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Sono passati oltre due mesi dall'ultima strage di Lampedusa, avvenuta il 3 ottobre u.s. Subito dopo i 366 morti, tra cui molti bambini, 20 dispersi e soltanto 155 sopravvissuti, sembrava, come sempre "di facciata", che le cosa sarebbero cambiate. In quei giorni si è sentito di tutto, ma come era immaginabile, purtroppo, non è cambiato nulla, ma soprattutto non sembra esserci l'intenzione di cambiare nulla.

Cara Europa, ci siam "scordati" della Strage di Lampedusa?

Sono passati oltre due mesi dall'ultima strage di Lampedusa, avvenuta il 3 ottobre u.s. Subito dopo i 366 morti, tra cui molti bambini, ...
Si intitola “Dublin Guide. Il Regolamento Dublino III articolo per articolo” un’analisi critica e dettagliata pubblicata in questi giorni dal blog Asilo in Europa. Ne riprendiamo qui, direttamente, gli snodi di sintesi.

Il documento più discusso

«Il regolamento “Dublino” è senza dubbio il “pezzo” del Sistema europeo comune di asilo più discusso e criticato, non solo dal punto di vista delle conseguenze negative sulla vita dei richiedenti asilo (ampiamente documentate in numerosissimi rapporti, inchieste giornalistiche…), ma anche per la scarsa efficienza del sistema (COM 2008/820, 03.12.2008, pag. 1). Secondo i dati di Eurostat, rielaborati nel rapporto Lives on hold (Ecre), nel 2009 e nel 2010 appena il 25% circa delle richieste di trasferimento in un altro Stato è stato poi seguito da un trasferimento effettivo. Peraltro, vi sono Stati che “si scambiano” numeri equivalenti di richiedenti asilo e i costi complessivi del sistema non sono chiari».

“Dublino III”: saperne di più con la “Dublin Guide” di Asilo in Europa

Si intitola “Dublin Guide. Il Regolamento Dublino III articolo per articolo” un’ analisi critica e dettagliata  pubblicata in questi giorni...
Ogni giorno del 2012 sono stati trasferiti in Italia dagli altri Paesi membri dell’Ue (più Svizzera, Norvegia e Islanda) 10 richiedenti asilo o rifugiati incappati nelle maglie del regolamento “Dublino II”, fra cui anche 82 minori. Il maggior numero di richieste di assunzione di competenza (+ 29% rispetto al 2011 secondo gli ultimi dati che Vie di fuga ha richiesto al Viminale) è arrivato dalla Svizzera, dalla Svezia e dalla Germania. Un “sistema”, quello di Dublino, che sembra sempre più in difficoltà.

“Dublino II” 2012: un’Italia di passaggio

Ogni giorno del 2012 sono stati trasferiti in Italia dagli altri Paesi membri dell’Ue (più Svizzera, Norvegia e Islanda) 10 richiedenti asi...
Una prima guida al nuovo “pacchetto asilo” dell’Ue, composto di tre direttive e due regolamenti. Il commento di Cecilia Malmström, commissaria Ue agli Affari interni: “Un risultato storico”. E quello di Christopher Hein, direttore del Cir: “Un vero ‘sistema d’asilo europeo’ è ancora tutto da costruire”.

Foto: ProAsyl (Germania).
Come previsto, il Parlamento europeo ha adottato ieri le normative che completano il “nuovo” pacchetto asilo dell’Unione europea. Nel complesso, il “pacchetto” è formato dai testi, tutti “riformati”, della Direttiva procedure (le procedure d’asilo), della Direttiva sulle condizioni minime di accoglienza, della Direttiva qualifiche, del regolamento “Dublino” (da oggi “Dublino III”) e del regolamento Eurodac sul database di impronte digitali dei richiedenti asilo.

Malmström, Commissione Ue: “Un risultato storico”

Secondo la commissaria Ue agli Affari interni Cecilia Malmström, «l’instaurazione del sistema europeo comune di asilo è un risultato storico, a cui gli Stati membri dell’Unione europea e il Parlamento puntavano dal 1999. Grazie a tale sistema, coloro che necessitano di protezione potranno accedere meglio alla procedura di asilo; le decisioni in materia di asilo saranno più giuste, più rapide e di migliore qualità; coloro che temono di essere perseguitati saranno sicuri di non dover ritornare in situazioni di pericolo; sia i richiedenti asilo, sia i beneficiari di protezione internazionale godranno, nell’Unione europea, di condizioni dignitose».

Il “nuovo” asilo dell’Ue: davvero un “risultato storico”?

Una prima guida al nuovo “pacchetto asilo” dell’Ue, composto di tre direttive e due regolamenti. Il commento di Cecilia Malmström, commissa...
Che impatto ha la legislazione europea vigente nell’ambito dell’asilo politico su chi ne fa richiesta? Molto frequentemente si sente parlare del Regolamento di Dublino II, ma non ci si sofferma abbastanza a pensare alle implicazioni pratiche di un procedimento lacunoso e non sempre efficiente. Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati ha provato a rispondere a questo interrogativo, dando voce a 257 richiedenti asilo e rifugiati di 9 Paesi europei. Il risultato di questo lavoro di ricerca è stato pubblicato nel rapporto “Protection interrupted. The Dublin Regulation’s Impact on Asylum Seekers’ Protection”. Questo contatto diretto con chi si trova ogni giorno a dover fare i conti con il Regolamento di Dublino ci porta a comprendere più da vicino tutte le mancanze di un sistema che ostacola la protezione invece di favorirla. Lo studio, finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati, è composto di una parte introduttiva generale in cui si tratta il tema del Regolamento, dei suoi pro e dei suoi contro anche attraverso la citazione diretta di estratti delle interviste svolte. In seguito, si sofferma su nove Paesi dell’Unione Europea, analizzandone la rete di protezione, i progetti di assistenza, i rimpatri e le detenzioni.

Dublino II: la parola ai rifugiati

Che impatto ha la legislazione europea vigente nell’ambito dell’asilo politico su chi ne fa richiesta? Molto frequentemente si sente parlar...

La sentenza è di quelle che lasciano il segno. Venerdì scorso infatti la Corte europea dei diritti umani ha di fatto bocciato il Regolamento Dublino. Per i non addetti ai lavori, regolamento Dublino vuol dire che quando uno chiede asilo politico a un paese dell’Unione europea succede che quel paese lo può rispedire – contro la sua volontà – nel paese dell’Unione europea dove è stato segnalato la prima volta, ovvero dove gli hanno preso le impronte digitali per primi.Grazie a questo regolamento, per anni i paesi del centro e nord europa hanno rispedito nei paesi di frontiera migliaia di eritrei, kurdi, somali, afgani che erano entrati in Europa sbarcando sulle coste mediterranee. Il paradosso di quel regolamento è che un paese come la Grecia, che riconosce l’asilo a malapena l’1% di chi ne fa richiesta, è costretta a farsi carico di un numero di rifugiati ben maggiore delle sue possibilità.

Corte Europea blocca regolamento Dublino. Sbarco di afgani in Calabria

La sentenza è di quelle che lasciano il segno. Venerdì scorso infatti la Corte europea dei diritti umani ha di fatto bocciato il Regolamen...

Le famiglie sono separate, le persone vengono lasciate senza mezzi di sostentamento o detenute e l’accesso alla procedura d’asilo non è sempre garantito. È il fallimento del regolamento di Dublino, che identifica lo Stato europeo competente per la decisione su una domanda d’asilo. Ieri ha compiuto dieci anni.
A tracciare un bilancio così negativo sono Forum Réfugiés-Cosi, ECRE, l’ Hungarian Helsinki Committee, il Consiglio Italiano per i Rifugiati e altri partner nazionali, che per il decennale (“c’è poco da festeggiare”, dicono) hanno pubblicato uno studio sull’applicazione del regolamento in Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Slovacchia, Spagna, Svizzera e Paesi Bassi. Si intitola The Dublin II Regulation: Lives on Hold
Tante le storie raccolte. C’è un padre ceceno separato dal suo bambino appena nato dalle autorità austriache. Mentre il bambino è stato riconosciuto rifugiato in Austria, il padre è stato mandato in Polonia sotto il Regolamento Dublino

Regolamento di Dublino, un fallimento lungo dieci anni

Le famiglie sono separate, le persone vengono lasciate senza mezzi di sostentamento o detenute e l’accesso alla procedura d’asilo non è se...

Introdotto il 18 febbraio 2003. Qualche giorno fa la tragedia del ragazzo ivoriano a Fiumicino
ll regolamento 343/2003 (Dublino II) ha sostituito la convenzione del 1990 per stabilire i criteri di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in un altro stato europeo.
La sua storia è quella che accompagna il percorso travagliato della costruzione di un’ Europa politica e con essa della capacità del Vecchio continente di costruire una politica comune in materia d’asilo.

Compie 10 anni il Regolamento Dublino II – Il sistema europeo che ingabbia i rifugiati

Introdotto il 18 febbraio 2003. Qualche giorno fa la tragedia del ragazzo ivoriano a Fiumicin o ll regolamento 343/2003 (Dublino II) ha so...

Fino alla metà di settembre, in Svezia i minori che nell’anno hanno ricevuto la decisione di trasferimento in Italia “a norma” del regolamento Dublino II sono 110. Di questi, 18 sono già stati trasferiti. Ma Save the Children Svezia ha chiesto al proprio governo di fermare questi procedimenti. La storia di Ali, la testimonianza della Ong svedese a Vie di fuga.

Dublino, cronache d’autunno/ 3: dalla Svezia con timore

Fino alla metà di settembre, in Svezia i minori che nell’anno hanno ricevuto la decisione di trasferimento in Italia “a norma” del regolam...

Secondo dati dell’Unità Dublino, nel 2011 le richieste di “assunzione di competenza” all’Italia per il regolamento “Dublino II” hanno raggiunto la quota record di 13.715, il 42% in più rispetto al 2010. In drastica crescita anche in trasferimenti verso il nostro Paese: più 69% fra 2010 e 2011.Nel 2011 le richieste di “assunzione di competenza” all’Italia da parte dei Paesi aderenti al regolamento Dublino II hanno raggiunto il numero di 13.715:  praticamente 38 al giorno. Rispetto al 2010, quando non si erano superate le 10.000 richieste (9.673 per l’esattezza), l’aumento è del 42%. In drastica crescita anche i trasferimenti di richiedenti asilo in Italia effettivamente eseguiti nel corso dell’anno: dai 2.739 del 2010 ai 4.645 del 2011, + 69%, quasi 13 casi al giorno.

Dublino, cronache d’autunno/ 2: tutti i dati 2011

Secondo dati dell’Unità Dublino, nel 2011 le richieste di “assunzione di competenza” all’Italia per il regolamento “Dublino II” hanno ragg...

Come lavora l’“Unità Dublino” del ministero dell’Interno? Come giudica i rapporti d’indagine e le sentenze di vari tribunali di Paesi esteri che hanno sollevato pesanti interrogativi sull’accoglienza dei richiedenti asilo respinti in Italia? Le risposte (e le non-risposte) dall’“Unità Dublino” alla redazione di Vie di fuga. E le osservazioni al nostro Paese del Commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa.

Come lavora l’“Unità Dublino” del ministero dell’Interno?

Come lavora l’“Unità Dublino” del ministero dell’Interno? Come giudica i rapporti d’indagine e le sentenze di vari tribunali di Paesi este...

Vite da RIFUGIATI POLITICI: i DUBLINERS

Successivamente all' appello fatto tramite questo blog per l'abrogazione del regolamento di Dublino II , anche mediante una petiz...

Ieri e' stata presentata la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Gente di Dublino”, promossa dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR). La campagna, cofinanziata dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno è gestita dal CIR assieme con Europe Consulting e l’Associazione Italiana del Consiglio dei  Comuni e delle Regioni Europee (AICCRE), ha lo scopo di fornire un’informazione capillare sul Regolamento Dublino e sulla sua concreta applicazione.

I Minori Stranieri non Accompagnati Rifugiati e “Dublino II”

Ieri e' stata presentata la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Gente di Dublino” , promossa dal Consiglio Italiano per i R...
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