Once through the port of entry, the separated child moves into a new life. It is a challenge to the receiving country to treat these children with the specialised care they need, and fully respect their rights as a child, while at the same time establish exactly where they came from, how old they are, and what to do with them. Even official procedures designed to be humane can do little to alleviate the shock of arrival. The child is thrown precipitately into a foreign culture and language, often with extreme weather and environment change and, simultaneously, must take on adult-like responsibility for its own basic and complex needs. Some teenagers also arrive with very young siblings or relatives to look after.

Separated Somali children

Once through the port of entry, the separated child moves into a new life. It is a challenge to the receiving country to treat these childre...
La ricerca condotta dalla Caritas di Roma nell’ambito del progetto “Running Together”
Sono 65 le strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati presenti nel Lazio e censite dalla ricerca condotta nell’ambio del progetto “RUNNING TOGETHER, giovani del mondo cittadini d’Europa”.
Si tratta case famiglia, gruppi appartamento, strutture di semiautonomia e di pronta accoglienza.
Il progetto “Running Together” è stato avviato il 12 settembre 2012, cofinanziato dalla Comunità Europea, ed è realizzato congiuntamente dal Settore intercultura e dall’Area minori della Caritas di Roma, in collaborazione con diversi istituti scolastici del territorio romano.

Le strutture per minori stranieri non accompagnati nel Lazio

La ricerca condotta dalla Caritas di Roma nell’ambito del progetto “Running Together” Sono  65 le strutture di accoglienza per minori str...
Sono quelli dei minori stranieri: tutelati sulla carta, ignorati nel concreto.
«Non è consentita l’espulsione nei confronti degli stranieri minori di anni diciotto, salvo il diritto a seguire il genitore o l’affidatario espulsi». Recita così l’articolo 19 del Testo Unico sull’Immigrazione, che stabilisce il principio dell’inespellibilità del minore. Una formula lapidaria, che lascia poco spazio ad interpretazioni: e che però, a scanso di equivoci, è stata resa ancor più netta nel Regolamento di Attuazione dello stesso Testo Unico, che stabilisce il diritto al permesso di soggiorno per tutti i migranti inespellibili.
A volerla leggere bene, questa sequenza normativa ha un significato preciso: il minore straniero non è mai “clandestino”. Ha diritto ad una tutela specifica, che si concretizza – tra l’altro – nel rilascio di un documento da parte della questura.

Diritti minori

Sono quelli dei minori stranieri: tutelati sulla carta, ignorati nel concreto. «Non è consentita l’espulsione nei confronti degli stranieri...
«No se cerrará ningún centro de menores. Eso debe quedar claro». La comparecencia de la consejera de Bienestar Social y Vivienda ante la Comisión de Bienestar de la Junta General del Principado sirvió para despejar las dudas del personal de su departamento al respecto de los recortes en plantilla y servicio. Esther Díaz reconoció que, tal y como adelantó EL COMERCIO, el mayor centro de acogida infantil de Gijón, Villa Paz, cuenta desde hace un mes con un educador menos «que ha sido trasladado al equipo de tramitación de salario social». Sin embargo, a preguntas de la diputada de IU, Noemí Martín, el director general de Políticas Sociales, Jacinto Braña, confirmó que «se sustituirá al educador que falta».

Los menores extranjeros sin familia tendrán su propio centro fuera del Materno

«No se cerrará ningún centro de menores. Eso debe quedar claro». La comparecencia de la consejera de Bienestar Social y Vivienda ante la Co...

I DIRITTI UMANI NON CONOSCONO CONFINI




Il segretario generale Salil Shetty e altri delegati di Amnesty International visitano, assieme ad alcuni membri della comunità di Bodo, un sito d’estrazione petrolifera situato alla periferia della città di Bodo, nel distretto amministrativo di Gokana, nello stato di Rivers della regione del Delta del Niger, novembre 2012. © Amnesty International

L’ingiustizia che si verifica in un luogo minaccia la giustizia ovunque. Siamo tutti presi in una rete di reciprocità alla quale non si può sfuggire, legati a un unico destino. Qualsiasi cosa colpisca direttamente uno, colpisce indirettamente tutti.

Martin Luther King Jr, Lettera dal carcere di Birmingham, Usa, 16 aprile 1963

Il 9 ottobre 2012, in Pakistan, talebani armati hanno sparato un colpo alla testa della quindicenne Malala Yousafzai. La sua colpa era di aver invocato il diritto all’istruzione per le ragazze. Il suo mezzo di comunicazione, un blog. Come Mohamed Bouazizi, il cui atto estremo nel 2010 aveva innescato un effetto a cascata di proteste nell’intera regione del Medio Oriente e Africa del Nord, la determinazione di Malala è andata ben oltre i confini del Pakistan. Il coraggio e la sofferenza delle persone, insieme alla potenza senza confini dei social network, hanno cambiato la nostra visione della lotta per l’affermazione dei diritti umani, dell’uguaglianza e della giustizia e hanno determinato un sensibile cambiamento del dibattito che circonda il concetto di sovranità e diritti umani.

I DIRITTI UMANI NON CONOSCONO CONFINI

I DIRITTI UMANI NON CONOSCONO CONFINI Il segretario generale Salil Shetty e altri delegati di Amnesty International visitano, assieme ad alc...
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