Dopo le migliaia di migranti giunti in questi giorni, rischiano di peggiorare le condizioni di moltissimi Dopo le migliaia di migranti giunti in questi giorni, rischiano di peggiorare le condizioni di moltissimi minori stranieri non accompagnati ancora in attesa di collocamento in comunità protette. Sono scappati da Eritrea, Somalia, Etiopia, Gambia, Mali e Costa D’Avorio per sfuggire a guerre, persecuzioni, miseria. Il loro viaggio verso l’Europa è stato segnato da naufragi e morte. Ora che sono sbarcati, si trovano difronte anche la difficoltà di essere inseriti in adeguati percorsi di accoglienza. Save the Children per bocca del Suo Presidente Neri ha detto che il futuro in Italia e in Europa per i minori stranieri non accompagnati è a «rischio».
«La presenza costante negli sbarchi di minori soli non accompagnati pone un ulteriore e prioritario problema rispetto all’accoglienza, visto che le 10 nuove e, nelle intenzioni, migliori strutture di prima accoglienza, individuate dal Ministero dell’Interno a fine marzo non vengono ancora utilizzate in modo sistematico in assenza di procedure chiare e condivise, e i minori che stanno arrivando si aggiungono a quelli ancora in attesa da settimane o mesi in strutture inadeguate e spesso improvvisate» ha detto Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. Nel fine settimana 99 minori non accompagnati. Ma il numero è destinato ad aumentare, visto che sono previsti ulteriori sbarchi, con la presenza di centinaia di donne e minori.
«Secondo le prime testimonianze raccolte tra i minori arrivati, che necessitano di una adeguata assistenza anche psicologica, – ha aggiunto Milano – la situazione in Libia è di violenza estrema, per le strade ci sono persone armate e tra loro anche ragazzini; i migranti provenienti dai Paesi sub-sahariani e dell’Africa Occidentale in transito nel Paese corrono rischi altissimi: l’unica possibilità che hanno è affidarsi ai trafficanti che organizzano il viaggio in mare e sperare di riuscire a partire il prima possibile». Sono proprio i più piccoli a pagare il prezzo più alto. Il rischio per questi minori è ancora più alto se l’ incertezza di “pronto collocamento” previsto dalla legge ha gravi ripercussioni sulla psiche di questi ragazzi che, ai traumi vissuti nel viaggio per raggiungere l’Italia aggiungono frustrazione e senso di solitudine. Poi ci chiediamo perchè oltre il 26% di questi minori scompari, perchè di questi minori non si ha più traccia. L’approccio all’accoglienza non solo italiano, ma Europeo è preoccupante, come più volte denunciato su questo blog. Questo approccio emergenziale comporta un elevato numero di minori che faranno perdere le proprie tracce, con un elevato rischio di finire vittime di sfruttamento.
Esattamente un anno fa scrivevo su questo blog “Diciamo No alla Gestione emergenziale dell'accoglienza dei minori migranti soli e chiediamo che la protezione diventi una questione europea. Sono troppi i rischi dei minori di cadere nella trappola dello sfruttamento se non si ricevono le giuste cure e l'adeguato supporto all'arrivo. A seguito delle parole dell'informativa del Ministro dell'Interno Alfano, che ha sottolineato la natura strutturale e non emergenziale del fenomeno migratorio verso l'Italia e l'Europa, MSNA - Minori stranieri non accompagnati chiede che le parole del Ministro non restino tali, ma si traducano in una concreta azione, partendo dalla protezione proprio dei minori migranti, indubbiamente più vulnerabili.”
Oggi 15 aprile 2015 cosa è cambiato? Purtroppo nulla. Quando vedremo piangere nuovamente i Coccodrilli? Quando dobbiamo attendere per i Corridoi Umanitari?
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