Minori stranieri non accompagnati, la situazione dell'accoglienza è drammatica.

La situazione dei minori stranieri non accompagnati è drammatica. In queste ore si aggrava sempre di più. “Ammassati in strutture non idonee e in condizioni igieniche pessime”, questa la modalità di accoglienza per i minori stranieri sbarcati sulle coste sicule.  Centinaia sono i minori soli “ospitati” in strutture inidonee, soprattutto nel siracusano. Infatti, molti aspettano da mesi di essere trasferiti, mentre una quota consistente scappa mettendosi di nuovo in pericolo di vita e come purtroppo molto spesso denunciamo, finiscono in reti criminali.


Save The Children, presente con il progetto Presidium, dichiare che “la presenza dei minori negli sbarchi è ormai una costante, sono il 20 per cento del totale degli arrivi. La stragrande maggioranza, circa i due terzi, è composta da minori non accompagnati. Nei tre sbarchi degli ultimi giorni sono arrivati soprattutto ragazzi di nazionalità eritrea. In particolare nello sbarco del 22 aprile a Pozzallo su 191 persone 10 erano minori non accompagnati, nello stesso giorno ad Augusta ne sono arrivati 61 su una nave con 322 eritrei. Mentre nell’ultimo sbarco di ieri, sempre ad Augusta i minori non accompagnati erano 33 su 169 persone”.

L’ONG dichiara che oltre 2.370 minori stranieri non accompagnati sono giunti via mare in Sicilia dal primo gennaio ad oggi. La maggior parte, di ragazzi eritrei, somali, egiziani e siriani che fuggono da paesi colpiti da guerre, instabilità e povertà.

Ad ogni sbarco si ripropone l’annoso problema dell’accoglienza e della gestione delle strutture che andrebbero utilizzate per il minor tempo possibile e invece finiscono per diventare permanenti e puntualmente invivibili.
L’emergenza di cui i giornali e i politici parlano non è data dal numero delle persone che arrivano, ma dalla mancanza di un sistema di accoglienza, infatti, presentandosi tutti gli anni lo stesso identico problema non può essere emergenziale ma strutturale.

Sempre secondo Save The Children: “questa permanenza con standard non accettabili mette nell’impossibilità di creare un rapporto di fiducia con questi ragazzi. In particolare con quanti avrebbero la possibilità di richiedere e ottenere la possibilità di una riunificazione familiare con parenti presenti in Italia o in altri paesi europei. Le procedure richiedono un tempo troppo lungo, i minori non credono che si arrivi a compimento in tempi brevi, così preferiscono continuare il viaggio affidandosi di nuovo ai trafficanti e si espongono a rischi molti alti di sfruttamento sessuale e di sicurezza fisica”.

Il problema principale è la carenza di strutture sul territorio italiano in grado di accogliere minori stranieri nonché le difficoltà degli enti locali di supportare nuovi arrivi.
Last but not least problema fondamentale è la necessità di creare una struttura organizzata di accoglienza.


Evidente, quindi, che ancora una volta l’intero sistema non sta funzionando, ad ogni nuovo arrivo scatta l’emergenza, superata la fase critica non resta che aspettare quella successiva e così via. Si spera che la proposta di legge per la tutela e la protezione dei minori soli non accompagnati presentata dall’Organizzazione non governativa Save The Children, che è stata presentata ad ottobre venga a breve calende rizzata e votata positivamente.

LEONARDO CAVALIERE

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