Da minori ospitati nei centri a clandestini nei CIE. Due di loro, nonostante la minore età certificata più volte, sono finiti a Ponte Galeria. Mentre il Comune di Roma aumenta le visite per "stanare" i falsi minorenni. Tutte da fare in un ospedale militare
“Non posso dormire, non posso mangiare, sono spaventato, ho paura”. Samir ha 17 anni e mezzo, viene da Dacca. Attorno a lui tanti coetanei dello stesso Paese. E’ arrivato qui in Italia in cerca di fortuna e ora si trova davanti a Montecitorio, cartello alla mano, a chiedere più garanzie per il suo futuro perché nel centro ai minori stranieri non accompagnati dove vive non riesce più a prendere sonno. Due suoi amici si trovano ora al CIE di Ponte Galeria, nonostante la loro minore età certificata da altre visite mediche. Ci sono finiti tramite disposizione di giudice cautelare. Samir ha paura di finire come loro, di non studiare più l’italiano, di non poter più aiutare la famiglia in Bangladesh.
Roma Capitale perseguita i minori stranieri non accompagnati
Da minori ospitati nei centri a clandestini nei CIE. Due di loro, nonostante la minore età certificata più volte, sono finiti a Ponte Ga...