In occasione del vertice straordinario dell'Unione Europea del 14 settembre, di cui il tema migranti sarà oggetto del vertice, come Minori Stranieri non Accompagnati vorremmo ricordare ai governi gli obblighi di protezione dei minori migranti. Questo vertice arriva nel momento in cui sembra acquisita la consapevolezza da parte della maggioranza dei Paesi membri della UE che solo uno sforzo congiunto può consentire una degna risposta al dramma dei rifugiati. Sono necessarie ed urgenti dei canali legali che possano offrire misure efficaci per la protezione dei minori migranti.
I governi europei devono dar vita ad una immediata strategia comune di asilo che rappresenti una profonda revisione del Regolamento di Dublino III, che non offre soluzioni efficaci né dal punto di vista degli stati membri né da quello di chi è costretto a fuggire da conflitti e violenza.
I governi europei devono dar vita ad una immediata strategia comune di asilo che rappresenti una profonda revisione del Regolamento di Dublino III, che non offre soluzioni efficaci né dal punto di vista degli stati membri né da quello di chi è costretto a fuggire da conflitti e violenza.
Un nuovo sistema che assicuri una migliore protezione dei rifugiati su tutta l’Unione Europea.
Il regolamento di Dublino si è rivelato del tutto inadeguato allo scopo per cui era stato concepito, ovvero come misura di solidarietà, occorre quindi arrivare ad un ripensamento sulle politiche di asilo, senza creare disparità tra i migranti.
Quindi un meccanismo di accoglienza, realmente comunitario, legato anche a corridoi umanitari, che abbia l’effetto di favorire una più equa distribuzione delle presenze, dando la possibilità ai richiedenti asilo di scegliere il Paese in cui presentare la domanda, in linea con la realtà attuale e con le criticità emerse durante l’esperienza dell’attuale sistema. Un sistema di accoglienza e protezione europeo, con standard che assicurino il rispetto dei diritti umani e della dignità e con una particolare attenzione dedicata ai bambini, i più vulnerabili.
Last but not least, intervenire sulle cause primarie della crisi, rafforzando gli aiuti e la cooperazione e l’impegno diplomatico per la soluzione negoziata dei conflitti in Siria, Libia e in altri paesi.
Infine, le nuove proposte annunciate dalla Commissione europea per affrontare la crisi globale dei rifugiati faranno certamente passi in avanti verso la protezione dei rifugiati, ma non saranno risolutivi né a breve né a lungo termine.
Quindi un meccanismo di accoglienza, realmente comunitario, legato anche a corridoi umanitari, che abbia l’effetto di favorire una più equa distribuzione delle presenze, dando la possibilità ai richiedenti asilo di scegliere il Paese in cui presentare la domanda, in linea con la realtà attuale e con le criticità emerse durante l’esperienza dell’attuale sistema. Un sistema di accoglienza e protezione europeo, con standard che assicurino il rispetto dei diritti umani e della dignità e con una particolare attenzione dedicata ai bambini, i più vulnerabili.
Last but not least, intervenire sulle cause primarie della crisi, rafforzando gli aiuti e la cooperazione e l’impegno diplomatico per la soluzione negoziata dei conflitti in Siria, Libia e in altri paesi.
Infine, le nuove proposte annunciate dalla Commissione europea per affrontare la crisi globale dei rifugiati faranno certamente passi in avanti verso la protezione dei rifugiati, ma non saranno risolutivi né a breve né a lungo termine.
LEONARDO CAVALIERE
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