Più di 25.000 bambini profughi maliani fuggiti in Burkina Faso a causa del conflitto in corso rischiano di essere definitivamente esclusi dalla scuola se non verranno prese disposizioni urgenti per assicurare il loro diritto all’istruzione e non saranno stanziati fondi adeguati. Terre des Hommes chiede la comunità internazionale si mobiliti prontamente per evitare che l’esclusione verificatesi in questi ultimi anni tra i rifugiati tuareg non si riproduca su scala maggiore e sia di nuovo fonte di violenze.
Malgrado gli sforzi del Governo del Burkina Faso, che ha messo a punto un programma per rispondere a questa emergenza, la maggior parte di questi bambini ha già perso l’anno scolastico in corso e, se la comunità internazionale non metterà a disposizione fondi sufficienti – si calcola 1,7 milioni di dollari, rischia di abbandonare definitivamente la scuola.
E’ necessario costruire delle aule temporanee all’interno dei campi profughi più isolati, impiegando insegnanti rifugiati. Il problema dei rifugiati Maliani non è un tema nuovo, ma in queste ultime settimane ha raggiunto dimensioni mai viste prima. A Ouagadougou, la capitale, del Burkina Faso, migliaia di rifugiati tuareg abbandonati dalla comunità internazionale, mandano i loro bimbi a chiedere l’elemosina ai semafori o a fare lavori precari.
Dal 2009, Terre des Hommes è impegnata al loro fianco, per garantire la scolarizzazione a centinaia di bambini che vengono così tolti dalla strada, a fronte di alcune migliaia che restano con i loro genitori per assicurare la sopravvivenza della famiglia. Ma gli avvenimenti verificatisi dall’inizio dell’anno hanno aggravato considerevolmente la situazione. I nuovi arrivati si sono man mano accumulati a migliaia negli accampamenti esistenti a Ouagadougou e a Bobo-Dioulasso, la seconda città del paese.
Quanti sono riusciti a salvare il loro bestiame si sono installati nelle decine di accampamenti situati alla frontiera Malinese, in una regione del Sahel già colpita dalla mancanza d’acqua e da una grave carenza alimentare. Attualmente più di 60.000 rifugiati maliani in Burkina Faso attendono con urgenza l’aiuto della comunità internazionale, che ancora non ha risposto adeguatamente. Le previsioni più autorevoli dicono che, da qui alla fine dell’anno, i profughi saranno più di 100.000, di cui più della metà bambini. Con l’arrivo della stagione delle piogge, si teme che peggiori la loro situazione di estrema vulnerabilità a malattie e traffico.
terredeshommes.it