ROMA - Un girone sempre più profondo di torture e abusi - si legge in un documento diffuso dall'Agenzia Habeshia - per le migliaia di profughi intrappolati in Libia. Dimenticate le lacrime dei familiari e dei superstiti che per un momento sono tornate in primo piano, spenta l'eco degli impegni profusi da politici e istituzioni accorsi a Lampedusa, in occasione del primo anniversario della strage, all'indomani di quel "3 ottobre" diventato il simbolo di tutte le tragedie che si consumano nel Mediterraneo e nel Sahara o nei paesi di transito, l'autunno prospetta un futuro ancora più buio per i migranti in fuga dall'Africa e dal Medio Oriente. Nella politica sull'immigrazione c'è in tutta Europa un giro di vite forte, condiviso, più pesante di quello che si temeva.
Più barriere in Europa, più torture e abusi in Libia
ROMA - Un girone sempre più profondo di torture e abusi - si legge in un documento diffuso dall' Agenzia Habeshia - per le migliaia d...