A seguito della morte di diverse persone e del possibile nuovo arrivo anche di 15.000 rifugiati nello stato di Upper Nile, nel corso del fine settimana l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e le agenzie umanitarie partner hanno trasferito 8.000 rifugiati sudanesi da un sito di transito nel nord-est del Sud Sudan.
La scorsa settimana MSF ha riferito del decesso di 7 persone tra i recenti arrivi nel sito di transito di Hofra, a circa 25 chilometri dalla frontiera con il Sudan. Si ritiene che i decessi siano legati alle condizioni di debolezza (dei rifugiati giunti al confine dopo che avevano camminato per settimane dallo stato di Blue Nile, con poco cibo e acqua a disposizione. Tali fattori di rischio sono ulteriormente amplificati dalla sempre minore disponibilità d'acqua a Hofra, sito conosciuto anche come Rum.
Le operazioni di trasferimento d'emergenza del fine settimana sono cominciate dopo la distribuzione di cibo e di altri beni di prima necessità a tutti i 32.000 rifugiati di Hofra. L'UNHCR ha trasportato i rifugiati in un altro sito di transito Kilo 18 dove si stima sia disponibile acqua per 2 settimane. MSF ha spostato nel sito la sua struttura di trattamento dell'acqua e il centro medico da campo, mantenendo una presenza di 24 ore al giorno. L'UNHCR ha trasportato in aereo biscotti ad alto contenuto energetico e sapone da Malakal mentre ACTED sta costruendo ripari d'emergenza per le persone più vulnerabili.
Da Kilo 18 i rifugiati saranno trasferiti permanentemente a Yusuf Batil - l'ultimo campo allestito dall'UNHCR nell'Upper Nile - dove due pozzi scavati di recente hanno portato alla luce una promettente quantità d'acqua. Il primo pozzo produce 7,5 metri cubi d'acqua all'ora e si prevede che anche il secondo possa produrre la stessa quantità. Il volume d'acqua complessivo potrebbe sostenere una popolazione di 20.000 persone. Comunque sono necessari ulteriori controlli per garantire che il volume del flusso proveniente da queste fonti sia sostenibile.
L'altro campo nell'area quello di Doro ha raggiunto la sua massima capienza, mentre il campo di Jammam soffre dell'inadeguata disponibilità d'acqua con l'aumento della quantità di rifugiati presenti.
L'UNHCR sta collaborando con le autorità sud sudanesi e con le comunità locali per identificare nuovi siti per rifugiati fuori della contea di Maban, dove attualmente si trovano i rifugiati. L'Agenzia sta cercando un sito adatto nella contea di Melut, dove l'acqua potrebbe essere estratta dal fiume Nilo e dove si auspica di poter trasferire rifugiati dal campo di Jammam per alleviare la pressione sulle limitate risorse idriche.
Il Sud Sudan attualmente accoglie oltre 150.000 rifugiati provenienti dal Sudan. Oltre 105.000 di questi si trovano nello stato di Upper Nile, mentre altri 51.000 si trovano in insediamenti situati più a ovest nello stato di Unity.
In base a informazioni non confermate, riferite soprattutto dagli stessi rifugiati, fino a 15.000 nuovi arrivati potrebbero riversarsi nell'Upper Nile in breve tempo.