Lampedusa, mai così tanti bambini piccoli, in maggioranza siriani

Affluenza record di bambini migranti in questi giorni all’interno del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Contrada Imbriacola a Lampedusa: oggi sono130 tra bambini e adolescenti, la maggior parte sono giunti con i genitori in fuga dalla Siria. “Tanti hanno ancora lo zainetto addosso, come se fossero appena usciti da scuola, e negli occhi - accanto al sollievo per essere arrivati - la guerra”, racconta Lilian Pizzi, psicologa e coordinatrice del progetto Faro di Terre des Hommes. “Stanno ormai arrivando famiglie di ogni ceto sociale, molti non avevano mai convissuto con miseria e disperazione fino a pochi mesi fa”, spiegaFederica Giannotta, Responsabile Advocacy di Terre des Hommes. “Dalle loro testimonianze emergono le più incredibili atrocità di cui non solo gli adulti, ma anche i bambini, sono stati vittime o involontari testimoni. La cosa più straziante per queste persone è l’aver dovuto lasciare dei figli in patria. Terre des Hommes chiede che venga riconosciuta immediata protezione sussidiaria alle famiglie siriane affinché sia reso possibile subito il ricongiungimento famigliare coi loro figli e familiari oggi ancora in Siria”.

“Alcuni bambini presentano comportamenti regressivi rispetto all’età, come l’enuresi, insorti in seguito a esperienze in cui, come ci dicono i loro genitori ‘hanno visto la morte in faccia’. Con il nostro servizio di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri supportiamo i genitori nella gestione di queste reazioni che svolgono una funzione difensiva dell’organismo di fronte a stress a cui nessun bambino dovrebbe essere esposto”, continua Lilian Pizzi. “Ai bambini offriamo uno spazio di gioco, dove emerge con forza, attraverso i disegni e le narrazioni, la loro visione della guerra. Purtroppo, nelle condizioni di sovraffollamento ed emergenza che si registrano in questi giorni è quasi impossibile poter seguire ogni richiesta d’aiuto”.
Terre des Hommes è presente a Lampedusa dal 13 giugno 2013 con il progetto Faro III di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle famiglie con bambini, finanziato dalla Fondazione Prosolidar. Il nuovo intervento, che segna la terza fase del progetto Faro iniziato due anni fa durante l’Emergenza Nord Africa, rientra nella Campagna ‘Destination Unknown’ della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 21 milioni (fonte UNHCR).
Nel 2011 Terre des Hommes aveva avviato un progetto di assistenza giuridica e legale ai minori migranti in Lampedusa (Faro I), che è proseguito nel 2012 con un ciclo di incontri di formazione legale e sociale degli operatori di comunità (Faro II) in sette città italiane. Faro III è finanziato privatamente da Fondazione Prosolidar (http://www.prosolidar.eu/), realtà che da tempo segue e sostiene l’azione di Terre des Hommes in questo delicato ambito. L’intervento, autorizzato dal Ministero dell’Interno, durerà sino a dicembre 2013.
Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 72 paesi con oltre 1.200 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano. Per informazioni: www.terredeshommes.it.
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