Anche 4 minori stranieri non accompagnati tra i naufraghi della barca a vela che si è ribaltata ieri intorno alle 17 e 30 nei pressi di Santa Sabina, località balneare di Carovigno, poco distante dall’oasi protetta di Torre Guaceto nel Brindisino. La barca a vela, proveniente dalla Turchia, si è incagliata e ribaltata vicine le coste pugliesi provocando una strage di migranti.
Nella tarda serata di ieri sono stati, purtroppo recuperati 3 corpi dei "sognatori di libertà"; 52, invece sono i superstiti, anche se mancano all'appello ancora circa 30 migranti, che si pensa siano riusciti a raggiungere le coste pugliesi e dileguarsi nella campagna brindisina. Il primo a dare l'allarme è stato un pensionato di 70 anni che dice di aver sentito urla strazianti provenire dal mare, immediatamente ha portato il suo aiuto a quegli uomini venuti dal mare che in un inglese stentato chiedevano aiuto. Strage che conferma ancora una volta la folle legge sull'immigrazione italiana e sulle politiche europee dell'immigrazione, dense di xenofobia per qualche voto in più. Infatti, racconta il pensionato di aver chiesto se doveva chiamare la polizia "Call Police", immediatamente 2 di coloro che la legge definisce "clandestini" hanno detto energicamente NO, fuggendo. Il naufragio, di eri ci fa notare come tutte le politiche dei respingimenti sono nulle di fronte alla disperazione e al desiderio di libertà e di un futuro migliore. L'unico migrante, approdato, che parla correntemente inglese, ha raccontato il disperato viaggio per arrivare in Italia.72 il totale dei migranti fra cui tanti afgani, iracheni e Bangla, dichiarando senza alcun di dubbio, che molti dei disperati sono minorenni. Le dichiarazioni coincidono in toto con i dati registrati dalla questura.Il migrante racconta che hanno viaggiato ammassati come bestie nella stiva della barca a vela, cinque giorni di navigazione con una sola sosta forse in Grecia. Speriamo che almeno a coloro che sono sopravvissuti venga riconosciuto lo status di rifugiati.
Nella tarda serata di ieri sono stati, purtroppo recuperati 3 corpi dei "sognatori di libertà"; 52, invece sono i superstiti, anche se mancano all'appello ancora circa 30 migranti, che si pensa siano riusciti a raggiungere le coste pugliesi e dileguarsi nella campagna brindisina. Il primo a dare l'allarme è stato un pensionato di 70 anni che dice di aver sentito urla strazianti provenire dal mare, immediatamente ha portato il suo aiuto a quegli uomini venuti dal mare che in un inglese stentato chiedevano aiuto. Strage che conferma ancora una volta la folle legge sull'immigrazione italiana e sulle politiche europee dell'immigrazione, dense di xenofobia per qualche voto in più. Infatti, racconta il pensionato di aver chiesto se doveva chiamare la polizia "Call Police", immediatamente 2 di coloro che la legge definisce "clandestini" hanno detto energicamente NO, fuggendo. Il naufragio, di eri ci fa notare come tutte le politiche dei respingimenti sono nulle di fronte alla disperazione e al desiderio di libertà e di un futuro migliore. L'unico migrante, approdato, che parla correntemente inglese, ha raccontato il disperato viaggio per arrivare in Italia.72 il totale dei migranti fra cui tanti afgani, iracheni e Bangla, dichiarando senza alcun di dubbio, che molti dei disperati sono minorenni. Le dichiarazioni coincidono in toto con i dati registrati dalla questura.Il migrante racconta che hanno viaggiato ammassati come bestie nella stiva della barca a vela, cinque giorni di navigazione con una sola sosta forse in Grecia. Speriamo che almeno a coloro che sono sopravvissuti venga riconosciuto lo status di rifugiati.
LEONARDO CAVALIERE
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