No al Lavoro Minorile. 12 Giugno, Giornata Mondiale Contro il Lavoro Minorile

220 milioni i minori tra i 5 e i 17 anni ad essere coinvolti nel lavoro minorile, in base alle ultime stime mondiali. Per rendere l’idea,  quasi 4 volte l’intera popolazione Italiana. (l’Italia è poco meno di 61 milioni di abitanti – 30 novembre 2014). Oltre la metà rischia ogni giorno di perdere la vita e compromettere la propria salute a causa di lavori pericolosi. Il fenomeno colpisce ragazze e ragazzi nelle stesse proporzioni. 

Lanciamo l'hashtag #NoToChildLabour

Il 12 giugno del 2002 l’International Labour Organization (ILO), con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e dei Governi sulla necessità di eliminare ogni forma di sfruttemnto economico nei confronti dei bambini, ha proclamato ha proclamato la prima Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
Quest’anno, la comunità internazionale si è impegnata a eliminare il lavoro pericoloso, una delle peggiori forme di lavoro minorile, entro il 2016.
Inoltre, ne la Giornata mondiale contro il lavoro minorile si pone l’accento sull’importanza dell’istruzione di qualità per lottare efficacemente contro il lavoro minorile.

In occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, l’appello alla comunità internazionale è:
  • ·         istruzione gratuita, obbligatoria e di qualità per tutti i minori, almeno fino all’età minima per l’ammissione all’impiego, e una azione decisa a favore di colore che sono attualmente coinvolti nel lavoro minorile;
  • ·         garantire la coerenza e l’efficacia delle politiche nazionali sul lavoro minorile;
  • ·         politiche che garantiscano l’accesso a una istruzione di qualità, e investimenti a favore degli insegnanti.

Oggi è una data importante, anche per fare un bilancio. Dal 2002 si registrano alcuni progressi, ma tanto deve essere ancora fatto. Da circa una decina di anni, il lavoro minorile tende a diminuire e di conseguenza si registra un aumento della frequenza scolastica. La cosa più urgente ora è di trarre vantaggio dalle esperienze positive per poter agire con più rapidità.
Ecco alcune fra le azioni urgenti più necessarie:

  • ·         provvedere all’istruzione gratuita, obbligatoria e di qualità;
  • ·         garantire a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi un ambiente educativo sicuro e di qualità;
  • ·         fornire opportunità ai più grandi che non hanno avuto la possibilità di studiare, di seguire programmi mirati di formazione professionale che forniscano anche le basi dell’istruzione;
  • ·         garantire l’applicazione di una legislazione coerente in materia di lavoro minorile e di frequenza scolastica;
  • ·         promuovere politiche di protezione sociale per favorire la frequenza scolastica;
  • ·         garantire l’adeguata formazione, la professionalità e la competenza degli insegnanti, assicurando loro condizioni di lavoro dignitoso fondato sul dialogo sociale;
  • ·         proteggere i giovani lavoratori durante la transizione dalla scuola al lavoro, impedendo che essi vengano intrappolati in forme di lavoro inaccettabili.

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LEONARDO CAVALIERE
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