Anche l’accogliente e
tollerante Islanda stà avendo diversi sbandamenti sui minori stranieri non
accompagnati. Infatti, un richiedente asilo ha affermato di avere meno di 18
anni e si è rifiutato di sottoporsi all’inutile e inaffidabile test di verifica
dell’età, come
affermato da Tim Cole dell’University College London in un’intervista al New
Scientist., con la conseguenza che non è stato applicato il trattamento “favorevole”
riservato ai rifugiati minorenni.
Diversi sono i casi nella
terra dei Geyser di soggetti che hanno i passaporti falsi o non sono
identificabili, naturalmente ciò rende difficile verificare le informazioni di
base sui migranti, come ad esempio la
loro età.
Il test a cui si sono
rifiutati di sottoporsi è l’esame dei molari, che a dir dell’Ufficio
immigrazione Islandese non sono completamente formati fino a circa all'età di
18 anni. A tal proposito ci è utile lo studio del dott.Cole secondo cui molti teenager hanno una struttura
ossea simile a quella degli adulti a soli 15 anni, mentre ci sono altri che la
raggiungono intorno ai 20, pertanto ca da se l’inaffidabilità del test. L’altro
“affidabile!!!” test è l'esame ad occhio, diciamo in maniera del tutto
discrezionale, o con un X-ray sull’utilizzo del quale sarebbe bene sapere quali
effetti produce.
Questo Blog ribadisce
nuovamente la tesi secondo cui non
può effettuarsi un test sull’età basato su questi metodi , come dimostrato da diversi
studi, inaffidabili, soprattutto se pensiamo che questi test hanno conseguenza
su tantissimi giovani.
Tra i richiedenti soltanto
uno degli interessati, provenienti dal Marocco e Algeria, ha accettato Tutti i
richiedenti asilo ha chiesto di sottoporre al test di verifica di età hanno
concordato, tranne uno.
Come conseguenza del rifiuto
a sottoporsi a tali test, la terra dei ghiacci si è rifiutata di riconoscere il
trattamento speciale ai richiedenti asilo, con la conseguenza che potenziali
minorenni saranno trattati come adulti.
LEONARDO CAVALIERE