Siria, Unicef: nelle violenze 400 bambini uccisi
Secondo l'organizzazione altrettanti minori in carcere
L'Italia richiama l'ambasciatore per consultazioni
MILANO- Sono almeno 400 i bambini uccisi negli 11 mesi di violenze in Siria. Lo ha affermato il portavoce dell'Unicef Marixie Mercado a Ginevra. Sempre secondo informazioni di organizzazioni dei diritti umani locali oltre 400 minori sono in carcere. La notizia arriva nel giorno in cui la moglie del dittatore Bashir Al Assad, Asma, scrive al The Times di Londra per difendere il marito: «È presidente di tutti». Intanto il ministro degli Esteri Terzi ha deciso di richiamare l'ambasciatore per consultazioni.
LA STRAGE DI BAMBINI- Dal marzo 2011 a gennaio è stata compiuta una strage di bambini. E non solo: «Abbiamo notizia di bambini arrestati arbitrariamente, torturati e abusati sessualmente durante la loro detenzione», ha dichiarato un portavoce dell'Unicef, Marixie Mercado. «Negli ultimi giorni i bombardamenti intensi delle forze governative nei quartieri civili di Homs hanno causato senza alcun dubbio nuove sofferenze ai bambini», ha aggiunto. L'Unicef non ha accesso a queste zone, è stato spiegato. «Ma alcune notizie credibili, che arrivano in particolare da media internazionali presenti a Homs, ci dicono che ci sono bambini in preda alle violenze», ha insistito Mercado.
L'AMBASCIATORE- E di fronte le violenze e la crisi diplomatica internazionale (chiusa l'ambasciata americana e richiamati diversi diplomatici dell'Unione europea), si muove anche l'Italia. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell'ambasciatore italiano a Damasco Achille Amerio. Lo rende noto la Farnesina, che sottolinea che l'ambasciata italiana nella capitale siriana resta aperta e operativa per garantire l'assistenza ai connazionali presenti nel paese e continuare a seguire con la massima attenzione gli sviluppi della gravissima crisi in atto nel paese. La decisione di questa mattina fa seguito ai passi effettuati nelle ultime ore dal Governo italiano.
LA LETTERA DI ASMA- Intanto Asma al-Assad, moglie di Bashar al-Assad, conferma il suo appoggio al presidente siriano dopo 11 mesi di violenze in Siria. In un messaggio e-mail inviato dal suo ufficio al giornale britannico The Times, la first lady siriana parla però anche della via del dialogo. Nel messaggio la Assad descrive il leader siriano come del «presidente della Siria e non di una fazione di siriani».
7 febbraio 2012 | 15:24