Programma Nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati


Il Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato dall’ANCI, è stato avviato nel febbraio 2008. 

Il Programma ha consentito di attivare la sperimentazione di un sistema nazionale, decentrato ed in rete, di presa in carico ed integrazione dei minori stranieri non accompagnati per le attività di pronta accoglienza, con l’obiettivo di accrescere la tutela dei minori stessi attraverso un sostegno ai Comuni nella messa a punto di servizi specifici in una logica di standardizzazione degli interventi. 

Inquadrando il fenomeno in una prospettiva nazionale e nell’ottica di una positiva collaborazione e condivisione di responsabilità ed oneri tra amministrazione centrale ed autonomie locali, si è costituita una rete di 26 Comuni titolari dei progetti territoriali che, considerando i partenariati locali, hanno coinvolto complessivamente 42 Comuni, per un totale di 376 posti di pronta accoglienza distribuiti su 13 Regioni e 27 Province. 

Contestualmente è stato realizzato uno specifico monitoraggio del territorio siciliano finalizzato al rafforzamento delle capacità operative delle aree di ingresso. 

Da marzo 2010 il Programma ha visto l’avvio di una II Fase finalizzata sia al consolidamento della rete già costituita, sia al suo ampliamento attraverso l’ingresso di nuovi Comuni capoluoghi di provincia, arrivando a comprendere complessivamente 32 Comuni titolari di progetto, incluse le grandi città metropolitane dove la presenza dei msna è particolarmente rilevante. Tra queste: Milano, Torino, Genova, Venezia, Roma, Napoli e Bari. 

I progetti territoriali della rete articolano le loro attività secondo le Linee Guida operative proposte dal Programma che si sviluppano secondo i seguenti punti cardine:

  • collocamento in luogo sicuro e accoglienza; 
  • assistenza socio-psicologica, sanitaria e orientamento legale;
  • supporto di mediatori linguistico-culturali;
  • supporto alle procedure di identificazione del minore; 
  • segnalazione al Comitato per i minori stranieri;
  • segnalazione alla Procura e avvio della procedura ai fini dell’apertura della tutela;
  • avvio della procedura per il rilascio del permesso di soggiorno;
  • avvio della procedura per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale;
  • insegnamento di base della lingua italiana;
  • avvio delle procedure per l’inserimento scolastico e/o professionale 
  • attivazione di servizi a sostegno dell’integrazione;
  • conclusione dell’accoglienza attraverso la definizione di un progetto socio-educativo individualizzato;
  • sperimentazione e promozione dell’affidamento familiare.
Nell’ottica del rafforzamento e della maggiore specializzazione degli interventi a favore dei minori, la II Fase del Programma pone particolare attenzione alle azioni propedeutiche ed ai servizi finalizzati ai percorsi di integrazione sociale e all’affidamento familiare quale strumento qualificante dei percorsi di accoglienza ed integrazione. 

Allo stesso tempo, le attività di monitoraggio dei servizi e delle presenze dei msna in corso nel territorio siciliano sono state estese ai territori delle coste adriatiche con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento delle capacità operative nelle aree di arrivo.


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