L’Italia che non tende la mano ai bambini in cerca di rifugio. Ogni anno, centinaia di ragazzi non accompagnati viaggiano dall’Afghanistan all’Italia in cerca di rifugio e protezione che però purtroppo troppo spesso non trovano.Purtroppo succede che invece di offrire protezione ai bambini che fanno questi viaggi pieni di insidie, l’Italia li rispedisca indietro ad affrontare pericoli terribili.
L’Italia infatti ha aderito agli standard internazionali che richiedono che i bambini migranti non accompagnati vengano accolti per potere determinare quali passi vadano intrapresi nel loro migliore interesse ma spesso accade che le autorità italiane rispediscano sommariamente i bambini in Grecia a seguito di un procedimento di determinazione dell’età superficiale, incompleto e che non soddisfa gli standard internazionali.
L’Italia infatti ha aderito agli standard internazionali che richiedono che i bambini migranti non accompagnati vengano accolti per potere determinare quali passi vadano intrapresi nel loro migliore interesse ma spesso accade che le autorità italiane rispediscano sommariamente i bambini in Grecia a seguito di un procedimento di determinazione dell’età superficiale, incompleto e che non soddisfa gli standard internazionali.
Alice Farmer, ricercatrice sui diritti dei bambini per l’Europa di Human Rights Watch e co-autrice del rapporto “Restituiti al mittente: Le riconsegne sommarie dall’Italia alla Grecia dei minori stranieri non accompagnati e degli adulti richiedenti asilo”, spiega che in Grecia, i bambini migranti vivono la miseria, gli abusi da parte delle forze dell’ordine, le condizioni di detenzione orribili. La situazione sarebbe talmente grave che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che la Grecia non è un paese sicuro d’asilo.
(Fonte: La Repubblica).