Gli sbarchi? Una cosa da ragazzi

E’ aumentata l’incidenza di minori non accompagnati fra i migranti sbarcati sulle nostre coste, come sembra crescere la presenza, fra loro, di bambini e ragazzi dai 15 anni in giù. Numeri e cronache di un’estate.
Cspa di Lampedusa: attività di operatori di Save the Children (foto: S. the Ch.).
Sempre più numerosi rispetto agli adulti, e sempre più giovani. Sono sempre più visibili, negli “sbarchi” sulle nostre coste, giovanissimi minori “non accompagnati”. E i dati lo confermano.
Fra 2011 e 2012, dopo la fine della guerra civile e internazionale di Libia, gli “sbarchi” totali di migranti sulle coste italiane si sono ridotti a circa un quinto, da circa 63.000 a 13.000. Ma nello stesso periodo i minori non accompagnati si sono solo dimezzati, da 4.200 a 2.000, cosicché nel 2012 hanno rappresentato il 15% di tutti i migranti sbarcati, contro il 7% del 2011.

Anche i primi dati parziali per questo 2013, con gli sbarchi dal 1° gennaio alla fine della primavera, danno un 14% circa di bambini e ragazzi non accompagnati rispetto al totale dei migranti sbarcati: 985 non accompagnati (la gran parte dei 1.140 minori sbarcati!) su 7.260 migranti.

Ragazzini a bordo

Inoltre, almeno in questo 2013, i regolari censimenti del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sui minori non accompagnati assistiti e/o segnalati nel nostro Paese sembrano evidenziare all’interno di questa categoria di under 18 (in larga maggioranza, da sempre, fra i 16 e i 17 anni d’età) un trend di crescita della fascia d’età 7-15 anni: a fine febbraio quest’ultima era poco sopra il 16% del totale, a fine maggio poco sopra il 17%, ma alla fine di luglio ha superato il 20%, sia pure di poco. In parallelo è calata l’incidenza della fascia d’età dei 16-17enni.
Rimane statisticamente “trascurabile”, invece, la classe d’età fino ai 6 anni, che pure segnala l’inquietante presenza nel nostro Paese di alcune decine di bambini molto piccoli sbarcati da soli.
Alla fine dello scorso luglio, i minori non accompagnati assistiti o “non reperibili” segnalati in Italia erano in tutto 7.402: erano quasi 7.600 a fine 2012, a fine febbraio erano scesi a 7.066, per poi tornare a crescere, verso la nuova “emergenza estiva” che (forse) ci stiamo lasciando alle spalle.

Quando chiedono asilo

Sotto l’aspetto del formale diritto d’asilo, il fenomeno è monitorato sistematicamente dall’Unhcr solo a partire dal 2006. Nel 2012, nel mondo, i minori richiedenti asilo “non accompagnati” sono stati 21.300 in 72 Paesi (il numero più alto registrato in sette anni) di cui due terzi nella sola Europa: 14.300. Nell’Unione europea (dati Eurostat) il totale 2012 è pari a 12.700, che hanno chiesto protezione soprattutto in Svezia (3.600) e Germania (2.100); in Italia il dato è sotto il migliaio di unità, 970 per la precisione. VIEDIFUGA

“Non accompagnati”: cronache di un’estate


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