europea, alla presenza tra gli altri di Gianni Pittella Vice-Presidente Parlamento Europeo, Ivano Abbruzzi Direttore Ricerca e Progetti Fondazione Albero della Vita Onlus e Margaret Tuite Dipartimento di Giustizia Commissione Europea. La ricerca ha l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sui diritti dei minori nei processi di migrazione per sviluppare buone pratiche e linee guida comuni affrontando temi quali la migrazione romena, i diritti dei bambini, il ruolo del sistema scolastico nel processo di integrazione e il ritorno dei migranti in Romania come un nuovo fenomeno europeo.

Bambini romeni, oltre 5 mila rischiano disturbi psicologici al rientro in patria

Oltre 5 mila bambini migranti di ritorno in Romania dimostrano un rischio significativo di sviluppare specifici disturbi emotivi e psicolo...

Domani la presentazione di ”Rom(a) underground”, il Libro bianco, della 21 luglio. Dall’alloggio al carcere, il quadro preoccupante di un’infanzia senza diritti. Stasolla: “Il Piano nomadi non tiene conto in alcun modo dei diritti dell’infanzia”
ROMA – Circa 4 mila bambini a Roma vivono una situazione di forte disagio abitativo, in precarie condizioni igieniche in insediamenti informali, in campi tollerati o in villaggi attrezzati dal Comune di Roma. Sono i minori rom che vivono nella capitale a cui l’associazione 21 luglio dedica un Libro bianco, “Rom(a) underground”, che verrà presentato domani pomeriggio presso la sala Ersoch dell’ex Mattatoio a Testaccio, a Roma. Un’indagine qualitativa che approfondisce il tema della condizione dell’infanzia rom nella capitale condotta su 60 testimonianze tra appartenenti alle comunità rom, assessori, politici, insegnanti, operatori sociali e associazioni. “Roma è il caso più eclatante d’Italia – spiega Carlo Stasolla, presidente della 21 luglio -. A Torino ci saranno 500 bambini circa, a Milano saranno un migliaio. Molto probabilmente la capitale è tra i primi posti anche in Europa”.

”A Roma 4 mila bambini rom in condizioni ghettizzanti”

Domani la presentazione di ”Rom(a) underground”, il Libro bianco, della 21 luglio. Dall’alloggio al carcere, il quadro preoccupante di un’...

Zeina ha 10 anni. La sua famiglia, originaria di Homs, teatro di aspri combattimenti nei mesi passati, si è dovuta spostare tre volte, in Siria, prima di arrivare al campo di Zaatari, in Giordania, in cerca di salvezza.
Campo di Zaatari, Al Mafraq, Giordania - Alle prese con la nuova vita nel campo rifugiati, Zeina cerca di tornare alle sue vecchie abitudini di quando viveva ad Homs. Le piace frequentare la scuola del campo, aiutare la madre nelle faccende domestiche e giocare con gli amici che si è fatta nel campo o durante la fuga attraverso il confine.

Bambini siriani: in cerca di normalità nel campo rifugiati

Zeina ha 10 anni. La sua famiglia, originaria di Homs, teatro di aspri combattimenti nei mesi passati, si è dovuta spostare tre volte, in ...

L’amministrazione americana ha accusato i ribelli sudanesi di utilizzare il campo profughi di Yida, in Sud Sudan, come centro di reclutamento per le proprie milizie, non esitando ad arruolare anche bambini-soldato.

“Il Sudan del Sud recluta bambini soldato”

L’amministrazione americana ha accusato i ribelli sudanesi di utilizzare il campo profughi di Yida, in Sud Sudan, come centro di reclutame...

Un disegno per ricordare i diritti dell'infanzia. La decima edizione del concorso Diritti a colori quest'anno promuove i diritti che contrastano il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati: gli articoli 38 e 39 dellaConvenzione sui Diritti dell’Infanzia. Si tratta di una competizione internazionale promossa dalla Fondazione Malagutti onlus.
Nel mondo, secondo stime delle Nazioni Unite, si contano tra i 250 mila e i 300 mila bambini soldato. Bambini e ragazzi che invece di avere diritto a un'infanzia e un'adolescenza felice vengono rapiti dai loro villaggi e addestrati a combattere le guerre degli adulti e a uccidere.
I fanciulli coinvolti in un conflitto armato possano beneficiare di cure e di protezione. Gli Stati parti adottano ogni adeguato provvedimento per agevolare il recupero fisico e psicologico e il reinserimento sociale di ogni fanciullo vittima di ogni forma di negligenza, di sfruttamento o di maltrattamenti; di torture o di ogni altra forma di pene o di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, o di un conflitto armato”. “Recupero e reinserimento devono svolgersi in condizioni tali da favorire la salute, il rispetto della propria persona e la dignità del fanciullo”. Così recitano gli articoli 38 e 39 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, tema dell'edizione 2011 del concorso Diritti a colori.
L’iniziativa è nata per promuovere i diritti dei bambini e per ricordare la Convenzione sui diritti dell’infanzia, approvata dalle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989, una data nella quale – ogni anno - tutto il mondo celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia
Aperto a bambini e ragazzi fra 3 e 14 anni con lavori individuali o di gruppo intende coinvolgere i giovanissimi nella celebrazione di una data diventata un caposaldo della storia umana. Ma come si partecipa al concorso? I disegni possono essere a supporto, tecnica e formato liberi e sul retro di ogni opera va compilata e incollata la scheda di partecipazione.
Il primo premio al vincitore assoluto del concorso consiste nel Riconoscimento del Presidente della Repubblica italiana e soggiorno di una settimana per 3 persone in un resort di una località europea. Nel caso di vincita di bambini provenienti da un Paese in difficoltà in premio è convertibile in beni di pari valore.
Ci sono poi le estrazioni dei premi per gruppi di età: baby per bambini da 3 a 5 anni; junior per quelli in età da 6 a 10 anni e senior da 11 a 14 anni. Tra tutti i partecipanti c'è anche un'estrazione mensile di giochi o materiale didattico.
I disegni vanno inviati alla Fondazione Malagutti onlus, Via dei Toscani, 8 - 46010 Curtatone (MN). La dead line per la spedizione dei disegni varia a seconda delle aree di provenienza: 24 ottobre 2011 per le regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria; 31 ottobre 2011 per Lazio, Abruzzo, Sardegna, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e 7 novembre 2011 per la Lombardia. I disegni provenienti dall'estero devono arrivare entro il 31 ottobre 2011.
La festa di premiazione e la mostra dei disegni che hanno partecipato al concorso si terrà il 20 novembre 2011 al PalaBam di Mantova. Alla giornata di premiazione sarà presente anche la Polizia postale che approfondirà il tema della sicurezza nella navigazione su internet. Per l'occasione verrà proiettato uno spot sociale di prevenzione per la navigazione sicura sul web contro la pedopornografia online.(www.minori.it)

Diritto a Colori per contrastare il coinvolgimento dei bambini in conflitti armati

Un disegno per ricordare i diritti dell'infanzia. La decima edizione del concorso  Diritti a colori  quest'anno promuove i diritti ...

Sono 34 i minori stranieri non accompagnati “prigionieri” del “Centro d'Accoglienza” in Contrada Imbriacola, a Lampedusa, con la “COLPA” di essere stranieri. Questi minori vivono in condizioni assolutamente precarie, tanto da portare all'esplosione di una rivolta. Una decina di adolescenti Tunisini sono saliti per protesta sui tetti del CIE per protesta, adolescenti che solo due giorni fa erano stati malmenati dalle forze dell'ordine. Infatti, qualche giorno fa i ragazzi si erano allontanati dal centro di accoglienza per fare un giro a Lampedusa e non appena rintracciati dalla polizia sono stati caricati malamente su una camionetta, all'interno della quale è avvenuto il primo pestaggio.
Successivamente, all'arrivo al “Centro di accoglienza”, dopo essere stati spogliati nudi per una pequisizione, sono stati pestati anche nei centri di accoglienza. Uno di loro ha un labbro rotto, un altro ha una caviglia gonfia e un po' tutti sono ricoperti di lividi. L'associazione Save The Children, che a Lampedusa lavora con il ministero dell'Interno per il progetto Presidium proprio per la tutela dei minori, ha chiesto al direttore del centro d'accoglienza Cono Galipò – indagato per truffa aggravata e continuata - di fare visitare i ragazzi dal poliambulatorio dell'isola, richiesta rimasta inascoltata.
Questo è il precedente che ha scatenato la protesta.
I minori continuano ad essere rinchiusi nel CIE in violazione alle norme nazionali ed internazionali ed i nostri politici …..DORMONO SONNI TRANQUILLI, in primis il Presidente della Repubblica che non risulta aver dato alcuna risposta all'accorato appello dei Minori Stanieri e pubblicato da Famiglia Cristiana.
Inoltre c'è da chiedersi dove stà andando uno stato che per mezzo di coloro che dovrebbero garantire l'accoglienza e la pacifica convivenza pestano adolescenti indifesi rei soltanto perchè non in possesso dei documenti.
minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com CHIEDE DI FERMARE TUTTO QUESTO.

MINORENNI PESTATI E UMILIATI NELLA BASE LORAN DI LAMPEDUSA

Sono  34 i minori stranieri non accompagnati “prigionieri” del “Centro d'Accoglienza” in Contrada Imbriacola, a Lampedusa, con la “COLP...
E' stato approvato un Protocollo di intesa tra la Regione Lazio e il Tribunale per i Minorenni di Roma con lo scopo di formulare risposte innovative nel campo della tutela dei minori.  Il Protocollo per la tutela dei minori prevede l'attivazione di piattaforme informatiche comuni per la realizzazione di una Banca dati regionale in tema di adozioni. Ulteriore scopo è quello di incentivare la formazione del personale dei Gruppi integrati di lavoro che sul territorio accompagnano passo dopo passo le coppie nel percorso di adozione. Le adozioni, però, non saranno l'unico oggetto della collaborazione tra Regione e Tribunale. Infatti, l'obiettivo è quello di riuscire a intercettare, attraverso delle azioni innovative e strutturali, le diverse situazioni di disagio con cui un minore può essere chiamato a confrontarsi come ad esempio i minori stranieri non accompagnati, in favore dei quali il protocollo permetterà di predisporre interventi ad hoc per l'accoglienza, l'assistenza sanitaria, l'alfabetizzazione e l'accompagnamento al lavoro. 
Oltre alla tutela dell'infanzia, la Regione Lazio ed il  Tribunale per i Minorenni di Roma si impegnano anche a realizzare percorsi di reinserimento sociale per i minori che hanno commesso reati, grazie alla realizzazione di "un centro per la mediazione penale minorile che coinvolga il ragazzo o la ragazza in attività rieducative socialmente utili".

Approvato tra la Regione Lazio ed il Tribunale dei Minorenni di Roma un Protocollo di intesa con lo scopo di formulare risposte innovative nel campo della tutela dei minori.

E' stato approvato un Protocollo di intesa tra la Regione Lazio e il Tribunale per i Minorenni di Roma con lo scopo di formulare rispost...
Cinquantadue migranti di varie nazionalità sono stati rintracciati dai militari della Guardia di finanza a bordo di una barca a vela di dieci metri al largo delle coste della Calabria. 
L'imbarcazione, che batteva bandiera statunitense, è stata rintracciata al largo di Riace (Reggio Calabria) e successivamente scortata fino al porto di Roccella Jonica. I due scafisti alla vista dei finanzieri sono scappati a bordo di un gommone.

A bordo dell'imbarcazione ci sono venti i bambini, la metà dei quali hanno meno di due anni e le nazionalità sono Afghanistan, Siria, Iran. Complessivamente le condizioni di salute sono buone, pur avendo viaggiato a lungo prima di approdare sulle coste Calabresi.

Roccella Jonica: Rintracciata dalla guarda di Finanza barca a vela con 52 immigrati

Cinquantadue migranti di varie nazionalità sono stati rintracciati dai militari della Guardia di finanza a bordo di una barca a vela di diec...
Con le condizioni ottimali del mare  riprendono gli sbarchi dei migranti. Nella serata di ieri è approdato nel porto di Lampedusa un barcone con 286 profughi, tra cui 22 donne e 4 bambini  e nell'isola più ad ovest delle Egadi sono approdati invece 7 cittadini tunisini a bordo di una piccola barca alla deriva.

Sbarco di migranti a Lampedusa 268 e a Marettimo 7

Con le condizioni ottimali del mare  riprendono gli sbarchi dei migranti. Nella serata di ieri è approdato nel porto di Lampedusa un barcone...

Libia. I bambini e le guerra

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