Profughi, servono altri duecento posti

Da Lampedusa sbarcati 130 nuovi immigrati A Sampierdarena un consorzio ospita quattordici minorenni afgani, pakistani e curdi. Profughi, servono altri duecento posti associazioni mobilitate



Ha il nome di un rompicapo cinese, il progetto per accogliere i minori richiedenti asilo a Genova. Tangram: il gioco consiste nel formare una figura usando sette pezzi, e spesso è il sinonimo di un'impresa impossibile. Eppure, in questa struttura a Sampierdarena che non ha un indirizzo perché viene tenuto segreto, gestita da Agorà, Ceis e Arci, oggi ci sono quattordici ragazzini. Afghani, pachistani, curdi: in fuga dalla guerra.

Che provano a inventarsi un futuro, a ricomporre i pezzi del loro puzzle. Dal primo settembre, i posti sono due in più. "Vista l'esperienza virtuosa, il ministero dell'Interno ha chiesto se possiamo mettere altri posti a disposizione
 -  spiega Simona Binello, responsabile del settore Stranieri di Agorà - noi possiamo salire a 16, come rete Sprar, il sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati. Siamo sempre pienissimi ".

L'altro ieri notte, a Genova sono arrivati altri 130 profughi, soccorsi a Lampedusa, accolti dai centri del capoluogo ligure, di La Spezia, Savona e Imperia. "Noi abbiamo ospitato otto uomini eritrei, sono arrivati in pullman da Salerno  -  racconta Ramon Fresta di Ceis  -  sono i primi ad aver inaugurato i nuovi posti nella nostra casa di Davagna. È molto grande, abbiamo aggiunto letti a castello, c'è molto verde. Ora ci sarà un incontro con l'amministrazione e i cittadini: perché si potranno studiare delle soluzioni per trovare un impiego a queste persone. Hanno voglia di dare una mano alla comunità".

Dal primo settembre è entrata in vigore la nuova convenzione quadro: i posti in Liguria sono passati da 150 a 350. Più che raddoppiati. E per oggi, alle 15.30, il prefetto reggente Paolo D'Attilio ha convocato in Prefettura un tavolo tecnico sull'immigrazione per fare il punto.

Dal Viminale, infatti, quest'estate è partito l'allarme: con 84 mila sbarchi dall'inizio dell'anno, 100 mila entro l'estate, i centri sparsi sul territorio stanno scoppiando. Servono con urgenza altri 10 mila posti su tutto il territorio. Il 3 per cento, appunto, in Liguria.

Intanto, gli adolescenti di Tangram provano a rimettere insieme i frammenti delle loro vite. "Quella dei minori stranieri non accompagnati richiedenti prote-
internazionale è l'unica categoria riconosciuta come vulnerabile  -  racconta Simona Binello  -  questa è la sola struttura di questo genere in Liguria. I ragazzi hanno fatto viaggi terribili e subìto torture e traumi. Come i giovani curdi, che a scuola vengono picchiati e bruciati con le sigarette ".

Il progetto prevede borse lavoro, soprattutto come panificatori. Due ragazzi afghani hanno trovato un impiego in porto.

 Uno, che oggi ha vent'anni, è riuscito a far arrivare qui la sua fidanzata. L'ha sposata in Pakistan, perché nel suo Paese non poteva tornare. Poi ha chiesto il ricongiungimento familiare: oggi vivono insieme, a Genova. Qualche volta, i pezzi si ricompongono: e trovano un senso.Repubblica.it
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