Terre des Hommes ha presentato oggi in
anteprima a Palermo la nuova “Guida
al Modello Faro: Salute Mentale e Supporto Psicosociale a minori migranti non
accompagnati e a famiglie con bambini in prima accoglienza” nella sede
dell’Ordine dei Medici, con il patrocinio dell’Assessorato della Salute della
Regione Sicilia. “La guida si propone di sistematizzare il peculiare modello
d’intervento di assistenza ai minori migranti seguito da Terre des Hommes nel
suo progetto Faro”, dichiara Federica Giannotta,
Responsabile Progetti Italia e Advocacy della Fondazione. “Si tratta di un modello unico nel suo genere in Italia,
dedicato ai minori migranti, che rispecchia in tutto le Linee Guida dell’Inter-Agency Standing Committee (IASC) dell’OMS per la salute mentale e il supporto
psicosociale nelle situazioni di emergenza[1]”.
Il
modello si struttura in un sistema di intervento multi livello che risponde
alle differenti esigenze di assistenza dei minori nei diversi contesti in cui si snoda la prima
accoglienza (banchina del porto, hotspot e CPA), dove le équipe di Terre des
Hommes sono presenti. Ciò permette di offrire una risposta flessibile e funzionale ai bisogni dei sempre più numerosi
bambini e ragazzi che giungono da soli sulle nostre coste, garantendone
un’appropriata presa in carico sia psicologica che psicosociale, oggi ancora appannaggio di pochi in prima accoglienza.
Nel
2016 su 10 minori sbarcati in Italia 9
non erano accompagnati da familiari e quest’ultimi rappresentavano il 14,2%
del totale dei migranti. Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali al 31 dicembre 2016 si registravano sul territorio italiano 17.373 minori stranieri non accompagnati
(MSNA), ben il 45,7% in più dell’anno precedente. Ma oltre 6.000, pari a un
terzo del totale, risultavano
irreperibili essendo fuggiti poco dopo lo sbarco dai centri di prima accoglienza,
con evidenti rischi per la loro incolumità fisica e psichica.
I minori migranti non
accompagnati costituiscono, quindi, una popolazione
sensibile e particolarmente vulnerabile che richiede risposte qualificate in termini
di servizi già dalla loro prima accoglienza. Come Edris, 16, arrivato dalla
Somalia, scappato da un destino di bambino soldato e crollato emotivamente dopo
lo sbarco ad Augusta, quando la speranza di trovarsi finalmente al sicuro si è
scontrata con una situazione caotica e precaria che ha riattivato lo stress
delle precedenti esperienze traumatizzanti. L’intervento dello staff di Terre
des Hommes, oltre ad offrire il necessario supporto e contenimento emotivo, ha
permesso la rapida identificazione della sua fragilità e un pronto
trasferimento in una struttura in grado di rispondere ai suoi bisogni
di protezione e cura.
La legge Zampa (n.47) recentemente approvata dovrebbe correggere le disfunzioni del sistema di accoglienza attuale,
che costringe soprattutto i minori a lunghe permanenze in strutture non
adeguate, perché nate per essere solo un luogo di transito e dunque non
attrezzate a fornire una reale presa in carico della persona, per l’assenza di
servizi qualificati quali supporto sociale, educativo, sanitario, psicologico. A
ciò si aggiunge la difficoltà dei servizi del
territorio di giocare un ruolo realmente attivo nel monitoraggio, controllo,
presa in carico dei ragazzi ospitati, sia a causa delle scarse risorse umane a
disposizione, sia della frequente carenza di adeguata preparazione tecnica nella
gestione in prima accoglienza di minori non accompagnati.
In risposta a questi bisogni Terre des Hommes ha svolto nel
corso degli anni un costante lavoro di consulenza, ai servizi sociali, a quelli
di salute pubblica, nonché agli stessi enti gestori dei centri, ogni qualvolta
ve ne fosse la possibilità e le condizioni.
Le
attività di supporto psicosociale e psicologico previste dal progetto FARO sono
implementate nel rispetto del sistema piramidale previsto dalle Linee
Guida IASC.
Nei primi due livelli della piramide si collocano i servizi di orientamento ai servizi disponibili nello
specifico contesto di accoglienza, azioni
di raccordo tra di essi e l’utente,
oltre che interventi di supporto psicosociale mirato a quei soggetti in grado già in questa fase di riattivare proprie risorse di coping[2] .
Nel terzo livello
della piramide si inserisce invece l’ampio spettro di interventi psicosociali volti a far riacquistare al minore un senso
di sicurezza, riattivare la sua capacità di ridefinizione e ri - progettazione
del proprio progetto di vita al fine
di adattarlo al nuovo contesto.
Al vertice si collocano,
infine, gli interventi di supporto
psicologico mirati ad opera di esperti
psicologi di Faro, che garantiscono la presa in carico di medio/lungo periodo
dei minori che lo necessitano e predispongono pronte segnalazioni ai servizi
del territorio dei casi vulnerabili.
Il
progetto è realizzato da due equipe multidisciplinari costituite ciascuna da psicologa, mediatrice
culturale e sociologa/antropologa, attivi nella provincia di Ragusa, Siracusa e
Catania.
Tutti
i luoghi in cui si sviluppa la prima accoglienza sono coperti dal progetto,
essendo le equipe operative nei seguenti luoghi: banchina del Porto di Pozzallo, Hotspot di Pozzallo, CPA delle Suore Salesiane di Pozzallo, centro Casa delle Culture di Scicli, centro Il Nodo di Catania, San Francesco a
Caltagirone (CT) e Capocorso (SR).
Nel solo 2016 sono stati 5.494 i bambini e i ragazzi che hanno
beneficiato di assistenza psicosociale e
233 coloro che sono stati seguiti con un supporto
psicologico individuale dal team del progetto Faro.
Oltre
a descrivere in dettaglio le modalità
d’intervento e le problematiche
specifiche che si incontrano nel lavoro quotidiano dello staff, la Guida è
arricchita dall’esposizione di casi seguiti
e da schede tecniche che riportano in sintesi esempi di attività psicosociali.
La
Guida è liberamente scaricabile alla pagina http://www.terredeshommes.it/dnload/GuidaFARO-2017.pdf ed è stata realizzata con il
contributo di Amade Mondiale (Association
Mondiale des Amis de l’Enfance) e della Fondation
d’Harcourt.
La Fondazione Terre des Hommes opera dal 2011 con il progetto Faro
di assistenza ai minori stranieri non accompagnati e alle famiglie con bambini
e nel 2016 ha prestato assistenza
psicologica e psicosociale a 12.638 persone, in maggioranza bambini e famiglie
con minori in Sicilia, un servizio di informativa giuridica a Ventimiglia e
distribuzione di kit di beni di prima necessità a minori migranti e famiglie
con bambini all’hub di Milano. Le
attività del progetto Faro sono finanziate interamente con fondi privati. Tra i
maggiori donatori troviamo la Federazione Internazionale Terre des Hommes,
Fondation d’Harcourt, Amade, Fondazione Marcegaglia e la catena d’abbigliamento
C&A.
Il
progetto Faro rientra nella Campagna “Destination Unknown” della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei
bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre,
povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 35 milioni (fonte
UN).
Terre des Hommes da quasi 60
anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla
violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino
scuola, educazione informale, cure mediche e cibo.
Attualmente
Terre des Hommes è presente in 69 paesi con oltre 1.046 progetti a favore dei
bambini.
La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes
International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata
presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano. Per
informazioni: www.terredeshommes.it
[1] http://www.who.int/mental_health/emergencies/guidelines_iasc_mental_health_psychosocial_june_2007.pdf
[2] L’insieme
dei meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per
fronteggiare le situazioni potenzialmente stressanti o pericolose per il
normale funzionamento psichico e il normale stato di benessere psicofisico.
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I Minori Stranieri non Accompagnati
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