Nuovo grave atto intimidatorio ai danni della Comunità Progetto Sud guidata da don Giacomo Panizza a Lamezia Terme.
Infatti,n un colpo di pistola è stato esploso, nella notte tra sabato e domenica, contro la finestra del centro “Dopo di noi” che si occupa di assistenza ai disabili.
Il proiettile ha frantumato una finestra finendo all’interno dell’abitazione dove sono ospitati i locali del centro “Dopo di Noi”. Da una prima ricostruzione si è appreso che il colpo è partito da qualche edificio di vicino.
L’episodio va ad aggiungersi all’altrettanto gravissimo episodio della notte dello scorso Natale, ove è stata fatta scoppiare una bomba davanti all’ingresso del centro per minori stranieri non accompagnati che ha sede al primo piano della stessa struttura.
Lo stabile chiamato “Pensieri e parole” è la grande casa a tre piani dove domani, mercoledì 29 febbraio, sosterà la marcia pacifica de “Il giorno che non c’è la ‘ndrangheta”, la manifestazione contro la criminalità organizzata voluta dalla Progetto Sud insieme a tanti altri sodalizi.
Manifestazione che stà avendo una tormentata vigilia; infatti, la scuola da cui partirà la manifestazione è stata devastata da un terribile raid vandalico.
Don Giacomo commenta: “Dopo tutti questi episodi di violenza, alla manifestazione di dopodomani – del 29.02.2012 (ndr)– ci stiamo preparando più che convinti che la città si debba rimettere in marcia, sulla strada giusta. Lamezia è da cambiare. Il 29 febbraio, alla luce di quanto avvenuto, abbiamo dei motivi in più per manifestare”. Dopo l’atto intimidatorio di ieri notte, sono arrivati tanti attestati di vicinanza alla comunità. “La solidarietà fa bene – sottolinea ancora don Panizza – e dimostra che la gente è stufa di tutta questa violenza, di questo clima di paura”.
LEONARDO CAVALIERE
