L’accoglienza dei minori non accompagnati in Italia, tra leggi, prassi, accertamenti d’età, rischi di sfruttamento, un sistema d’asilo carente fin dall’inizio e storie “invisibili”. L’analisi dell’Asgi in occasione della visita in Italia della relatrice speciale Onu sulla tratta di esseri umani e il “Dossier tratta 2013″ di Save the Children.
Foto: Commissione Europea.
Il pericoloso viaggio via terra, che può durare anni. La traversata del Mediterraneo. Lo sbarco. La primissima accoglienza. E poi? Che cosa accade ai minori non accompagnati che, sempre più numerosi, arrivano in Italia? L’interrogativo è emerso nei giorni scorsi, quando la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla tratta di esseri umani Joy Ngozi Ezeilo ha visitato Roma, Venezia, Torino, Palermo, Napoli, Caserta e Castel Volturno per valutare l’impatto dei provvedimenti anti-tratta adottati in Italia. All’incontro di Torino, l’Asgi ha presentato un documento sulla legislazione italiana e sulla tutela delle vittime di tratta, che comprende una sintetica sezione sui minori stranieri non accompagnati (Msna).

Non accompagnati: … e dopo lo sbarco?

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Perché sempre più minori non accompagnati negli sbarchi? Nel mare delle ipotesi sta ancorata una certezza: qui in Italia, qui in Europa, abbiamo prodotto e continuiamo a produrre leggi, direttive e regolamenti che nei Paesi d’origine spingono migliaia di famiglie a rischiare nelle traversate migratorie la vita di ragazzini piuttosto che di giovani adulti.




Il disegno di un bambino siriano a Lampedusa (foto: Terre des Hommes 2013).

PERCHE' COSì TANTI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI?

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Sbarco tragico a Ragusa, 13 morti "Costretti a tuffarsi dagli scafisti"
Tragedia sul litorale di Scicli: gli immigrati sono annegati tentando di raggiungere la riva a nuoto dal barcone, che si era arenato. I sopravvissuti sono sbarcati tra i turisti e si sono dispersi nelle campagne. Arrestati due presunti scafisti, che secondo un testimone avrebbero costretto le vittime a tuffarsi colpendole a cinghiate. Altri quattordici extracomunitari naufragati sull'isolotto di Lampione: recuperati dalla Guardia costiera

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Negli ultimi giorni di settembre sono approdati sulle coste siciliane più di 1800 migranti provenienti dal nord Africa e dal Medio Oriente. Tra di essi, molti bambini, e cresce il numero di quelli non accompagnati. Sono i figli di nessuno. Minori che fuggono dai paesi di origine, per lo più spinti dalle famiglie che pagano 3000-4000 euro agli scafisti, sperando di garantire ai loro figli un futuro, una vita. Perchè spesso la scelta è tra la vita e la morte.
In Italia, all’inizio dell’anno, i minori non accompagnati erano circa 7.000; una fascia di età tra i 15-17 anni, ma anche tra gli 11-12 anni. Di loro si occupano le comunità alloggio gestite da cooperative sociali, a differenza dei bambini che arrivano insieme ai genitori e che raggiungono i più grandi centri di accoglienza di Porto Empedocle e Pozzallo

Le Comunità per minori stranieri a rischio chiusura

Negli ultimi giorni di settembre sono approdati sulle coste siciliane  più di 1800 migranti provenienti dal nord Africa e dal Medio Oriente...
Affluenza record di bambini migranti in questi giorni all’interno del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Contrada Imbriacola a Lampedusa: oggi sono130 tra bambini e adolescenti, la maggior parte sono giunti con i genitori in fuga dalla Siria. “Tanti hanno ancora lo zainetto addosso, come se fossero appena usciti da scuola, e negli occhi - accanto al sollievo per essere arrivati - la guerra”, racconta Lilian Pizzi, psicologa e coordinatrice del progetto Faro di Terre des Hommes. “Stanno ormai arrivando famiglie di ogni ceto sociale, molti non avevano mai convissuto con miseria e disperazione fino a pochi mesi fa”, spiegaFederica Giannotta, Responsabile Advocacy di Terre des Hommes. “Dalle loro testimonianze emergono le più incredibili atrocità di cui non solo gli adulti, ma anche i bambini, sono stati vittime o involontari testimoni. La cosa più straziante per queste persone è l’aver dovuto lasciare dei figli in patria. Terre des Hommes chiede che venga riconosciuta immediata protezione sussidiaria alle famiglie siriane affinché sia reso possibile subito il ricongiungimento famigliare coi loro figli e familiari oggi ancora in Siria”.

Lampedusa, mai così tanti bambini piccoli, in maggioranza siriani

Affluenza  record   di bambini migranti  in questi giorni all’interno del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Contrada Imbriacola a...
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