LE IMMAGINI VIDEO POTREBBERO URTARE LA VOSTA SENTIBILITà
Ancora non sappiamo cosa è accaduto davvero la notte scorsa nei sobborghi a est di Damasco, dove l'opposizione e il regime siriano si accusano a vicenda di aver commesso un massacro con armi chimiche. Le immagini dei morti (1.300 persone, secondo gli attivisti) sono però una certezza. Da ieri i cadaveri del Ghouta inchiodano la comunità internazionale di fronte al dovere morale di scoprire la verità.
Così come chiedono giustizia gli occhi di questa bambina, Younma, una piccola sopravvissuta all'attacco di ieri. Questo video (pubblicato su Youtube dagli attivisti siriani e ripreso dal Washington Post) mostra il momento in cui Younma riprende conoscenza e viene soccorsa da un operatore sanitario. La piccola è in evidente stato confusionale - secondo i medici, un effetto del gas tossico che avrebbe inalato. Non presenta ferite né contusioni. Ripete ossessivamente poche semplici parole: "Sono viva, io sono viva".
La versione integrale del video (qui) mostra in maniera ancora più drammatica il panico della bambina. L'operatore sanitario spiega che è rimasta traumatizzata dalla morte dei suoi genitori. Younma chiama a squarciagola sua madre. A un certo punto sembra disperata nel tentativo di convincere l'infermiere che lei è ancora viva. "Sono viva, sono viva, sono viva".
Secondo il Washington Post, si tratta di un video che tutti dovrebbero vedere. "Le immagini di cadaveri e vittime di armi chimiche in preda alle convulsioni rappresentano una parte importante di ciò che sta accadendo in Siria. Per molti osservatori esteri, però, queste immagini possono essere così scioccanti da produrre un effetto di alienazione. Chiunque è in grado di riconoscere e capire un bambino terrorizzato".
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Queste immagini drammatiche sono state diffuse dagli attivisti siriani. Mostrano adulti e bambini stesi al suolo, molti senza vita. Le pubblichiamo in quanto documento della guerra civile che sta dilaniando la Siria.
In questo video di Al Jazeera si vedono molti cadaveri che non presentano segni di ferite; alcuni bambini mostrano difficoltà respiratorie e hanno la bava alla bocca. Le immagini sono state fornite alla tv araba dagli attivisti siriani.