In Sicilia iscrizione al Ssr anche per i minori non accompagnati

Il permesso di soggiorno diventa un "di più": la Regione Siciliana ha deciso di dare piena applicazione all'Accordo Stato-Regioni del 20 dicembre 2012 con cui si davano «indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla popolazione straniera alle Regioni e alle Province autonome», grazie a un decreto assessorile (v. CORRELATO) che garantisce l'iscrizione al Ssr e quindi il pediatra di libera scelta - fino ai 14 anni d'età - anche ai minori stranieri comunitari ed extracomunitari non accompagnati, possessori di codice Eni ed Stp. «A prescindere, quindi, dal possesso o meno del permesso di soggiorno».

Plaudono alla scelta i pediatri della Fimp: «Il diritto alla cura e all'assistenza - spiega il segretario regionale Adolfo Porto - è un diritto che va garantito a tutti i bambini, a maggior ragione ai bambini migranti, che arrivano sulle nostre coste in condizioni disperate. Bene dunque il decreto approvato dall'assessorato alla Salute che riconosce l'assistenza nel Ssr ai minori non accompagnati, consentendo l'iscrizione al pediatra e la prescrizione con l'assegnazione del codice Stp in luogo del codice fiscale. La conoscenza poi dell'appartenenza religiosa e culturale - continua Porto - è un tassello da non sottovalutare, poiché determinante nella relazione di fiducia che s'instaura con le famiglie. La reale accoglienza e integrazione, infatti, passa proprio attraverso la conoscenza e il rispetto delle singole culture che nella pratica quotidiana significa sistematizzare specifiche pratiche e regimi alimentari che influenzano fortemente lo sviluppo del bambino».

Ma non solo. «Integrazione - ricorda Milena Lo Giudice, responsabile Integrazione multietnica Fimp Sicilia - significa anche garantire al meglio tutte quelle pratiche, come la circoncisione rituale, in un ambiente sicuro quale quello ospedaliero al fine di assicurare al bambino l'asepsi e l'analgesia necessari». Inoltre, il fenomeno dell'immigrazione sta assumendo nuovi connotati. «Nel porto di Augusta ad esempio - precisa Salvo Patania, Segretario della Fimp di Siracusa - assistiamo ogni settimana a migliaia di sbarchi di minori soli e non accompagnati e di famiglie con bambini molto piccoli, che arrivano sulle nostre terre in condizioni di particolare vulnerabilità. E sebbene noi pediatri, insieme a tutti gli enti preposti all'accoglienza dall'Asp alla Protezione Civile del Comune di Augusta, ci attiviamo da subito per una prima assistenza e cura, ci rendiamo conto - sottolinea Patania - che il nostro impegno non è sufficiente rispetto ad un flusso costante di sbarchi. Ormai la situazione è al collasso».www.sanita.ilsole24ore.com

Occorre, pertanto, oggi più che mai con estrema urgenza «l'adozione di un Piano nazionale di accoglienza perché - conclude Porto - il fenomeno dell'immigrazione e dell'integrazione sebbene riguardi principalmente la Sicilia, è innanzitutto un'emergenza civiltà».
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