Sempre più numerosi i non accompagnati “segnalati” sul territorio nazionale. E fra loro è ancora aumentata la classe d’età di 7-15 anni. Intanto, nelle precarie condizioni di accoglienza a Lampedusa, in questo 2013 l’isola ha visto lo sbarco di oltre 1.600 minori, di cui 1.300 senza parenti.
Alla fine dell’anno scorso erano quasi 7.600. Alla fine dello scorso febbraio sono poi scesi a 7.100. Erano altrettanti alla fine di maggio ma a fine luglio, ormai nella nuova “emergenza” sbarchi, sono tornati a crescere: 7.400. E a fine settembre, come riferiscono i nuovi dati diffusi dalla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione presso il ministero della Politiche sociali, i minori non accompagnati (Msna) “segnalati” sul territorio nazionale erano più di 7.800: 7.821, per la precisione.
Dei 7.821 minori quelli “presenti”, cioé effettivamente inseriti nella rete di protezione sul territorio, sono 6.228, mentre quelli “irreperibili” 1.593: uno su cinque.
In fuga dall’Egitto
La provenienza più numerosa è ormai quella dei Msna che hanno lasciato l’Egitto, 1.675 ragazzi fra presenti e irreperibili. A seguire, le nazionalità bengalese (1.258), afgana, albanese e somala. Pochissimi, almeno finora, i Msna siriani, 90 casi in tutto a fine settembre.
Se fra i ragazzi bengalesi l’incidenza degli irreperibili è minima (appena 17 casi sul totale di 1.258), questi ultimi sono praticamente la metà se si guarda agli afgani (473 irreperibili su 1.032: occorre ricordare che quella dei ragazzi afgani è la più frequente nazionalità dei “minori in transito” che non intendono fermarsi in Italia). Ma sono irreperibili anche un terzo dei Msna somali (265 casi su 819), oltre quattro eritrei e tunisini su dieci (127 eritrei su 283 e 103 tunsini su 246).
I Msna continuano ad essere quasi tutti di sesso maschile, nove su dieci. Anche la classe d’età di gran lunga più numerosa rimane quella di 16-17 anni: quasi il 78% di tutti i Msna. Ma continua a crescere la classe d’età di 7-15 anni, che alla fine di settembre ha ormai raggiunto e superato quota 22% (la classe d’età dei bambini più piccoli, quelli fino ai 6 anni, conta in tutto solo 17 unità). Alla fine dello scorso febbraio i Msna 7-15enni segnalati in Italia erano ancora poco più del 16%.
Cronache d’ordinaria (prima) accoglienza
L’Italia non è certo all’”anno zero” per quanto riguarda l’accoglienza dei Msna. Ma rimane precaria la situazione sulle coste, di fronte alla cosiddetta, eterna “emergenza”. Cronache di un’ordinaria giornata d’ottobre al centro d’accoglienza di Lampedusa riferite dall’agenzia Redattore sociale per voce di Viviana Valastro, che segue la situazione sull’isola per conto di Save the Children: «Ieri c’erano 709 persone nel centro di prima accoglienza, di cui 79 donne, 74 bambini in famiglia e 62 minori non accompagnati. Col trasferimento via nave 30 ragazzi e altri adulti sono partiti e al centro, che ha una capienza di 250 persone. Le condizioni migliorano a vista d’occhio, anche se resta il sovraffollamento e al prossimo sbarco siamo punto e a capo…».
Dall’inizio dell’anno sono sbarcati nella sola Lampedusa 12.500 migranti e richiedenti asilo, di cui 1.607 minori; 1.297 di questi ultimi erano senza parenti. Ma nell’isola non esistono ancora sistemazioni di prima accoglienza riservate agli under 18. Viedifuga.org