'Siamo pronti a citare in giudizio il Governo se non si dovessero sbloccare le risorse a favore dei minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio''. Lo hanno annunciato questa mattina il sindaco di Padova e responsabile Anci Sicurezza e Immigrazione, Flavio Zanonato, e il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, in occasione della presentazione delle misure urgenti che verranno presentate a un tavolo nazionale sull'emergenza immigrazione convocato per domani. Proprio per il 28 febbraio e' prevista la chiusura definitiva della cosiddetta 'emergenza Nord Africa' da parte del Governo, con la conseguente, come spiegato dai rappresentanti Anci, ''erogazione di 500 euro a ogni assistito come contributo di uscita''.
Diversa pero' la situazione per i minori non accompagnati ''che sono circa 7000 - ha detto Boccali - dove per i Comuni c'e' l'obbligo di mettere a disposizione dei fondi che pero' sono tutti a nostro carico. Il comune di Agrigento ad esempio rischia il dissesto essendosi oramai presentata una situazione di emergenza''.
''Nel complesso sono circa 13000, secondo la Caritas, le persone che rimangono sul territorio a 24 ore dalla chiusura della cosiddetta 'emergenza Nord Africa''', ha detto Zenonato che poi ha aggiunto: ''Tutta la questione ora verra' scaricata sui comuni. Il problema e' che non ci sono molte risorse a nostra disposizione che operiamo tramite le associazioni. Il Governo non ha mai preso piena coscienza di cio' che avveniva. Il punto che ci preoccupa di piu' e' la situazione dei soggetti deboli, ovvero i minori non accompagnati, le mamme con bambini, gli ammalati oltre a quella dei soggetti senza permesso di soggiorno''.
''Noi chiediamo - ha aggiunto Zanonato - per prima cosa di aumentare il numero posti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che ospita circa 3700 persone. Bisogna cercare di arrivare almeno a 5000 posti. E' necessario inoltre sostenere i soggetti vulnerabili con maggiori risorse, accelerare i tempi per i permessi di soggiorno e infine fare chiarezza sui 500 euro che lo Stato deve versare come contributo di uscita a favore dei soggetti, soprattutto per quanto concerne i tempi di erogazione''.
(ASCA)