Inauguriamo questo spazio d'arte migrante con Mohamed Keita, nato in Costa d’Avorio e nel 2007 all'età di 14 anni è fuggito dal proprio paese per salvarsi dalla guerra. Prima è andato in Mali, poi in Algeria e ancora in Libia. In quest'ultimo paese è stato arrestato e poi è scappato verso Malta, da lì in Sicilia ed infine Roma. Grazie alla frequentazione del centro diurno per minori Civico Zero di Roma, ha intrapreso la carriera artistica come fotografo. Vive e lavora a Roma. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive: Dentro Roma, Fotografia - Festival Internazionale di Roma, 2015; Da Roma a Baini e ritorno, Cinecittàdue arte contemporanea, Roma, 2015; This is your land, Festival PhC Capalbio Fotografia, Capalbio, 2015; J’habite Termini, Fotografia - Festival Internazionale di Roma, 2014; La mostra che non c’è, Complesso Del Vittoriano, Roma, 2014; Piedi, Scarpe, Bagagli, Camera dei Deputati, Roma, 2012. Coups d'oeil presso il Centro diurno Civico Zero, 2016. Mohamed è anche il protagonista del libro "il Bagaglio" di Luca Attanasio in cui viene descritta la sua storia.
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