I DIRITTI UMANI NON CONOSCONO CONFINI
Il segretario generale Salil Shetty e altri delegati di Amnesty International visitano, assieme ad alcuni membri della comunità di Bodo, un sito d’estrazione petrolifera situato alla periferia della città di Bodo, nel distretto amministrativo di Gokana, nello stato di Rivers della regione del Delta del Niger, novembre 2012. © Amnesty International
L’ingiustizia che si verifica in un luogo minaccia la giustizia ovunque. Siamo tutti presi in una rete di reciprocità alla quale non si può sfuggire, legati a un unico destino. Qualsiasi cosa colpisca direttamente uno, colpisce indirettamente tutti.
Martin Luther King Jr, Lettera dal carcere di Birmingham, Usa, 16 aprile 1963
Il 9 ottobre 2012, in Pakistan, talebani armati hanno sparato un colpo alla testa della quindicenne Malala Yousafzai. La sua colpa era di aver invocato il diritto all’istruzione per le ragazze. Il suo mezzo di comunicazione, un blog. Come Mohamed Bouazizi, il cui atto estremo nel 2010 aveva innescato un effetto a cascata di proteste nell’intera regione del Medio Oriente e Africa del Nord, la determinazione di Malala è andata ben oltre i confini del Pakistan. Il coraggio e la sofferenza delle persone, insieme alla potenza senza confini dei social network, hanno cambiato la nostra visione della lotta per l’affermazione dei diritti umani, dell’uguaglianza e della giustizia e hanno determinato un sensibile cambiamento del dibattito che circonda il concetto di sovranità e diritti umani.
I DIRITTI UMANI NON CONOSCONO CONFINI Il segretario generale Salil Shetty e altri delegati di Amnesty International visitano, assieme ad alc...