ASGI : la nuova Amministrazione Comunale interrompa immediatamente la procedura di seconda identificazione dei minori bengalesi accolti nelle case famiglie del Comune di Roma. I due minori erano stati sottoposti a ben tre visite mediche, di cui due avevano decretato la loro minore età.
Ciò nonostante, i due minori erano stati (per la seconda volta) trattenuti nel CIE sulla base del discutibilissimo decreto del Giudice tutelare di Roma che aveva sancito l’infondato principio secondo cui, in caso di accertamenti medici divergenti, debba prevalere quello condotto dall’Ospedale Militare del Celio di Roma (l’unico che nel caso specifico attribuiva ai minori la maggiore età).
L’associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione era intervenuta inviando una lettera al Tribunale per i minorenni e chiedendo piu’ volte che venisse fermata la procedura di accertamento, ricordando che che ai minori stranieri non accompagnati si applicano le norme previste dalla legge italiana in materia di assistenza e protezione dei minori che impone alle Istituzioni pubbliche di fornire adeguata ed effettiva tutela .
L’associazione esprime soddisfazione per la decisione del Giudice di Pace di Roma e ora auspica che la nuova Amministrazione Comunale interrompa immediatamente la procedura di seconda identificazione dei minori bengalesi accolti nelle case famiglie del Comune di Roma.
Per approfondire
Intervista su Radio Fujiko all’avv. Salvatore Fachile dell’ASGI
Fonte: asgi.wordpress.com