Oggi minoristranierinonacompagnati.blogspot.com con questo articolo lascia la centralità del blog per addentrarsi nell'intricato tema dei problemi delle seconde generazioni legati a doppio filo con quello dei diritti del fanciullo.
“Era solo questione di tempo; sapevamo che sarebbe accaduto”, commenta Tony (uno degli adolescenti incappucciati di Tottenham). La polizia ha ucciso un uomo di colore in circostanze sospette e plotoni di giovani e giovanissimi disoccupati hanno meso a ferro e fuoco le strade prima di Londra poi Birmingham per spostarsi nelle più importanti città britanniche.
Innanzitutto bisogna dire la violenza ed il vandalismo vanno sempre condannati. Ma quanti hanno terrorizzato e saccheggiato Londra sono anche la spia di un malessere più grande. Infatti, se una protesta diventa guerriglia civile e sfocia nell'anarchia, mette a ferro e fuoco metà Londra e si propaga nel paese con questa velocità, non possono essere il frutto di “teppisti” o “gang” di periferia a manovrare la rivolta.
Alla base di tutto c'è un disagio sociale evidente che la crisi ha amplificato. La verità è che Londra è una città dove le differenze sociali sono massime. Londra, come buona parte dell'Inghilterra è fortemente competitiva e classista dove la differenza la fanno le sterline. Tutto si pesa sulle sterline.
I ragazzi scesi per strada (per inseguire il modello di vita, che probabilmente non potranno mai permettersi)non hanno una prospettiva e non avranno un lavoro. Sono i dimenticati, giovani che hanno perso soprattutto la speranza di poter aspirare ad una vita migliore. Sanno che per loro il futuro non riserva nulla, che la loro vita non potrà essere altro che un peggiore. Il punto sembra essere proprio questo. La rabbia, l'esasperazione di chi è stato escluso dalla cittadinanza democratica, ma soprattutto dalla speranza di accedervi.
Perchè la democrazia implica diffusa mediocrità di ricchezze, come già insegnava Rousseau, e non può reggere a lungo la dismisura tra l'opulenza sempre più sfacciata dei ricchi e l'orizzonte di neopovertà che inghiotte quelli che un tempo erano i “ceti medi” e avvelena la condizione giovanile.
La rabbia sacrosanta degli “incappucciati” è la manifestazione della crescente esclusione dei giovani Europei dal benessere, dalla rappresentanza e soprattutto dalla SPERANZA.
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