Se tu fossi costretta/o a lasciare la tua casa, come ti sentiresti?
Se tu fossi costretta/o a lasciare la Tua casa a causa delle persecuzioni, delle violenze, dell’instabilità politica, o per un disastro naturale?
Se poi tu finissi detenuta/o, per il tuo status di migrante, nel paese in cui stai cercando rifugio?
Credo che chiunque difficilmente riuscirebbe a sopportarlo, perché umanamente ingiusto. Immaginiamo che tutto ciò accada ad un bambino, può avere degli effetti devastanti. A questo si aggiunga il trauma della fuga a piedi o in barca, il viaggio e tutti i pericoli e i rischi che inevitabilmente si dovranno affrontare.
Qual è il motivo per cui migliaia di bambini, ogni giorno, sono tenuti in stato di detenzione amministrativa? Qual è l'impatto della detenzione su questi bambini?
Lo scenario su descritto è terrificante, ma purtroppo è quello che centinaia di migliaia di persone attraversano ogni anno. Ma questo non è il peggio: circa la metà di questi rifugiati o richiedenti asilo ha meno di 18 anni di età. In un rapporto UNICEF del 2011 sulla detenzione minorile mondiale, è stato stimato che circa 1 milione di bambini sono tenuti in centri di detenzione amministrativa per immigrati.
Oggi la cifra purtroppo è molto più alta.
Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha osservato che nella prima metà del 2014, l’instabilità politica,la guerra, i conflitti etnici, hanno provocato un importante aumento del numero di richiedenti asilo, pensiamo ad esempio alla Siria, all’Egitto, all’Iraq, all’Afghanistan o all’Eritrea.
Da casa in terre ostili
La casa da sempre rappresenta il luogo sicuro e felice e pochi vorrebbero lasciarla. I migranti non hanno altra scelta che andare da qualche parte che ritengono più sicura e/o più prospera. Fuggono per trovare rifugio, ma possono finire in centri di detenzione amministrativa, per settimane, mesi e anni. Un altro aspetto preoccupante è che i minori non accompagnati sono spesso inviati oltre i confini per "cercare una vita migliore" ed aiutare la loro famiglia. Altri scappano da abusi o per evitare simili orrori.
Secondo l'agenzia di stampa IRIN, due paesi in particolare hanno attirato le critiche di Human Rights Watch per il loro trattamento dei minori non accompagnati. Negli Stati Uniti, il numero dei detenuti minorenni è andato aumentando nel corso del tempo, e la maggior parte di loro sono detenuti per più tempo delle 72 ore, che è tantissimo, previste per legge come tempo massimo. In Australia, la situazione è ancora peggio, il Consiglio nazionale per i rifugiati ha riferito di bambini richiedenti asilo che hanno più probabilità di essere detenuti rispetto ai loro omologhi adulti, e la durata media della detenzione è triplicata rispetto allo scorso anno.
Le persone sono costrette, anche, a trasferirsi a causa di fattori ambientali, da cui il termine 'profughi ambientali' con il quale si descrivono gli sfollati a causa della siccità, eruzioni vulcaniche, tsunami, e così via. Secondo il National Geographic, i profughi ambientali - a differenza dei rifugiati tradizionali - non sono protetti dalle leggi internazionali, e potrebbero essere rimandati nelle loro terre devastate oppure costretti nei campi profughi. Anche se quest'ultimo non è una vera e propria detenzione, i bambini in queste aree sono suscettibili alle malattie infettive, alla tortura mentale e fisica, e allo sfruttamento sessuale.
I bambini sono soggetti che per la loro età e maturità mentale sono più a rischio a tutte le psicopatologie riconducibili alla detenzione come ad esempio difficoltà nello sviluppo psichico (compresi tendenza all’autolesionismo, tentativi di suicidio, depressione e disturbi da stress post-traumatico).
Molte strutture detentive sono in uno stato di degrado. Il personale non è addestrato o competente per lavorare con i bambini, infatti, molto spesso ci giungono notizie di violenze fisiche e psicologiche al fine di disciplinarli. Inoltre, spesso questi bambini vengono separati dai loro genitori o altri membri della famiglia, quindi perdono ogni sistema di supporto che possa aiutarli ad affrontare questa difficile prova.
La detenzione dei minori migranti non riguarda una sola nazione o continente; succede in tutti gli angoli del mondo. The Lancet, rivista sulla salute, ha dichiarato che in più di 60 paesi sono stati documentati casi di detenzione minorile e dice che "contrariamente alla Convenzione sui diritti del fanciullo, molti paesi non hanno un limite di tempo legale per la detenzione, lasciando alcuni bambini incarcerati per periodi indeterminati. Incertezza cronica per la sicurezza personale e la scarsa possibilità di reinsediamento contribuisce ad accrescere effetti deleteri sulla salute mentale, sullo sviluppo, e sulla salute fisica dei bambini".
Ci sono alternative alla detenzione dei minori migranti?
La soluzione migliore è quella di dare uno STOP immediato e definitivo alla detenzione bambini migranti.
Il Consiglio per i Diritti Umani ha pubblicato le "Linee guida per la corretta detenzione", in cui si afferma chiaramente che in linea di principio, i bambini non dovrebbero mai essere detenuti.
Tuttavia, questo non accadrà da un giorno all’altro, pertanto si sono individuate delle misure che almeno attenuino i rischi dovuti alla detenzione amministrativa.
Le misure consigliate sono:
- - tenere insieme le famiglie
- - fornire loro alloggi quantomeno accoglienti.
- - I bambini dovrebbero essere messi in grado di andare a scuola, o almeno avere la possibilità di poter studiare all’interno del centro;
- - fornire loro un corso di lingua;
- - concessione di visti temporanei
Nei casi in cui la detenzione non può essere evitata, i bambini dovrebbero essere trattati bene e sistemati in alloggi salubri e con servizi sufficienti, e sostenuti da tutori e / o posti in un ambiente familiare, e il personale dovrà avere le professionalità adatte al trattamento dei bambini.
Ad ogni modo la soluzione su riportata è una soluzione di passaggio al divieto assoluto di detenzione dei bambini migranti, perchè il principio è che i bambini non dovrebbero mai essere sottoposti alla pratica deplorevole della detenzione. La detenzione amministrativa di bambini per il loro status di migrante è “violazione dei diritti umani" come affermato dal Consiglio d’Europa.
LEONARDO CAVALIERE
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