Dopo gli ultimi tre sbarchi a Lampedusa il Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Contrada Imbriacola tocca nuovamente la punta di oltre 1.000 migranti, su una capienza massima di 250. Al suo interno ci sono anche un centinaio di minori, molti dei quali arrivati già da oltre 2 settimane, nonostante il limite fissato dalla legge sia di 48 ore prima del loro loro trasferimento in strutture d’accoglienza adeguate nel territorio italiano. “Le condizioni di promiscuità, sovraffollamento e carenza d’igiene sono molto lontane da quella protezione che il sistema legislativo italiano prevede per questi ragazzi e ragazze”, afferma Federica Giannotta, Responsabile Advocacy di Terre des Hommes, che ha attivato a giugno un progetto di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle famiglie con bambini. “E’ quindi assolutamente necessario che siano velocizzate le procedure di trasferimento e l’apertura di tutela”.
“Questa permanenza protratta ha ricadute importanti sui ragazzi” spiega Lilian Pizzi, psicologa e coordinatrice del progetto. “Per loro risulta paradossale sapere di essere maggiormente tutelati rispetto agli adulti, ma nello stesso tempo essere trattenuti così a lungo nel CPSA. Proprio a causa della particolarità con cui hanno vissuto l’adolescenza, sarebbe opportuno ridurre al minimo la permanenza a Lampedusa, garantendo presto un ambiente stabile che dia la possibilità di elaborare con serenità il portato emotivo e morale di quanto hanno visto e vissuto. Questi ragazzi hanno operato una rottura molto dolorosa con i loro contesti di provenienza, rischiando la vita pur di poter scegliere del proprio futuro. Hanno un carico di speranze ma anche di doveri verso la propria famiglia, per questo la permanenza prolungata nel centro diventa fonte di angoscia perché alimenta in loro l’idea di fallimento”.
Alla luce di quanto registrato sino ad oggi nel corso del progetto, Terre des Hommes chiede:
· Che nessun MSNA sia più privato della libertà personale illegittimamente
· Che siano attivate prontamente tutte le tutele previste dalla normativa in favore dei MSNA
· Che i trasferimenti dei minori siano velocizzati onde arginare le conseguenze che la condizione di limbo in cui sono costretti nel CSPA produce su di loro.
Terre des Hommes è presente a Lampedusa dal 13 giugno 2013 con il progetto Faro III di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle famiglie con bambini, finanziato dalla Fondazione Prosolidar. Il nuovo intervento, che segna la terza fase del progetto Faro iniziato due anni fa durante l’Emergenza Nord Africa, rientra nella Campagna ‘Destination Unknown’ della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 21 milioni (fonte UNHCR).
Nel 2011 Terre des Hommes aveva avviato un progetto di assistenza giuridica e legale ai minori migranti in Lampedusa (Faro I), che è proseguito nel 2012 con un ciclo di incontri di formazione legale e sociale degli operatori di comunità (Faro II) in sette città italiane. Faro III è finanziato privatamente da Fondazione Prosolidar (http://www.prosolidar.eu/), realtà che da tempo segue e sostiene l’azione di Terre des Hommes in questo delicato ambito. L’intervento, autorizzato dal Ministero dell’Interno, durerà sino a dicembre 2013.
Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 72 paesi con oltre 1.200 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano. Per informazioni: www.terredeshommes.it.