Tra gli stati membri dell’Unione
Europea urge una discussione seria sulla detenzione
amministrativa dei richiedenti asilo
e principalmente, data la loro vulnerabilità, sui bambini rifugiati.
In Europa ciascuno stato
adotta regole proprie per l’”Accoglienza” dei migranti, ove il metodo
comunemente usato è la c.d. detenzione amministrativa, che significa privazione
della libertà per i migranti e
soprattutto dei minori.
La Commissione Europea, per
ovviare a questa barbara pratica degli stati membri, propone una direttiva sull’Accoglienza
quale strumento giuridico che regoli l’ottenimento dello status di Rifugiato nell’intera Unione Europea.
Con questa direttiva si
vogliono definire le minime norme sull’accoglienza. La parte più controversa,
paradossalmente, è proprio sulla detenzione di bambini rifugiati.
Minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com
insieme ad altre associazioni, quali Amnesty International, Human Rights
Foundation ecc. stanno conducendo una battaglia per l’abolizione della detenzione dei minori migranti.
Perché NO ALLA DETENZIONE DEI RIFUGIATI E DI TUTTI I MIGRANTI?
Innanzitutto perché LA LIBERTà, questa
meravigliosa parola, è uno dei diritti
umani fondamentali. Poi, perché l’arresto
amministrativo, o meglio deportazione
amministrativa, è indesiderabile, soprattutto per i gruppi più vulnerabili,
quali le donne sole, i bambini, i minori non accompagnati, le persone con speciali esigenze mediche o
psicologiche.
Inoltre, come spesso accade, i richiedenti asilo sono persone con
precedenti esperienze traumatiche, ove la deportazione
amministrativa è una doppia esperienza negativa, che ha effetti devastanti soprattutto
per i bambini.
La situazione della detenzione amministrativa di minori e adulti, come più volte denunciato su questo blog (artt.
sulla detenzione amministrativa: http://minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it/2012/05/la-sindrome-del-richiedente-asilo-una.html
; http://minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it/2012/05/detenzione-dei-minori-stranieri-non.html
; http://minoristranierinonaccompagnati.blogspot.it/2012/04/maltrattamenti-e-detenzione-dura-per-i.html
) è una doppia sofferenza, nonchè ingiustificata e ingiusta.
Le ricerche sul campo dimostrano
inequivocabilmente che la detenzione
provoca gravissimi e irreparabili danni sul sano sviluppo psico – fisico.
Sulla questione è intervenuta anche la Corte Europea di Strasburgo che ha
sottolineato la vulnerabilità dei bambini
migranti oltreché la violazione dell’articolo 5 della Convenzione Europea
dei diritti dell’Uomo (diritto alla libertà e alla sicurezza personale) e dell'articolo 3 (contro la tortura e il
trattamento non umano).
La Corte
Europea sottolinea che nessuna argomentazione è tale da sostenere la deportazione amministrativa dei bambini.
Quindi, afferma senza ombra di dubbio che
in nessun caso, i minori debbano
essere reclusi, anzi lancia un monito agli stati, cioè la tutela dei bambini prima di ogni cosa. Perciò gli
stati membri dell’Unione Europea dovrebbero investire maggiormente nella creazione di
istituzioni adeguate per una vera accoglienza di questi minori, che dia loro “un senso di famiglia”, una istruzione, una
sistemazione adeguata, ecc. tenendo sempre ben presente il superiore interesse del fanciullo.
LEONARDO CAVALIERE