Stamani, aprendo il mio profilo Facebook, ho trovato che era stato pubblicato “Questo è stato un anno fantastico!”. E’ stato davvero così? Direi proprio di NO!!!
ecc... ... ...
In quest’ultimo anno abbiamo assisitito a tantissime tragedie che hanno riempito la cronaca nazionale ed internazionale, abbiamo chiesto più e più volte l’intervento dei governi affinché si istituissero dei corridoi umanitari (#CorridoiUmanitariSubito) che potessero rendere più sicure le condizioni dei migranti, perché riuscissero a portare a termine il loro progetto di vita migliore, soprattutto per una tutela maggiore dei minori stessi. Di fronte all’immobilismo dei governi dell’Unione Europea, abbiamo fatto appello finanche al Papa (#VaticanVisaForLife), ma la situazione non è cambiata.
Sono Siriani, Egiziani, Eritrei, Somali, Afghani. Vengono da Paesi diversi ma con la stessa condizione, l’essere piccoli. 25000, sono i minori registrati dall’inizio del 2014 sulle coste italiane. Circa il 65% sono minori stranieri non accompagnati. Una definizione infelice che nasce dal linguaggio giuridico, ma che parla di occhi e storie di piccoli uomini e qualche volta piccole donne che coraggiosamente si mettono in viaggio per salvare la propria vita.
I minori non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste hanno una età compresa tra i 15 e i 17 anni (quest’anno abbiamo avuto un incremento di minori stranieri non accompagnati sempre più piccoli, rispetto all’anno scorso) .
Sono ragazzi, hanno sguardi da bambini e spesso atteggiamenti da adulti, frutto di tutto ciò che hanno affrontato prima di arrivare nel Bel Paese. Si matura in fretta attraversando il deserto e poi il mare. Purtroppo crescono e il tempo passa a volte più veloce della burocrazia e si trovano adulti, maggiorenni e privi delle tutele che hanno avuto fino al giorno prima.
Sono ragazzi, hanno sguardi da bambini e spesso atteggiamenti da adulti, frutto di tutto ciò che hanno affrontato prima di arrivare nel Bel Paese. Si matura in fretta attraversando il deserto e poi il mare. Purtroppo crescono e il tempo passa a volte più veloce della burocrazia e si trovano adulti, maggiorenni e privi delle tutele che hanno avuto fino al giorno prima.
La loro tutela deve essere una priorità assoluta. Chiediamo un servizio di prima accoglienza efficiente e non emergenziale, poi un servizio di seconda accoglienza in comunità per minori dedicate e strutturate per l’inizio di un percorso di inserimento.
Oggi, più di prima, sia nelle aree di sbarco che nei centri di prima e seconda accoglienza è fondamentale un monitoraggio costante.
Il ruolo di monitoraggio continuo sia nelle aree di sbarco che nei centri di prima e seconda accoglienza è quindi fondamentale per verificare che vi sia un’accoglienza giusta.
Vorrei concludere questo post con la bella notizia del premio Nobel per la pace a Malala e Satyarthy. Un premio dalla parte dei bambini.
"Ora voglio vedere tutti i bambini andare a scuola", ha detto Malala dedicando il suo premio a "tutti i bambini che non hanno voce, la cui voce deve essere ascoltata".
Buon Natale a tutti.
LEONARDO CAVALIERE
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