OIM ha detto che l’accoglienza più giusta per i migranti
passa per le associazioni, invitando quest’ultime a creare dei tavoli di
concertazione locale con Regioni, prefetture e organizzazioni non governative, che
si occupano di tutela dei migranti.
Secondo l’OIM Organizzazione
Internazionale delle Migrazioni questo potrebbe servire a snellire le
procedure di richiesta di asilo
e di evitare che le persone restino bloccate per mesi nei centri di
accoglienza. Le misure che potrebbero
facilitare ed agevolare le procedure sono al vaglio del governo, ma
l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ha chiesto con forza di accelerare i tempi,
constatate le drammatiche
condizioni in cui vengono ospitati i migranti e in particolari i minori.
Particolarmente grave,direi drammatica, è la situazione dei Minori Stranieri Non
Accompagnati, una presenza ormai
costante negli sbarchi, che
rappresentano circa il 20% del totale degli arrivi. Principalmente i
luoghi di arrivo sono Eritrea, Siria,
Somalia ed Egitto.
Come abbiamo documentato,
più volte, i minori stranieri soli
arrivati nel Siracusano sono “ospitati” in strutture assolutamente non idonee e
in condizioni igieniche pessime, con gravi rischi per la loro sicurezza.
I minori dovrebbero essere inviati in 72 ore in strutture
adeguate sul territorio nazionale, ma purtroppo ciò non accade, ci sono casi in
cui si aspetta 2 settimane ad altri casi in cui si aspetta anche diversi mesi,
ledendo in maniera irreparabile il già esile rapporto di fiducia che può
esserci con questi giovanissimi migranti, in particolar modo con tutti quelli
che hanno un legame parentale in qualche stato Europeo.
Le procedure richiedono tempi troppo lunghi: così i minori
perdono fiducia e scelgono la via della fuga, preferendo continuare il
viaggio affidandosi di nuovo ai trafficanti. Basti pensare che degli 800 Msna
arrivati dal 9 al 14 aprile, ben 500 sono scappati, una emorragia
costante.
Il modo assurdo e contra
legem con il quale l’Italia “ accoglie” gli immigrati è sintomatica di come
l’Italia sia impreparata a gestire l’accoglienza, in maniera particolare l’accoglienza
dei Minori soli. In particolare, il sistema di “accoglienza” sembra essere
senza soluzioni, in Sicilia come nel resto d’Italia; infatti, non esiste un
modo automatico che consente di verificare la disponibilità di posti nelle
comunità sparse sul territorio nazionale e la copertura finanziaria prevista,
ad oggi non è stata sbloccata.
Oggi, per noi di MSNA, la soluzione più immediata è quella
di spingere il sistema di accoglienza familiare per tanti motivi.
Fino a oggi, dati di AiBi, 12mila famiglie hanno già
risposto a questo appello: ma ne servono molte altre per
garantire l’accoglienza giusta a misura di bambino.
LEONARDO CAVALIERE
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