Sono 150 i minori sbarcati stamane nel porto di Reggio Calabria.
La loro presa in carico è di competenza del sindaco che dovrebbe occuparsi di trovare una struttura protetta in cui ospitarli.
Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children però dichiara che questo iter spesso non è viene seguito a dovere: "a causa dell'assenza cronica di un sistema strutturato e organico che possa garantire prima di tutto standard di accoglienza certi, la necessaria copertura finanziaria e una gestione integrata delle disponibilita' dei posti nelle comunita' per minori sul territorio italiano'.
L'Organizzazione ''ha documentato e denunciato con forza e continuità questa situazione inaccettabile - spiega Raffaela Milano - fino a presentare lo scorso ottobre un disegno di legge volto a disciplinare la protezione e l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. E' fondamentale - aggiunge - che si giunga al piu' presto ad una svolta per evitare che altri minori soli possano abbandonare i centri di prima accoglienza, diventando 'invisibili' ed esponendosi al rischio di sfruttamento o violenze, come gia' avvenuto per piu' di 3.000 di loro nei primi mesi di quest'anno''.
"Il problema dei bimbi non accompagnati - sottolinea la dottoressa Mazza del reparto di neuropsichiatria infantile dell'ASP di Cosenza - esiste. Bisognerebbe trovare un accordo tra servizi individuare la soluzione migliore da adottare e muoversi con urgenza. Si tratta di bambini che vanno protetti. Va predisposto per loro un tipo di trattamento diverso rispetto agli adulti. L'obiettivo da perseguire è quello di alleviare il disagio del bambino perchè è solo, senza genitori, senza protezione esposto a qualsiasi calamità fisica, psichica e affettiva. E' una condizione terribile quella dei minori non accompagnati.Un'emergenza umanitaria. Se non si predispone un iter adeguato ci porteremo sulla coscienza la strage degli innocenti del nuovo millennio".quicosenza.it