Accoglienza di minori stranieri non accompagnati: ci sarà l’”effetto” Renzi?


Lo si sapeva: con l’arrivo della primavera, sarebbero iniziati di nuovo gli sbarchi di profughi sulle coste italiane. E così è stato: solo nella mattinata di oggi, martedì 18 marzo, sono stati soccorsi 596 persone a sud di Lampedusa, tra cui 103 donne e 62 minori. Non che l’inverno abbia rappresentato, poi, quel gran deterrente: dall’inizio dell’anno, i migranti approdati sulle nostre coste sono stati oltre 6mila, per la gran parte siriani.

Con questi nuovi arrivi, si riaffaccia dunque all’opinione pubblica il consueto tema: cosa sta facendo, di concreto, il governo italiano per garantire un’accoglienza giusta a quelle centinaia di bambini e ragazzi che si ritrovano da soli e privi di ogni riferimento, una volta messo piede in Italia? Quale piano sta studiando, l’esecutivo, per rispondere all’emergenza?

Amici dei Bambini, intanto, continua a fare la propria parte, rispondendo al sostanziale silenzio delle istituzionicon le iniziative realizzate nel contesto del progetto Bambini in Alto Mare. È diventato infatti pienamente operativo, proprio in questi giorni, il nuovo punto informativo di Agrigento, che mira a rafforzare la rete di accoglienza siciliana messa in piedi fino a oggi dall’Associazione. Si tratta, dopo quello di Lampedusa, del secondo centro polifunzionale dedicato alle famiglie del territorio, e a sostegno delle attività e delle iniziative progettuali di Ai.Bi..

Il Punto, che sarà gestito dalla dottoressa pedagogista Federica Casula, sarà aperto dal lunedì al giovedì, dalle ore 15 alle ore 19.00, in Via Diodoro Siculo, 2. Presso lo sportello sarà possibile ricevere tutte le informazioni riguardanti l’affido familiare, l’adozione internazionale, il sostegno senza distanza e tutte le attività di Ai.Bi.. A esso si potranno rivolgere, inoltre, tutte le famiglie interessate ad accogliere un minore straniero non accompagnato: a oggi, sono ben 1200 quelle che hanno già dato la propria disponibilità ad aprire le porte della propria casa.

Eppure, sono solo 7 i minori dati finora in affido a coppie siciliane, accolti fra mura confortevoli, quasi come figli. E questo, non certo per merito del governo, ma in virtù dall’accordo firmato qualche mese fa tra Ai.Bi. e il Comune di Messina. In altre parole, se non fosse stato per il meritorio impegno della giunta guidata dal Sindaco Renato Accorinti, che ha visitato Lampedusa proprio lo scorso giovedì, 13 marzo, oggi questi sette ragazzi sarebbero probabilmente accampati in qualche centro sovraffollato, in condizioni estremamente disagiate, abbandonati a se stessi.

Ed è sempre in base a questo accordo, peraltro, che alcuni dei 62 minori appena sbarcati potrebbe trovare presto accoglienza presso Casa Mosè, la struttura di pronta accoglienza aperta da Ai.Bi. a Messina, e che fino a oggi ha già ospitato una ventina di bambini e ragazzi di varie nazionalità.

A fronte di un presumibile aumento degli sbarchi già a partire dalle prossime settimane, il fatto che Angelino Alfano sia rimasto alla guida del Ministero degli Interni non lascia ben sperare nel senso di un cambio di direzione sostanziale da parte dell’esecutivo. Non resta che appellarsi e sperare, ancora una volta, nel piglio decisionale del neo premier: presidente Renzi, quand’è che farà istituire una cabina di regia per affrontare seriamente questa vera e propria emergenza umanitaria? tratto da aibi
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